La fine

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Mime reggeva tra le braccia Yuria, priva di vita, piangendo in preda alla disperazione:
"Come hai potuto?!" - gridò il cavaliere della Lira.

"I-io... non doveva andare così..."

Saburo si avvicinò tremulo:
"Non potevo immaginare che si mettesse in mezzo al mio colpo, perdonami!"

Nessuna risposta da Mime, che si limitava a singhiozzare stringendo la sorella morta.

"Che cosa ho fatto..."

In quel momento Saburo si arrestò, ed iniziò a bruciare letteralmente il suo cosmo.

"Cosa stai facendo...?" - domandò Mime alzando lo sguardo sconcertato, per poi realizzare subito dopo - "No, no, no, no, no...!!!"


"Addio."


Le fiamme del Bennu avvolsero Saburo ed il suo corpo iniziò a divampare, dopodiché il ragazzo si accasciò a terra carbonizzato.



Il leone nemeo e il Garuda si scambiavano colpi furiosamente, e più la battaglia andava avanti più la potenza del primo andava incrementando, fino a ché non arrivò al punto di sovrastare il suo avversario: impossibile credere che fosse lo stesso cavaliere che pochi giorni prima era stato fatto a pezzi dal medesimo specter.

Lambda osservava attonita la furia crescente di Leonidas, che, bardato della divina armatura del leone, parava ogni attacco e subito contrattaccava con colpi mirati e precisi, dopo ognuno dei quali Eaco non poteva far altro che indietreggiare.

Infine Leonidas sfondò la sua difesa e gli assestò una raffica di pugni ammantati di energia da ogni direzione, frantumando la surplice di Garuda che era stata benedetta dal re degli inferi.

Eaco respirava affannosamente, coperto di lividi e tagli sanguinanti, ma ancora non cadeva, e quando Leonidas si fermò per un istante, Violate si portò vicino ai due:
"Basta ti prego!"

La giovane prese il braccio di Leonidas:
"Non vedi che è inerme? Fermati Leo, ti prego!"

Leonidas la guardò e vedendone gli occhi lucidi arrestò la sua carica ed abbassò le braccia, voltandosi e facendo per andare verso Lambda.

In quel momento lo specter, come impossessato da una forza sovrannaturale, si avventò sul cavaliere, che tosto si girò nuovamente e fermò il colpo, dopodiché lo avvolse nella sua luce fulminante, che, nonostante le suppliche disperate di Violate esplose accecando tutti i presenti.

Sparita la luce, Eaco era ancora in piedi, con lo sguardo perso nel vuoto, e con la surplice ridotta completamente in polvere; privo di forze fece per cadere, ma prontamente Kaspar lo afferrò, adagiandolo delicatamente sulle proprie ginocchia.

"Ha preso qualche botta, ma sta bene, è solo svenuto." - disse il giovane spceter.

Udendo quelle parole Violate sorrise in lacrime ed abbracciò il ragazzo incosciente.

"Sei riuscito a salvarlo..." - commentò Lambda colpita.

"Sì, ma non c'è tempo, Ian è andato all'Altura delle stelle."

"Che cosa sarebbe?"

"Un luogo dove uomini e dei entrano in stretto contatto: qualunque cosa abbia in mente, intende attuarla lì."



Ade planò elegantemente sulla sommità dell'altura, e dopo essersi guardato attorno ed aver preso un lungo respiro, si accinse a concludere il suo piano:
"E così la morte regnerà sovrana su questo mondo, ed io ne sarò sovrano..."

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