Capitolo 1

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6:30

Mi alzo e vado in bagno. Passo di fronte allo specchio, non mi fermo.
Odio il mio riflesso.
Prendo la giacca ed esco di casa.

7:50

Sta per suonare la campanella, cerco l'aula sul tabellone e inizio a camminare per i corridoi. Entro in classe (non vengo notata) mi siedo al mio banco, prendo un libro e faccio finta di ripetere per evitare commenti sulla mia vita sociale. Suona di nuovo la campana,entra la professoressa.
《Bene bene, oggi faremo uno spostamento di posti》
Sento la gente sbuffare.
《Jeon Jae-san insieme a....Jung si lee》
《NO PROF, IO VICINO A QUESTA DEPRAVATA NON MI METTO》
Sentii delle voci in sottofondo.
《JUNG SI LEE siediti!!》
《Merda...》sentii pronunciare dalla mia "nuova" compagna di banco. Non mi sono ancora presentata, Io sono Jeon Jae-san, sono una studentessa del secondo anno e come avrete notato, non sono amata nella mia classe, ma me ne sbatto altamente.
Suonò la prima ora.
《LEE, MI DISPIACE!!!》disse Jimin, un mio compagno, che si avvicinava al mio banco per parlare con quell altra.
《Ma oppa stai tranquillo, almeno questa cessa avrà qualcosa da darmi in cambio》
Evitai il suo sguardo.
Non volevo avere guai.
Suonò l'ora di merenda, non avevo portato nulla da casa perchè già sò che inizierebbero a prendermi in giro.
Perché?
Beh non ho un fisico da top model, quindi se mi vedessero con una merendina inizierebbero a ridere e non voglio dargli questa soddisfazione.
Essere una studente che è costretta ogni giorno per sei ore o anche di più a stare in una classe con un branco di scimmie, non mi fa molto piacere, però non posso farci nulla. Esco dal corridoio, ho ancora tempo prima delle lezioni così decisi di sgranchirmi le gambe. Iniziai a camminare, notando Jimin che iniziava a venire verso di me con quegli altri sei.
《Uh uh cosa abbiamo qui? Sai, la tua compagna di banco, Jung Si Lee...ecco voglio che parli con lei e gli dici che deve chiedermi di uscire》
《Perché non lo fai te, sei il ragazzo che tutte le ragazze vorrebbero pff》lo presi in giro attirandomi l attenzione degli altri sei, che si erano messi a ridere.
《Perché sennò a cosa serviresti a questa vita se non vuoi fare l'A.S.S.O?》
《A.S.S.O?》
《Certo, A.S.S.O, amica strana strategicamente oscena》
《"Amica" secondo te io sarei amica con quell oca?》
《Beh guarda chi parla, la cicciona》
Se ne andarono tutti contenti.
Avevano ragione, ero brutta.
Lacrime iniziavano a bagnare la mia divisa non sapendo il motivo, così corsi in bagno. Presi la lama che avevo in tasca e iniziai a sfogare la mia foga sul mio polso.
I psichiatri mi definivano una ragazza strana e problematica.
Un giorno andai anche dallo psicologo offerto dalla scuola, ma per quanto mi sfogassi nessuno mi capiva.
Rientrai in classe notando che in mezzo a me e alla mia compagna di banco c'era una sedia in più.
《S-scusa, per chi è la sedia?》
《Per il mio ragazzo
Non ha portato il libro così viene a vedere il testo sul mio libro》
《M-ma》
《Taci!! Ancora non capisco perché respiri ancora, quando ti deciderai a morire?》
Mi sedetti con le sue parole che mi rimbombavano in testa, davvero è questa la soluzione? Morire? Una cosa così facile?.
Suonò la campanella e la sedia tra noi due venne occupata da Jimin.
Scherzavano e ridevano insieme, mi sentivo una candela vicino a loro.
Sentii lo sguardo di Jimin addosso per tutta l'ora.
Chissà a quali insulti sta già pensando per dopo.
Suonò la campanella e finalmente uscii da scuola e andai dritta dritta a casa.

GIORNO DOPO

Entrai in classe e dopo poco mi accorsi nuovamente della sedia, uffa.
《Uh uh uh guarda un po chi si rivede, non sei ancora morta》dice Jung see (o come la chiamavo tutti "Lee").
Dopo questa affermazione, vidi jimin che fissava Lee che dopo poco interviene:
《Ma con che coraggio le parli così?》
《Scusami?》rispose Lee
《Hai capito benissimo, avanti...sappiamo tutti che lei è quella solitaria, apposto di chiederle perché non è ancora morta, perché non gli dai un biglietto per il dietologo, forse potrebbe anche essere carina se dimagrisse quei 10kg》
E io che pensavo che tentava di "proteggermi", ma che mi aspettavo, sono STUFA!!!.
《ORA BASTA!, VI CREDETE DEI DURI EH, MA NON AVETE NEANCHE IL RISPETTO PER IL PROSSIMO, SIETE SOLO UN BRANCO DI FANNULLONI CHE HANNO UNA VITA DI MERDA》
Detto ciò scappò fuori dall aula per evitare che ribattessero. Mentre correvo fuori vidi Jungkook che mi fissava, ma correvo e correvo, non volevo altri insulti.
Non volevo vedere nessuno.

Trovai un albero e mi ci nascosi dietro mentre lacrime scendevano da per tutto

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Trovai un albero e mi ci nascosi dietro mentre lacrime scendevano da per tutto.
Ero sola.
Ti prego dimmi che è solo un brutto sogno, ti prego, mi continuavo a ripetere tra i singhiozzi.
Per quanto urlassi il mio dolore nel silenzio nessuno se n'era mai accorto.
Finalmente quando mi calmai andai dritta a casa.
《Cosa è successo tesoro?》
Per quanto mamma mi chiedeva come stavo, ne lei ne mio padre capiva a pieno il mio dolore, diceva che erano cavolate e che avevo io un problema, così qualche volta mi limitavo a dire "sto bene, non è successo niente oggi" quando in realtà volevo morire.
《Nulla mamma, tranquilla》ecco, mento.
Andai dritta in camera e misi al massimo il volume della musica con cui avevo un rapporto molto stretto.
I cantanti riuscivano a capirmi senza neanche conoscermi, era bellissimo.
《AMORE, LA CENA É PRONTA》
《NO MAMMA, N-NON HO FAME》
Mi è passata la voglia anche di vivere e immagina di mangiare.
Continuai a non mangiare e a non andare a scuola per un pò, con la scusa che stavo malissimo e cose così, mia mamma ci cascò.
Passavo intere giornate con le cuffie nelle orecchie che silenziavano tutto il mondo. Mia mamma non entrò quasi mai in camera mia, e quando lo fece io mi nascondevo sotto le coperte per evitare che vedesse i tagli.
Passarono così circa due settimane, quando un lunedì mi decisi di andare a scuola. Misi l uniforme che stranamente mi andava pelino più larga, no no, lo sto ovviamente immaginando. Appena scesi mia mamma mi guardò spiazzata.
《Chi è morto?》dissi io
《MA...CHI...COME?》
《Cosa come?》
《AMORE...sei dimagrita》
《AHHAHAHAHAHHA, grazie mi è piaciuta questa》
《Ma ti sei vista allo specchio?》
《No...》
Mi prese per il braccio e mi portò davanti allo specchio.
《Non vedo nulla mamma》
《Sarai dimagrita si e no 3kg!!》
《Mamma sono in ritardo, basta con queste cavolate e fammi andare》
Finalmente uscii di casa e mi diressi nell' aula, quando mi accorsi che avevo tutti gli occhi puntati contro.
《Ah ah, guarda chi si rivede, finalmente hai deciso di dimagrire cicciona?》
《AH ah ah, molto divertente Lee, ma sai, non seguo consigli di ragazze troie》
Non so come mi sono uscite quelle parole di bocca.
Mi sedetti al banco quando vidi Jimin fissarmi. Non capii il motivo ma non ci feci tanto caso.
Quando ad un certo punto, quando suonò la campana della ricreazione, Jimin si avvicinò pericolosamente a me.
《Che cosa diavolo vuoi ora?》
《Sai,non stai affatto male...》
《Mi lasci in pace?》
《Uh, interessante》
Non so come le ragazze lo trovino "dolce" io lo trovo snervante. Uscii finalmente da quella camera a gas finchè non andai addosso a qualcuno...

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Ciao!!
Questa fan fiction è molto importante per me,perché diciamo che è tratta da una storia vera.Ovviamente molti particolari sono stati aggiunti da me,ma per il resto è tutto successo nella realtà .Non credo di aggiornarla spessissimo anche perchè voglio che ogni capitolo sia fatto bene poiché,ripeto,è molto importante per me.
Mi scuso per errori grammaticali ma cercherò di rimediare.
Mi raccomando,fatemi sapere cosa ne pensate con un commento!!!
Passo e chiudo❤

You're my first tear ||Park Jimin||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora