Capitolo 6 (Damiano)

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"No,non ti preoccupare"
...
E ora? Quali sarebbero state le parole giuste?
"Vedi Vic,lo sai che io con le parole non so un granchè. Arrivo al punto,meglio non peggiorà a situazione."
Avevo l'ansia,il cuore in gola. Sentivo che le cose avrebbero preso una brutta piega. Sto per articolare versi strani,ma un tintinnio interrompe la mia intenzione. Era il mio cellulare.
Forse questa interruzione era un segno. Non dovevo parlarle.
Buttai l'occhio sul cellulare,di nuovo quel numero. Maledizione,ancora gli operatori della wind? Poco credibile.
"Scusame amo,rispondo n'attimo. Vai a vedè,è importante"
Afferrai con cautela il cellulare,come se fosse una bomba nucleare.
Perché non l'ho bloccata? Avrei dovuto.
Uscii dalla stanza,per poi recarmi in sala prove,dove sicuramente avrei risolto la questione senza interruzioni.
"Cosa vuoi? Smettila di chiamarmi"
"Sei tu che mi rispondi."
In realtà,le avevo risposto piu che altro per scappare dalla scomoda situazione con Victoria. Dirle tutto non sarebbe stato facile,e pian piano stavo accumulando bugie,che per esperienza,le gambe non ce le hanno proprio,altro che corte.
"Credi di potermi riconquistare dicendo determinate cose?"
Damiano,non risponderle. Attacca. Bloccala. Non è da te scappare dai problemi,ma ora è il momento di scappare. Da tutto e tutti.
"Non voglio mica riconquistarti,sei sempre il solito narcisista"
"E allora cosa vuoi da me?"
"Fartela pagare,per tutto ciò che mi hai fatto passare. E poi mi occuperò della biondina."
Se oserà torcerle anche solo un capello,la mia vita sarà finita. I sensi di colpa mi mangeranno l'anima,fino a distruggerla col mio cuore. Dovrei fermarla,io sono il fuoco. Peccato che Alessia sia l'acqua.
L'acqua,è più forte del fuoco.
"Non mettere in mezzo lei,ha sofferto abbastanza. Sappi solo,che possiamo risolvere i rancori da persone civili,senza minacce o altre bambinate"
Davvero,avevo intenzione di risolvere? Boh,non lo so manco io.
Credo che le cose stiano prendendo la piega più brutta che potessero prendere,e ora come ora desidero scappare da qualcosa che è decisamente più forte di me.
"Incontriamoci,allora. Non credi che parlare a telefono sia una bambinata?"
Accettare,o non accettare. Prolungare la tortura,o risolvere tutto.
Aspetta.
Risolvere con sta vipera?
"Non voglio vederti,mai"
Bravo Dam. Ora si che l'hai fatta infuriare.
"Addio civiltà allora. Preparati rockettaro,le foto ce le ho ancora,e pure il numero della biondina"
"Ti chiedo umilmente di non metterla in mezzo,ti prego. Prenditela con me,solo con me."
"Sei il solito coccolone,non cambi mai. Dipenderà tutto da te,sappilo. Incontriamoci domani sera,verso le sette e mezza."
A questo punto,tanto vale accumulare bugie,una in più o una in meno non cambieranno la mia condanna.
"Uhm. Dove?"
"Un locale vicino piazza Duomo. È abbastanza isolato,non preoccuparti per i paparazzi. Poi ti mostro per bene."
Ottimo.
A questo punto,domani la vedrò.
Mai stato tanto agitato,prima di incontrare una ragazza.
"A domani,non fare tardi come al solito che mi fai aspettà n'ora"
"Ciao"
Torno in stanza,Victoria si è addormentata. Mi fa tanta tenerezza. È accucciata,con le ginocchia parecchio vicine al petto,e una mano che stringe il mio felpone nero. Meglio non averglielo detto,non voglio farla soffrire. Sicuramente,ci starebbe male. Domani risolverò questa questione e dopodichè,capitolo chiuso.
Mi accuccio al suo fianco,facendo il possibile per non svegliarla.
Le accarezzo i capelli,poi la fronte,fino a intrecciare le mie dita con le sue. Ha le mani calde,morbide.
Riesco a sentire i nostri respiri sincronizzati,e i battiti del suo cuore,che pulsa nel petto.
Un'immagine di Alessia mi compare davanti agli occhi. Non smetto di pensarci. Mi sta rovinando tutto ciò che ho costruito,che stiamo costruendo.
Poi vedo gli occhi di Victoria,grandi,dolci,azzurri. Che fitta allo stomaco.
Vorrei proteggerla da tutto il male del mondo,vorrei farle da scudo per la vita,abbracciarla come se fosse mia figlia,e baciarla come se fosse mia moglie.
Sono questi i momenti che vorrei vivere per sempre. L'ho lasciata sola,per rispondere a quella stupida telefonata. Avrei dovuto attaccarle in faccia.
Che parli pure. L'amore è più forte,di tutto. Eppure,ho accettato l'appuntamento. È fatta.
Chiudo gli occhi,sperando di non sognare nulla stanotte.
Vorrei svegliarmi domani,a casa mia,nel mio letto,con Victoria al mio fianco,e tutti i pensieri negativi
a l t r o v e .
Buonanotte amore mio,domani è un altro giorno.
-
-
-
É mattina,e la finestra lascia trapelare i raggi del sole,che mi costringono a socchiudere gli occhi. Noto che al mio fianco non c'è Victoria,e la cosa mi mette un po' di ansia. Svegliarmi al suo fianco è un'abitidine,e non ritrovarmi i suoi ricci sul petto mi fa impazzire.
Senso dei passi sulle scale,leggeri,di soppiatto. La porta,fino a poco prima socchiusa,si apre completamente.
Vedo Victoria,con un vassoio in mano.
I miei occhi si fissano sui suoi,dolci.
Dopodichè il vassoio si posa sul letto,assieme a lei,e noto delle fette biscottate con la marmellata di fragole,la mia preferita. C'e un frullato,credo sia mele e banane.
Infine,insieme ai tovaglioli e ad un cucchiaio,noto una scatola rettangolare,che si mimetizza quasi perfettamente col vassoio argentato.
"Buongiorno amore"
A queste parole,il mio cuore si scioglie. Sento che potrei piangere.
"Mh,mielose oggi?"
Con una leggera risata,le stampo un bacio sulle labbra,che si trasforma in un qualcosa di più passionale. Sento una fitta al cuore,come un senso di colpa. Eppure,non so da cosa sia causato.
Ecco.
Alessia.
Avrei voluto non ricordarmene,davvero. Godermi questo momento al massimo,senza interruzione.
Cerco di staccarmi dal bacio per il pentimento.
"E gli altri hanno già fatto colazione?"
"Thomas ed Ethan si sono alzati presto per andare a comprare corde e bacchette. Quelle di Ethan si sono quasi spezzate"
Finalmente un po' di pace,voglio godermi questa mattinata insieme.
"Grazie mille per la colazione,ma io non c'ho fame"
Lo stomaco si chiude improvvisamente,e sento che una tempesta verrà a distruggere tutto ció che si ritroverà lungo il cammino.
"Damiano,è un po' che sei strano? Tutto bene?"
Che voglia di dirle tutto,ogni cosa.
Raccontarle che quella Alessia ha le peggiori intenzioni,e che distruggerà tutto.
Eppure,non posso. Fiatare non sarebbe la cosa migliore,Victoria come minimo si presenterebbe sotto casa sua,oppure la prenderebbe a calci nel sedere. Non voglio alimentare nessun tipo di rissa.
"Si,tutto bene"
Questa,è una bugia da aggiungere alle altre. Al finire di questa tortura saranno infinite.
"Cosa dovevi dirmi ieri sera?"
Ah. Giusto.
"Scusa se t'ho lasciata sola,innanzitutto. M'ha chiamato un parente che ha cambiato numero. C'ho parlato un po'"
Potrei scrivere un libro su questa situzione,ma evitiamo.
"Non hai risposto alla mia doman-"
"Che è sta scatola?"
Uh,speriamo non mi chieda nulla.
"Aprila dai,credo te piacerà"
Apro la scatola,incuriosito,e vedo un bracciale. Me lo regalò mio padre anni fa,ma durante il viaggio per arrivare qui a Milano,mi si ruppe. C'era poco da fare,cosí lo buttai nella tasca dei pantaloni con l'intenzione di gettarlo,o conservarlo.
"Te l'ho aggiustato. Vedi che non se ne cade più. Te piace?"
No Victoria.
No.
Cosí mi fai stare male. Io non riesco.
Mi guarda,sorridente. Ha il viso un po' rosso,come dalla vergogna o dall'ansia,attendendo una mia risposta.
È bellissima,con quelle gambe piccole accavallate l'una sull'altra. È proprio speciale. Sento i sensi di colpa farsi sempre più violenti,stanno per mangiare completamente la mia anima.
"Victò io..grazie. È troppo bello amo,veramente."
Un "ti amo" spezzato da un sorriso intenerito si fa spazio sulle sue labbra,e la voglia di abbracciarla è fortissima. Poggio il vassoio sulla scrivania,e poi mi fiondo su di lei,ritrovandomela sotto che sorride.
Inizio a farle il solletico,e la sua risata dona vita al mio volto,che si sarà sicuramente incupito.
Inizio a baciarle il collo,per poi avvicinarmi alle sue morbide labbra.
Gliele mordo,fino a farle fare un gemito.
Quanto è bella.
"Ti amo"
Lei mi guarda,felice delle parole ricevute. Continuo a baciarla,fin quando sento il campanello della porta suonare.
Saranno Thomas ed Ethan.
Apro la porta,poi porto il vassoio giu e comincio a mangiare con Victoria,che mi ha aspettato.
La guardo,e sono sempre più innamorato.
Perchè tu,piccola anima,meriti il meglio di questo mondo.

Until The End.   //Damiano e Victoria.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora