luca e chiara

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É solo il secondo giorno di scuola ed io sono già stanchissima. Avevo dormito appena 4 ore quella notte. Ripensandoci, avrei potuto benissimo evitare quel bis di Parmigiana a cena.

Con le poche forze che mi erano rimaste, mi reco, con i piedi che strusciavano a terra, alla fermata dell'autobus. Una volta lì, prendo il telefono e cambio canzone, Blue sky di prima mattina non era esattamente il massimo del gradimento per il mio cervello, ancora mezzo addormentato. Mentre mi occupo di questa "importantissima" questione, l'autobus arriva e io, senza distogliere lo sguardo dal telefono, salgo. Nel mentre, accidentalmente, mi scontro con un ragazzo. Alto, moro, capelli ricci e occhi di ghiaccio. Per qualche secondo, rimango estasiata dalla sua bellezza, ma appena mi rendo conto dell'umiliante figura che stavo facendo, mi ricompongo, gli chiedo scusa per la mia impacciatagine e mi dirigo verso il primo posto libero. Prima di sedermi, mi volto per guardarlo e mi accorgo che lui stava facendo lo stesso, i nostri sguardi si incrociano per qualche secondo, allora lui mi fa l'occhiolino e accenna un sorriso, io imbarazzatissima, mi giro di scatto e comincio a guardare fissa dalla parte opposta per tutto il tragitto. "È cosi bello" pensavo.

La corsa era giunta al termine, prenoto la fermata e mi avvicino alle porte dell'autobus per scendere, solo al pensiero di dover fare quell'odiosa salita, la mia voglia di vivere si abbassava ancora di più.

Mi avvio verso scuola, davanti a me c'era un gruppo di ragazzi che mi stava parecchio infastidendo, dato che le loro voci erano così forti da sovrastare la musica tranquilla che stavo ascoltando. A un tratto guardo meglio e vedo il ragazzo di prima insieme a loro. Presa dalla paranoia comincio ad accelerare il passo per sorpassarli e non far quindi pensare a lui che lo stessi seguendo. Riesco nel mio intento, nonostante il disagio provocato dalle mie gambine corte, le quali a confronto con quelle di quei ragazzi, non facevano neanche la metà di un loro passo.

Finalmente arrivo in classe, erano già le 8.05 perciò tutti i posti "buoni" erano finiti, mi tocca, quindi, sedermi da sola al primo banco.

La prima ora passa veloce tra esercizi e spiegazioni.

All'inizio della seconda la prof di italiano entra in classe e stranamente, invece di sedersi, com'è solita fare, rimane in piedi e lascia la porta aperta. La professoressa richiama l'attenzione e il silenzio piomba all'interno della classe. Ci augura il buongiorno e annuncia l'arrivo di un nuovo compagno, il quale si era appena trasferito in zona da Latina. Fa un cenno verso la porta e il ragazzo entra in classe. Alzo lo sguardo e incredula, lo riconosco. Era proprio il ragazzo contro il quale mi ero scontrata quella mattina.

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⏰ Last updated: Nov 14, 2018 ⏰

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il Grignapoco e lo SfregiatoWhere stories live. Discover now