La mia vita

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Ciao a tutti
Il mio nome è Ariana.
I miei amici più cari e le persone a cui tengo, mi chiamano Ari (il nome che preferisco di più), mentre le persone con cui non ho tanti contatti mi chiamano Ariana Clarke.
Si, il mio cognome non è ''Italiano" perché mio padre viene dall'America.
Ogni estate vado in America. È così bello andarci, visitare luoghi nascosti e sapere cose nuove sul mondo che ci circonda.
Però ho origini italiane da parte di mamma.
Perciò vivo in Italia.
l'Italia è... Casa mia.
Certo,alcune volte mi mancano i parenti Americani però l'Italia è l'Italia.
Un posto magico che lascia senza fiato.
Quest'anno devo iniziare le superiori.
Nuovi amici, nuovi professori, nuova scuola, nuovo... Tutto.
Però le amicizie restano sempre.
Infatti ho una migliore amica che si chiama Chiara.
Io e lei siamo:pazze, sceme, divertenti, una fonte di energia unica, ma soprattutto inseparabili.
Condivido tutto con lei: i pianti, le gioie, le risate.
Io so tutto di lei e lei sa tutto di me.
Amiche per caso, sorelle per scelta.
Non abbiamo un legame di sangue, però è come se fosse mia sorella.
Le voglio un casino di bene♥️
Ma comunque, stavo dicendo, frequenteremo scuole diverse.
Nonostante questo ci sentiamo tutti ma tutti i santi i giorni😅(mi sopporta tutti i giorni, per intenderci).
Una mattina ero andata in centro per fare una passeggiata, stavo camminando e allo stesso tempo avevo il telefono in mano.
Ovviamente mi stavo sentendo con Chiara.
Quando all'improvviso splash 💧sentìqualcosa di caldo sulla mia maglietta.
Era il caffè bollente ☕
Me lo aveva versato un ragazzo alto, capelli castani, occhi di un verde profondo (abbastanza scuro) che di settembre (fine estate) stava bevendo il caffè bollente.
Ma dico è normale essere così tonti e scemi con 40 gradi all'ombra bere qualcosa di incandescente?
Ma lasciai perdere, ormai il danno era fatto.
Lui gentilmente mi disse: "O dio santo, mi dispiace tanto! Posso fare qualcosa?"
Si vedeva che era dispiaciuto, mi faceva "pena".
"No, non ti preoccupare, non è successo niente di grave"
E se ne andò correndo.
Io non capii all'inizio, forse si era vergognato.
D'altronde l'avrei fatto anche io.
Quegli occhi, quelle parole, quei gesti mi fecero pensare.
Era stato gentile, mi aveva detto persino "scusa" parola che al giorno d'oggi non è usata molto spesso.

Spazio autrice
Ciao a tutti/è !
Questa è la mia prima storia su questo canale.
Spero possa piacervi
Alla prossima 😘

Io e te per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora