》Chαpter 23

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E fa male, sì ma non
ci devi pensare,
nella mia testa
c'è una tempesta
e non è temporaneo
questo temporale,
sbaglio a chiamare,
sbaglio chi amare.

📞

EMMA'S POV

"Questo servizio di piatti in ceramica è delizioso cara" ciarla mia madre rivolta a quella di Lorenzo.

"Oh, la ringrazio, sa, appartenevano alla mia bisnonna, discendente diretta di..."

Spengo il cervello lasciandole blaterare in pace. Continuo a mangiare il mio dessert, scambiandomi di tanto in tanto occhiate divertite con Lorenzo, che al mio fianco svolge le medesime azioni.

"Lorenzo, perché non porti la signorina Bianchi a fare un giro della casa? Sono certo che lei ne sarà felice" il signor Ostuni sorride freddo.

Entusiasta bro. Davvero, faccio fatica a contenere la gioia.

"D'accordo" annuisce lui alzandosi da tavola.

Lo seguo fuori dalla sala da pranzo.

"...ti spiace se facciamo solo finta che io ti abbia fatto vedere le varie stanze? Non ho voglia di andare su e giù trecento volte" mi sorride leggermente.

"Certo" gli rispondo dopo qualche attimo.

Non avevo mai notato che il suo sorriso fosse così carino.

Mi schiaffeggio mentalmente per questo pensiero.

"Siediti pure" dice accomondandosi su un divanetto di velluto.

Lo ringrazio con un cenno della testa imitandolo.

"Pensano che passando più tempo insieme ci sposeremo più volentieri, non è vero?" sorride triste guardando le sue ginocchia.

"Già" confermo scuotendo la testa "È così assurdo parlare di matrimonio a quest'età..."

"Ci siamo detti che lo impediremo ad ogni costo, ricordatelo" afferma improvvisamente serio.

"Come mai tutta questa determinazione?"

"Adesso ho un motivo in più" dichiara.

"Cioè?"

Lui esita, forse incerto se rivelarmelo o meno.

"Mi sono innamorato di una ragazza" sputa fuori infine.

Sbarro leggermente le palpebre per la sorpresa mentre sul mio volto spunta un sorriso intenerito. È così cute in questo momento, con gli occhiali in bilico sul naso, i capelli pieni di gel ma che nonostante questo stanno già iniziando a spettinarsi sulla nuca, e gli occhi praticamente a cuoricino.

"Davvero?" inizio a indagare "Chi è?"

"Eehhh, sapessi" ride un po' imbarazzato contagiandomi.

"E da quanto ti piace?"

"Non mi piace solo, la amo proprio" puntualizza.

"Mi scusi" alzo gli occhi al cielo "Riformulo, da quanto la ami?"

"Non ne ho idea, è proprio questo, non me ne sono nemmeno reso conto. Cioè, all'inizio non la sopportavo, poi non la capivo. Poi pian piano ho notato tutte le cose belle di lei, e ha iniziato a piacermi. E... Ed è stato quando ho notato anche le cose brutte, che mi sono innamorato. Ha un sacco di difetti ma li amo perché sono i suoi, capisci?" gesticola.

Lo guardo colpita.

"Fa strano dirlo ad alta voce..." arrossisce giocando con le sue stesse dita.

WHO ARE YOU? || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora