Chapter 4

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Avevo le palpitazioni.

All'interno trovai una lettera. Guardai Louis ed era contentissimo ma non capivo il motivo di così tanta eccitazione per una lettera.

La lessi. Era un'audizione per i casting di XFactor. "Ma sei impazzito o cosa?" Gli urlai contro.

"Ma Hannah, calmati. So che è il tuo sogno diventare una cantante, e allora ti ho procurato un'audizione! Stá tranquilla!" Mi consolò.

"No, non è il mio sogno, ERA!"

Ero in preda all'ira e volevo entrare in casa.

"Ehi stai calma, non pensavo ti desse così fastidio, volevo fare un gesto carino. Ciao" E mi lasciò lì.

Entrai in casa tristissima.

Ero stata una cretina. Mi aveva fatto un regalo che però non avevo saputo apprezzare. Forse era solo paura la mia, paura di cantare sola, senza Ariel. Paura di essere scartata per qualcun altro di più bravo.

Il giorno seguente lo richiamai. "Ehi Lou, scusami per ieri sera, non so cosa mi sia preso. Davvero perdonami."

Non rispose. "Il gatto ti ha mangiato la lingua?" Rise e finalmente mi rispose: "Se non vuoi andare all'audizione troverò qualcuno che non abbia paura di andarci."

"Si ho paura è vero."

"Non mi piace parlare per telefono perché è più bello guardarti negli occhi. Ti va di incontrarci oggi? Così ne parliamo meglio dato che l'audizione è tra un mese esatto."

"D'accordo, tra mezz'ora al parco" Riattaccai.

Arrivai al parco e lui era seduto sull'erba, su una coperta, con le cuffie alle orecchie. Avrei voluto abbracciarlo da dietro e dargli un bacio sulle labbra ma mi limitai a fargli il solletico.

"Finalmente! Mi sei mancata sai?" Disse mentre mi abbracciava.

"Ma che tenero, tu no invece" Risi. "Ehi?! Signorina come si permette?!" Fece il labbro a leporino. Lo abbracciai calorosamente e gli dissi che stavo scherzando.

"Allora, vuoi andare all'audizione?"

"In realtà no. Non senza Ariel."

"Ma Ariel non c'è più e questo è il tuo futuro. Non puoi lasciare il tuo sogno rinchiuso in un qualche cassetto sperduto del tuo cuore. Aprilo, fallo uscire e crescere sempre più" Disse mentre si tolse le cuffie.

"Ho paura, da sola non sono nulla, con lei ero completa e non mi serviva nient'altro. Adesso...." "Adesso hai me" Mi guardò intensamente negli occhi.

"Si ma non canterai con me"

"Hai ragione ma posso pur sempre essere il tuo coach per la preparazione del brano."

"Non lo so Lou, ho tanta paura, è da molto che non canto più. Ho paura di non saperlo più fare."

"È come quando impari a nuotare, poi mica perdi le capacità ma sarai sempre più brava. D'inverno non nuoti ma d'estate sai nuotare benissimo, o sbaglio?"

"Hai ragione."

"Che ti costa provare, anche io sono andato ad XFactor come solista con la tua stessa paura e guarda un po'? Sono passato e ho altri quattro ragazzi al mio fianco che cantano con me! Non sai mai cosa ha in servo per te il destino. Fallo per Ariel, lei avrebbe voluto che tu cantassi" Insistette.

"E va bene, ci sto. Ma se non mi dovessero prendere, ti uccido" iniziai a ridere e a scappare.

Mi rincorse, girammo intorno all'albero dietro di noi per ben tre volte, ma poi mi prese e mi fece il solletico.

What the destiny deserves to us? [LARRY]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora