Stanotte la città
sembra che
ci stia guardando
da sopra le gru,
il cielo è un velo
a pois bianco e blu.
Dimmi quale faccia
della luna ti appartiene,
quella sempre buia o
quella che si vede bene.
Le strade sembrano
la pista da ballo di Dio,
da una parte ci sei tu,
dall'altra io, che penso
a un metodo per farti mia
prima che accendino le luci
per mandarci via.🌗
EMMA'S POV
"Dio buono Stecco, poi ti lamenti di essere pallido come un vampiro" commento con una smorfia entrando nel covo "Grazie al cazzo, sei sempre chiuso qua dentro"
Lui in tutta risposta mette in pausa il videogioco e si volta nella mia direzione.
"Sono il tuo Edward Cullen baby" fa l'idiota strizzandomi l'occhio, per poi ricominciare a giocare.
Roteo gli occhi lanciandomi sul letto.
Apro lo zaino iniziando a fare i compiti per domani."Ciuffo" lo chiamo dopo circa un quarto d'ora.
"Mmh"
"Lo sai vero che in teoria dovresti studiare anche tu?"
"Mmh-mmh" annuisce concentrato sulla partita, probabilmente non sa nemmeno per cosa ha annuito.
Scuoto la testa senza più badarci, ricominciando a scrivere. Passiamo spesso dei pomeriggi così. Io studio e lui gioca ai videogiochi o guarda anime su Netflix. Poi, dopo miei svariati richiami, si decide ad affiancarmi sul materasso o sulla scrivania, e passiamo il tempo così, tra esercizi, insulti e i suoi innumerevoli tentativi di distrarmi.
Non lo ammetterei mai ad alta voce, ma le volte in cui non vengo qua mi sembra tutto più grigio.
Per quanto io trovi che il grigio sia un colore estremamente carino."Che vita di merda" borbotto fissando il quaderno pieno di numeri.
Alzo lo sguardo verso L, trovandolo nella stessa identica posizione in cui lo avevo lasciato. Stravaccato sulla sua adorata sedia a rotelle girevole, i piedi sul tavolino che fa da base di appoggio alla tv, le cuffie in testa e il joystick tra le mani, impegnato a imprecare o ragionare sottovoce.
Sollevo un angolo della bocca, è proprio fissato.È perfetto anche da dietro.
Pensiero patetico, ma vero. La forma dei capelli, le spalle larghe, la pelle chiara del collo...
Ghigno per l'idea che mi è appena venuta in mente. Frugo nello zaino tirando fuori un indelebile nero e uno rosso.
Mi metto all'opera, sul muro che ormai si sta riempiendo sempre di più di scritte, simboli e disegni.
Faccio per rimettere il tappo al pennarello, quando la sua voce mi coglie di sorpresa."Simpatica Rossa" commenta divertito.
"Dimmi qualcosa che non so" replico sarcastica.
E all'improvviso, senza nessun avviso, il suo calore mi avvolge da dietro.
Senza stringere troppo, e grazie a Dio non ha fatto aderire i nostri bacini o sarei morta sul colpo.
Ma sentire la mia schiena completamente a contatto con il suo petto, le sue braccia attorcigliate intorno al mio corpo, è devastante.
Mi mordo il labbro restando immobile, tentando inutilmente di richiamare i miei neuroni che sembrano essere evaporati all'improvviso."E poi io sono più bello di così" continua scherzoso, appoggiando il mento sulla mia spalla.
Vuole uccidermi.
Percepisco il lato del suo viso sfiorarmi i capelli. Mi accorgo solo ora che ho praticamente smesso di respirare.
"A me sembra abbastanza realistico" ghigno osservando la sua caricatura sul muro, con due canini esageratamente lunghi, i capelli ancora più disordinati della realtà, gli occhi rossi e il controller im mano.
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WHO ARE YOU? || Lorenzo Ostuni
FanfictionEmma Bianchi e Lorenzo Ostuni. Ricchi, belli, di buona famiglia, iscritti all'istituto più prestigioso di Milano. Il ragazzo e la ragazza perfetti, destinati dalla nascita a sposarsi per il volere dei loro genitori in un matrimonio perfetto. Ma siam...