Ghost of you. •Taekook•

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“So I drown it out
Like I always do
Dancing through our house
With the ghost of you„

Taehyung's pov.

Mi svegliai, lentamente. La prima cosa che pensai fu:
"Accanto a me non c'è Jungkook."
Feci passare la mano sul cuscino ormai vuoto da tempo, e mi alzai. Dovetti andare a sistemarmi in bagno, perché ero distrutto dalla notte praticamente insonne appena passata.
L'unica cosa che poteva tenermi sveglio per tutta la giornata era del caffè. Mi precipitai in cucina, preparando come ogni mattina due tazze di caffè, una con il latte e una solo con lo zucchero.
Mi girai, e per un attimo mi sembrò di rivederlo.
Il mio amato, seduto al tavolo, aspettando e sorridendo.
Quando tornai in me, presi una Delle due tazze e la scaraventai nel lavandino.
"Perché mi succede sempre?" Chiesi a me stesso. La mia mente non si era ancora abituata all'assenza di Jungkook.
Iniziai a piangere, le mani strette sul bancone della cucina, quando qualcosa mi strinse e mi accarezzò quella destra. Era una stretta che conoscevo molto bene, Delle dita che avevano toccato anche il mio cuore.
"Jungkook."
Mi girai, e lo vidi. Era proprio lì, davanti a me.
"Stai sognando, é un sogno, non é vero, non ci devi credere, ti sveglierai, finirà tutto..." Dissi a me stesso, mentre lui rideva.
"Taehyung, ascoltami." Fece.
Io lo guardai, negli occhi, come se volessi stamparmeli in testa.
"Andrà tutto bene. Starai bene, okay?" Concluse lui, guardandomi con uno sguardo pieno d'amore.
Sbattei le palpebre e delle lacrime rigarono le mie guance. Quando riaprii gli occhi, Jungkook era sparito.
Mi rannicchiai a terra, senza sapere cosa fare.
Lui era tutto per me.
"Me ne devo andare." Mi dissi, alzandomi con uno scatto e correndo verso camera mia.
Aprii tutti i cassetti, svuotandone il contenuto dentro una valigia, finché non trovai una maglietta, precisamente quella che Jungkook aveva addosso, quando, disperato, era venuto da me. Aveva suonato al mio campanello, fuori diluviava. Quando avevo aperto la porta, lui si era fiondato su di me senza preoccuparsi di bagnarmi, e mi aveva detto:
"Non posso più restare lì fuori."
Ciò mi era bastato, e l'avevo tenuto con me, l'avevo amato, l'avevo protetto, senza pensare che un giorno avrebbe smesso di amarmi.
Ma era successo, e così come era comparso, era sparito.
Gli avevo dato tutto, e lui se l'era portato via uscendo da quella porta.
Purtroppo non potevo nemmeno odiarlo, era solo che mi mancava, mi mancava da impazzire.
Lasciai la maglietta al suo posto, deciso a darci un taglio con i miei pensieri negativi. Mi alzai, e andai a prendere alcune cose essenziali in bagno. Quando tornai in camera per metterle dentro la valigia, vidi di nuovo Jungkook. Guardava il cassetto, a testa bassa.
"La lasci qui?" Chiese, riferendosi alla maglietta.
"Mi fa troppo male vederla." Dissi, senza speranze. Lui mi guardò.
"Sto diventando pazzo." Pensai.
Venne verso di me e mi prese le mani.
"Perché ti fa male? É un ricordo, un ricordo di me. Dovrebbe renderti felice." Disse, un tono perennemente triste era presente nella sua voce. Eppure era così reale... Un sogno così reale...
"Mi fa male perché non posso vedertela addosso. Mi fa male perché mi ricorda quando tu cercavi rifugio in me. Mi fa male perché io ti amo e tu no..." Dissi io.
"Siamo troppo giovani... Troppo stupidi, per conoscere qualcosa come l'amore." Rispose lui, scuotendo la testa.
"Ma era speciale." Concluse.
Della musica iniziò a diffondersi per il corridoio, Jungkook sorrise, e si avvicinò a me, stringendomi a lui. Lo abbracciai il più forte possibile, lo volevo stringere come non avevo mai fatto.
Come se fosse l'ultima volta.
L'ultima volta che non mi era mai stata concessa.
Delle lacrime cominciarono a formarsi nei miei occhi, e poi giù fino a bagnarmi la bocca, che Jungkook baciò subito dopo. Ballammo così, per tutta la casa, una casa piena di nostri ricordi, la nostra casa. Ballammo tra baci e sguardi profondi, tra carezze e parole sussurrate, ballammo fino a volare, fino ad alzarci da terra e finire in un altro mondo, un mondo di amore, un mondo che lui mi aveva mostrato per la prima volta nella mia vita e dal quale ero scappato quando lui mi aveva lasciato da solo, strappando e lacerando quei cuori, lasciando che il rosso della passione diventasse nero, lasciando che le rose che stavano crescendo nei nostri occhi appassissero.
Lo guardai negli occhi, stringendomi a lui, sentendomi cadere. Sempre più in basso, mentre lui ballava, continuava a ballare. I suoi occhi ormai erano due buchi neri, la sua pelle carta, ogni pezzo di lui stava scivolando via dalle mie mani, con un ultimo sorriso, mi ritrovai a ballare da solo nel buio.
I miei piedi non ballavano più
Come facevano con Jungkook.

One Shot {BTS}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora