PREMESSA
Al termine di tutto ciò, questo dovrebbe, magari, un giorno, diventare un libro. Ma vi avviso fin da subito, se vi aspettate un libro di quelli super inspirational, sappiate che non sarà quello. O meglio, forse sì, dipende da come lo approccerete. Non sarà nemmeno un libro tanto dettagliato, non è un'autobiografia, ci sono episodi della mia vita ma no, non li approfondirò nel minimo dettaglio, voglio che ogni persona che legge questo libro si immagini la scena sul momento e a modo suo. Nel momento in cui leggerete questo libro, immaginate di essere con altre persone attorno ad un falò, e voi state raccontando questa storia che non dovreste raccontare ad un falò e non attorno a delle persone. Spero solo che, nel caso in cui venisse pubblicato e finisse per essere un libro che segna un epoca (ma non sarà così), nessun insegnante trovi collegamenti strani, quel che scrivo è ciò che penso, niente pensieri sotto altri, non sono di certo una mente eccelsa né tantomeno Alighieri o Petrarca, sono un ragazzo di 21 anni come tanti altri che cerca di trovare una vocazione nella sua vita. Ok, se devo ancora trovare una vocazione forse agli occhi di molti non sono come altri. La mia vita, in realtà, non è mai stata realmente problematica: vivo in una famiglia che se la cava e ho dei genitori che lavorano sodo per dare a me e a mio fratello ciò di cui ho bisogno. Ma se a 21 anni non hai ancora una piena idea di cosa vuoi fare nella vita, magari ti rispecchierai in questo libro, o magari scoprirai nuove cose di te, chi può dirlo. A volte i libri ci salvano, ci dicono cose che le persone hanno paura a dirti. Esatto, paura.
Paura di dire la verità.
Già, perché in questo mondo dove a far notizia è Fedez che fa la festa di compleanno al Carrefour e il trash dei programmi televisivi quali Troiation Island, Grande Orgiello, l'Isola dei Farlocchi e chi più ne ha più ne metta (se vi state chiedendo se i "nomi" dati ai programmi rispecchiano il mio pensiero su di esso, beh, la risposta è ASSOLUTAMENTE SÌ) in quello che è di fatto il mondo reale le persone hanno paura di dire la verità. E non solo di dirla, ma anche di sentirla. Molti preferiscono una bugia che li faccia star bene ad una verità scomoda ma che nel futuro li aiuterà a migliorare. Mai capita questa cosa.
Se sentite qualcuno dirvi che sono persone che dicono la verità in faccia, non credeteci più di tanto: su 10 persone che ve lo dicono, sarete fortunati a trovarne una che faccia seguire i fatti dalle parole. E sarà la persona di cui tutti vi diranno "non diventare suo amico, è intrattabile.". E quei tutti saranno gli stessi che magari, appena voi non siete nei paraggi, ve ne diranno di cotte e di crude, o al massimo vi racconteranno delle mezze verità. Io preferirò sempre quello super-trasparente, almeno lui la verità ve la dice. A voi, e non al vostro culo.
Io ho sempre preferito il detto "pochi ma buoni". Attorno a me ho sempre cercato di avere gente trasparente, ma come detto sopra, non sono persone facili da trovare. Per questo, spesso e volentieri, son finito in gruppi nel quale non riuscivo ad inserirmi in maniera naturale. Il problema è che non te ne rendi conto subito, serve del tempo. E a volte nemmeno quello basta.
Per farvi capire di cosa parlo, nella mia vita credo di aver avuto solo 4 veri amici. Persone che non avevano e non hanno mai avuto paura di dirmi ciò che pensavano di me, dei miei comportamenti, ma che nonostante ciò sono rimasti al mio fianco. Il resto? Alcuni alla prima occasione hanno voltato le loro spalle, altri mi hanno considerato una ruota come tante altre, altri sono un bene solo quando c'è da divertirsi, ma coi quali fare un discorso serio è quasi impossibile. Alcuni invece, devo ancora conoscerli meglio.
Ho sempre cercato di essere onesto durante la mia brevissima vita. Di essere trasparente, per quanto lo si possa essere. Non mi ritengo il genere che dice tutto senza filtri, assolutamente no. Ma mettiamola in questo modo: so come e quando dire certe verità scomode, so quando devo aprir bocca e so quando invece è meglio far silenzio. Perché se è vero che preferisco la persona che è super-onesta, è anche vero che questo genere di persona, in una società come quella di oggi, non verrà mai accettata. La società preferisce sempre quello che parla alle spalle, quello che crea il gossip nella città e voilà, in un attimo la gente sa quello che i tuoi pseudo amici vogliono far sapere, e ti criticheranno per quel che han detto loro senza nemmeno sapere realmente chi sei.
La verità è qualcosa che dovrebbe essere data a tutti, non dovrebbe essere una cortesia che fai, ma un atto di rispetto. Non dico che l'essere umano deve portare il massimo rispetto per tutti, perché siamo onesti, non tutti riescono a farlo, ma una minima forma di rispetto per tutti ci dovrebbe essere, e la verità dovrebbe far parte di questa minima forma di rispetto.