Il giorno che temevo,è arrivato.
Ha il mio cellulare ancora in mano,ma sta tremando.
Non ho idea di cosa stia succedendo.
In realtà un'idea ce l'avrei,ma non voglio crederci. Posa il mio cellulare,e inizia a correre verso la porta.
Riesco a bloccarla,mettendomi con le spalle alla porta,e lei di fronte che piange.
"Damiano fammi passare,ti prego"
Non ci credo. Sta soffrendo per colpa mia. Ho fatto di tutto per evitarlo,e adesso,è successo.
"Victoria fammi spiegare,è una storia complicata"
Faccio cenno a Thomas ed Ethan di chiudersi nella sala,voglio parlare solo con lei.
"Damiano fammi uscire,ho bisogno di aria"
Anche io,ma se tu sei il mio ossigeno e vai via,come faccio?
"Victoria parliamone,ti prego."
Improvvisamente scoppia a piangere,si siede a terra,avvicina le ginocchia al petto e si copre il viso con le mani.
Non ce la faccio a vederla cosi.
Una sensazione di tristezza pervade le mie vene,e sento che nulla sarà piu come prima.
"Vieni,alzati che ti porto un bicchiere d'acqua."
Non si alza,resta immobile con la testa poggiata al muro.
Vado in cucina a prendere un bicchiere,ci verso dell'acqua,e ritornato in salotto glielo porgo. Si è alzata,ma sta tremando. Ho paura per lei,non ce la faccio a vederla in queste condizioni.
Prende il bicchiere,ma lo getta immediatamente sul pavimento.
"Dovevi vederti con lei,giusto?"
Ecco,la conferma. Quella che ti spezza il cuore.
"Victoria fammi spiegare,è una storia complessa,parliamone con calma non è come credi"
"Io non voglio più vederti,sapevo che avrei sofferto"
Con questo,apre la porta e corre verso il cancello,che affaccia sulla strada.
"Fermati,Victoria! Ti prego ascoltami!"
Apre il cancello,e purtroppo non riesco a fermarla. Si getta in strada e comincia a correre.
Cosa sta succedendo?
È stesa sull'asfalto.
Dio ti prego,no.
Non ce la faccio.
No,no,no,no.
Corro in strada,e la vedo.
C'è sangue dappertutto,e la sua maglietta è strappata.
Mi inginocchio,e inizio a piangere.
Ho il cellulare dentro,non posso fare nulla.
La prendo,per poi poggiarla sull'erba del giardino.
"Thomas! Ethan! Venite !"
Nessuno mi risponde,cazzo.
Voglio letteralmente morire.
Vedo una figura in lontanza,si tratta di Thomas.
"Prendi il cellulare,hanno investito vic. Chiama l'ambulanza!"
Corre dentro,verso il telefono,ed io poggio la mano sotto la sua testa.
Sento il sangue scorrere sulla mano,cerco di convincermi che ce la farà.
Non so se ce la farà.
Perché la vita,senza te,non puó essere perfetta.
"Ti prego resisti,Victoria. Fallo per me"
Thomas corre,seguito da Ethan in giardino.
"Ho chiamato,arriveranno a minuti,ce ne era già una nei paraggi"
Non gli rispondo,non ce la faccio.
Il mare nei suoi occhi è calmo,tranquillo.
Li tiene chiusi,e mi auguro li riapra il prima possibile.
Questa è tutta colpa mia.
Avrei dovuto parlarle,dirle tutto.
E non l'ho fatto,pensando di poter risolvere tutto da solo.
Ma io in realtà ho bisogno di lei,del suo amore.
Che vita è senza colori?
Mi poggio sul suo petto,e piango.
Ho gli occhi che mi bruciano,mille spade hanno trafitto l'addome,e il cuore non batte piu.
"Quando cazzo arriva sta ambulanza?"
Non capisco se sia stato Ethan a parlare,Thomas,o le voci nella mia testa.
Sto male,sarebbe dovuto accadere a me.
Non a lei.
Non a lei.
A me.
L'ambulanza arriva,un uomo robusto corre verso di noi.
Mi sposto per permettergli di prenderla,poi arrivano altri due uomini con una barella,la mettono su di essa e salgono sull'ambulanza.
Mi getto dentro,ma mi cacciano subito.
"È la mia fidanzata,fatemi salire!"
"Ragazzo non c'e spazio e tempo,scendi"
Con questo mi strattonano sul cemento,cosi mi butto in macchina accellerando a tutta velocita.
Noto che Thomas non ha fatto in tempo a chiudere lo sportello,e sta cercando di andare contro vento per riuscirci.
Fiumi scendono sulle mie guance,ma oramai non mi rendo piu conto di nulla.
Arriviamo in ospedale,e chiedo subito notizie.
"Victoria De Angelis"
La signora digita qualcosa sulla tastiera,per poi darci informazioni.
"La seconda stanza dopo questo corridoio"
Corro,senza nemmeno ringraziare.
La porta è chiusa,e sento dei dottori borbottare qualcosa davanti ad essa.
"Come sta?"
Osservo il dottore,attendendo una risposta.
"Mi dispiace,ragazzo."
Sento le gambe cedere,la vista si appanna.
Cosa sta accadendo?
Voglio morire.
La vita senza te non puo essere perfetta.
"Cosa vuole dire dottore?"
Interviene Thomas,mentre io ho la salivazione azzerata.
"C'è l'1% di probabilità che si svegli. Stiamo facendo il possibile."
Che?
"Non è morta?"
"Assolutamente no"
Ma chi cazzo gliel'ha data la laurea a sto malato?
Pezzo di merda,mi hai fatto morire.
"Possiamo vederla?"
Mi rivolgo all'infermiera,con quell'incompetente non voglio averci a che fare.
"No,ci sono ancora dei dottori dentro che stanno risolvendo la situazione. Aspettate qui."
Mi siedo sulla sedia,e poggio la testa al muro.
Posso dire di aver avuto un infarto nella mia vita.
Chiudo gli occhi,sono sveglio dalle sei e non ho la forza di tenerli aperti. Voglio dormire per non pensare,fa troppo male.
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"Damiano,sveglia"
Apro gli occhi,e vedo Thomas che mi tocca la spalla.
È stato un incubo,vero?
"Possiamo vederla,noi abbiamo già fatto. Va tu."
Non era un incubo.
Mi alzo,facendo un sospiro stanco.
Entro,e la vedo.
I capelli non hanno più le macchie rosse,e ha quasi tutta la guancia ricoperta di punti e lividi.
Un occhio nero,e sul comodino ci sono svariate fasce.
Mi siedo al suo fianco,e le sfioro la mano.
Ha la pelle morbida,liscia.
È cosi piccola,come è potuta accadere una cosa simile?
"Amore mio. Perdonami. Sappi che le cose non sono andate come credi,ma adesso non è il momento. Svegliati,ti prego.
Senza te,potrei sparire. Io ti amo,Victoria. Più della mia stessa vita.
Resisti,sei forte. Ti amo anche per questo.
Sappi che tutti ti siamo vicini,e che sarai per sempre nei miei pensieri.
Ora,sento che realmente,senza te,la vita non puo' essere perfetta."
Sento la sua presenza,sento che mi ascolta.
I suoi respiri spezzano il silenzio della stanza,ma non sono sincronizzati con i miei.
Ce la farà,deve farcela.
Io senza di lei,non sono niente.
"Mi dispiace se tutto ció è successo,è solo colpa mia. Avrei dovuto parlartene,avrei dovuto fermarti. Sappi che faró di tutto per renderti felice.
Fuori di qui ti porteró al mc,mangeremo un bel panino con triplo hamburger. Poi ti riempiró di baci,di carezze. Proveró a curare le tue ferite con l'amore,che tutto puo',ma che a volte niente fa.
Sei la ragione per cui la mattina mi sveglio,la sera chiudo gli occhi.
Per cui sorrido,piango. Per tutto.
Sei il motore della mia vita,e io sono la macchina. Resisti,questa macchina puo' ancora camminare."
Entra l'infermiera,informandomi che devo uscire.
Le bacio la fronte,per poi stringere un'ultima volta la sua mano.
Esco,e chiedo a Thomas di avvisare il padre.
"Va bene,ora gli parlo."
Mentre Thomas è in disparte,io mi poggio sulla sedia della sala d'attesa.
Ho la testa che scoppia,il cuore morto.
Credo che l'amore,non passi mai
Quando crediamo che sia finito,non ci rendiamo conto che il suo ricordo è ancora in vita,e finchè sopravvive,ci sarà sempre una speranza.
Sempre.
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Until The End. //Damiano e Victoria.
Romansa{Ci tengo a farvi sapere che la storia ha un seguito, Until The End 2 // Damiano e Victoria.} Una storia d'amore,intrigante,e speciale. Un amore sempre esistito,ma rinnegato per tanto tempo.Uno di quegli amori eterni,che anche se terminati lasciano...