<< COSA CAZZO CI FAI QUI', ROGERS?!?>>
Tony buttò a terra i documenti che aveva in mano, dirigendosi a grande velocità verso l'ingresso della stanza.
Nonostante l'assenza dei colori della bandiera americana e del costume, Tony aveva individuato i SUOI tratti solo con una fugace occhiata data per non inciampare, mentre leggeva i fogli.
Provò un misto di sensazioni sgradevoli: rabbia, amarezza, paura e soprattutto dolore, dolore perchè ogni volta che ripensava al biondo, gli venivano automaticamente in mente i fotogrammi di quel maledetto video.
Quello stradannatissimo video che aveva rivelato qualcosa di insopportabile in una maniera brutale.
Non sapeva cosa avrebbe fatto a Steven, ma la mano forte di Natasha lo bloccò per un braccio prima che si avvicinasse troppo all'altro.
Steve era identico a quel giorno. Stessi capelli corti, stesso mento glabro, stessi occhi di ghiaccio ed espressione seria. Gli occhi, però a differenza di quel giorno, non sprizzavano ne rabbia, ne disperazione. Ne odio. Aveva un volto rammaricato, che il genio non notò.
Tony tremava di rabbia, ed era sicuro di avere gli occhi lucidi. In un altro momento gli sarebbe importato di apparire così debole, ma in quello non gliene poteva fregare di meno. Tutto quello che voleva era sapere come aveva osato quel bellimbusto a entrare nella Tower, addirittura al decimo...
...A proposito, come ci era arrivato lì?
<<Che diavolo ci fa qui? Chi ti ha fatto entrare?>>
<<Tony>> la voce timida di Bruce, che, nella foga del momento, Tony non aveva notato si intromise.
<<Tony, Steve è qui per firmare la tregua.>>
Cadde il silenzio. Il respiro di Tony iniziò a regolarizzarsi, mentre una rabbia più fredda si impossessava di lui.
Non gli aveva neanche chiesto scusa. Non gli aveva neanche fatto capire perchè, perchè aveva fatto ciò che aveva fatto. Tutti gli Avengers avevano passato settimane orribili, brancolando nel buio sui motivi della Guerra Civile, poi lo S.H.I.E.L.D. aveva risolto magicamente tutti i loro dubbi. Avevano ricevuto un comunicato ufficiale, scritto in termini piatti e freddi, che esponeva brevemente la faccenda dei Soldati d'Inverno e discolpava Bucky. Una doccia fredda.
E da lui, dal Capitano, neanche una parola.
Steve parlò, facendo sobbalzare Tony che, immerso nei propri pensieri si era dimenticato di avere degli interlocutori.
<<Tony, se non...>>
<<No, Steve. Sta zitto. Ora andiamo nel mio ufficio, firmiamo quel che dobbiamo firmare, e poi tu te ne vai.>>
Pronunciare quelle parole gli aveva fatto più male del previsto. Il Capitano Rogers, benchè con lui non facessero altro che litigare e azzuffarsi, era sempre stato una delle persone a cui aveva dato più fiducia. E, sicuramente, una di quelle che più se l'era meritata.
Si era reso conto che per quanto pesanti, i loro litigi erano sempre e solo stati piccoli screzi, gare di testosterone che si appianavano appena entravano in battaglia o c'era un problema serio da affrontare.
La Guerra Civile aveva lasciato a Tony una ferita molto più profonda di quanto volesse ammettere.
Steve rimase turbato da quelle parole, per un momento i suoi occhi si erano fatti lucidi.
<<Ma non prima,>> proseguì Tony, nel tentativo di farsi passare il groppo alla gola <<che mi diciate chi gli ha aperto.>>
<<Sono stato io, Signor Stark.>>
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Stony One Shots - Io ci sarò
FanfictionSteven Rogers e Tony Stark. Punto. *I personaggi e parte dei luoghi non mi appartengono, i diritti vanno alla mitica Marvel. Io posso vantare diritti solo sulla parte di trama che mi appartiene. Non seguirò esattamente le trame dei film. La storia...