the Pathos' power

CAPITOLO 18

Le spade che ha creato Pathos sono diverse da tutte le spade precedenti che hanno sempre  utilizzato Lotos e Carin, sono più leggere,indistruttibili e hanno uno strato di magia di Pathos.

Quelle spade sono in grado di distruggere qualsiasi cosa al solo ordine.

Gli scudi creati dal giovane dio sono legati ai due re tramite un legame, solo i due guerrieri possono utilizzarli.

Le lance sono fatte dello stesso materiale delle mura della città-stato di Sparta. E la punta è di corna di minotauro.

Il loro allenamento dura dall'alba al tramonto, fosse per loro non si fermerebbero neanche per i pasti, per fortuna a loro ci pensa un giovane piccolo dio.

Passano tre giorni, durante la terza notte...

"Sentite, pensavo di darvi un talismano a testa con quello potrò aiutarvi, se avrete bisogno dei miei poteri basta chiamare, posso creare solo sei oggetti a testa , il mio dono sarà un oggetto che potrete utilizzare per compiere la fatica ma non posso dirvi come utilizzarlo, toccherà a voi farlo."disse Pathos dando ai due re un talismano verde legato da una corda di ferro fine, a testa.

"Grazie piccolo non dovevi, pensavamo di dover passare le dodici fatiche senza nessun aiuto."rispose Lotos.

"Beh neanche Ercole le ha completate tutte da solo. Poi il mio è solo un porta fortuna, mica sarò io a compiere le fatiche."rispose Pathos nascondendo alla fine una lieve risatina.

"Ah ridi di noi eh? Lotos sentilo come se la ride, dovremmo fargli vedere cosa fa veramente ridere."disse Carin in una finta minaccia. Lotos gli sorride, ha capito subito le.sue intenzioni.

Prendono il piccolo e iniziano a fargli il solletico, prima sotto le ascelle poi passano ai fianchi, iniziando a baciarlo uno in bocca e l'altro sulla linea tra collo e spalla. Vanno sempre più giù fino ad arrivare ai piedi, dove il piccolo dio si irrigidisce, inizia a calciare, lì proprio non lo sopporta.

Finita la 'punizione' si mettono a letto, Lotos e Carin nei due lati mentre Pathos nel centro abbracciato dai due re.