Una meister con due armi- parte 3

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-Maka, abbiamo perso le tracce- disse Angel ancora in forma di arma.
-Non dovremmo andare ad aiutare Soul?- chiese infine.
Soul! Maka stava facendo di tutto per non pensarci. Cosa gli era successo? Non riusciva a capirlo, ma la situazione era spaventosamente simile a quella in aula. Se in questa occasione Angel non fosse stato presente, lei, disarmata contro una strega, sarebbe potuta morire. Come poteva combattere se non riusciva più a fidarsi del suo partner?
Finalmente lo raggiunsero, era ancora lì, accasciato a terra. Maka si sedette al suo fianco e gli prese la mano, stringendola dolcemente tra le sue.
-Soul- provò a chiamarlo delicatamente.
Soul mugugnò, aprendo lentamente gli occhi. Maka li fissò intensamente, di solito erano di un rosso così brillante, mentre ora sembravano spenti e screziati di nero.
-Soul, stai bene?- chiese lei preoccupata.
-Si- mentì lui, rialzandosi dall'asfalto.
-Cosa è successo?- chiese poi.
-Questo dovrei chiedertelo io!- sbuffò Maka.
-Cosa ti è preso? Mi hai bruciato!-
-Non lo so- rispose lui gelido.
Soul si voltò di scatto, chinando il capo per la vergogna. Conosceva la ragione dell'accaduto, era stato lui stesso a provocarlo, per questo motivo guardare negli occhi la sua meister gli provocava un dolore insopportabile. La rabbia che aveva provato in quel momento era così pura e reale, aveva infiammato ogni cellula del suo corpo. Non era semplice gelosia, ma un sentimento diverso, più morboso e possessivo.
Maka, ovviamente, non si accontentò dell'evasiva risposta. Gli afferrò fermamente la spalla, costringendolo a voltarsi, e incatenò i suoi grandi occhi verdi a quelli rosso scuro di Soul.
Da quello sguardo, severo, ma preoccupato, Soul capì. La voleva per sé, l'avrebbe trascinata nelle tenebre più profonde se fosse stato necessario, in modo che nessuno, nemmeno Angel, avrebbe potuto raggiungerla.
Si pentì immediatamente di quei pensieri. Qualcosa nella sua mente non stava funzionando correttamente. Se non fosse riuscito a controllarsi, avrebbe potuto farle del male.
-Sto bene, Maka- riuscì a dire.
-Ma forse è meglio che non mi usi per un po'- concluse.

Lei sgranò gli occhi. Chissà cosa stava pensando. Rabbia, delusione, indifferenza... Quale sentimento gli avrebbe scaricato sulle spalle?
Troppo intimorito dalla risposta, Soul si voltò nuovamente e scappò via, non prima di averle sussurrato all'orecchio:
-Tornerò per te, non mi cercare-
Mentre scappava l'aveva sentita gridare il suo nome più volte. Prima con rabbia, poi scandito tra un singhiozzo e l'altro.
Qualcosa nel suo sangue era cambiato, poteva sentirlo ribollire con chiarezza anche senza nulla a stimolarlo. Doveva trovare una soluzione!
Era una sensazione a guidarlo. La sensazione che quella strega, Ilia, avesse qualcosa a che fare con questo cambiamento. L'avrebbe trovata e l'avrebbe costretta a guarirlo. Poi sarebbe tornato alla Shibusen e avrebbe reclamato Maka per sé!

A Dark Light. [Completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora