Capitolo 1: Mandy Cross

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Era una mattina qualunque, la tipica mattinata rovente di Millenium.

Il sole era appena sorto, la città si stava svegliando, tutti si preparavano ad un nuovo giorno. Tutti meno una. C'è una casa, dove un membro della famiglia si leva al mattino ben alle 3 per completare i suoi lavori di alchimista, facendo così tanto rumore da svegliare tutti quelli del suo quartiere. Ma lui non se ne cura. Lavora, Lavora finché non si stanca: ama la sua professione.

L'intera famiglia si sveglia alle 7:00 come il resto di Millenium, e la figlia maggiore Mandy, con certi ritardi davvero incredibili.

"Cosa? Sono già le 7:30?!" Pensa Mandy fissando l'orologio, preoccupata. "Mi devo muovere! Papà sarà già in laboratorio!"

Mandy si veste e corre giù dal resto della famiglia come un razzo, facendo volare i piatti dalle mani della mamma.

-Oh, cielo! Scusa mamma! Andavo di fretta!-

-Ah, non ti preoccupare tesoro... Corri in laboratorio, ai piatti ci penso io-

Mandy guarda per un attimo la mamma china a raccogliere i pezzi dei piatti rotti, poi scappa in cantina. "Papà sarà furioso, è impaziente come non so che cosa!" Pensa.

Scende le scale in fretta e furia, inciampando per due gradini. Apre il portone di legno rovinato dall'umidità e si affaccia per cercare il padre.

-Ah, eccoti! Hai dormito alla grande, lo sai?-

Mandy ridacchia un po' e si mette gli occhiali protettivi, poi mormora qualcosa che ha a che fare con una certa Dalia.

-Dalia dici? Ah, è a lei che devo consegnare la mia ultima pozione, ci ho messo un mese per farla!- Esclama il padre, orgoglioso. Mandy si guarda intorno per trovarla, ma tra tutte le ampolle del laboratorio,é quasi impossibile.

-Scusa papà, ma dov'è?-

-Lascia fare a me, curiosona-

Il padre fruga un po' tra le pozioni, poi tira fuori un bauletto impolverato, con così tante ragnatele che i ragni potrebbero farci un albergo. Mandy lo guarda indignata e un po' schifata: "Bleah, chissà quanti ragni schifosi ci saranno li in mezzo!"Pensa. Il padre soffia sul bauletto, lo apre e guarda l'ampolla orgoglioso, poi la punta in faccia alla ragazza.

-Guarda, l'essenza magica per eccellenza. Mai e poi mai dovrai aprirlo! Promettilo!-

-Scusami se rido- risponde lei ironica -Ma perché lo dai a Dalia e io non lo posso toccare?-

-É un incantesimo che va toccato con mani speciali, tu non sei specialista, o una maga professionista, tanto meno un'alchimista. Solo mani pari a quelle della principessa Dalia possono avere a che fare con questa. Ora và di sopra, mamma avrà già preparato la colazione.-

Mandy lascia il laboratorio con un pensiero fisso: "Cosa conteneva l'ampolla? Soprattutto, perché papà non me la lascia vedere?" Comunque resta fedele alle parole del padre e sale su nella cucina a mangiare, e anche se la madre la vede pensierosa, le uniche parole che escono dalla sua bocca sono: No, non sto pensando a nulla.

La Fiamma Di GhiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora