Euphoria - Chapter 9

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Louis pov

Aspettó un paio di minuti, prima di poter sentire il telefono vibrare.

-Ho sognato il ragazzo più bello che io conosca, quindi si, direi di aver dormito piuttosto bene.- il liscio non si aspettava minimamente quella risposta. Era incredibile il modo in cui quel ragazzo potesse passare da un maniaco sessuale al ragazzo più dolce del pianeta.
Sorrise e subito dopo gli rispose.

-Ah, si? E che facevo?- non era proprio sicuro di voler inviare questa risposta, ma alla fine lo fece. Gli sembrò troppo 'esagerato', ma allo stesso tempo voleva mettere in chiaro che l'unico ragazzo che potesse trovare bello, doveva essere proprio lui.
Non sapeva se ciò che provava potesse essere chiamata gelosia, l'unica cosa che sapeva è che era dannatamente attratto dal riccio.

-Uh, come siamo sicuri di sé… Beh, avevi le tue piccole belle labbra intorno al mio cazzo e succhiavi, finché non ti sono venuto in bocca. Niente di che, insomma.-
Non riuscì a crederci. Non riuscì a credere che un semplice messaggio potesse eccitarlo così tanto.
Si ringraziò mentalmente di essersi seduto, così che le persone che passavano non potessero vedere quanto era eccitato in quel momento.

-Inutile dire che al mio risveglio mi son ritrovato con i boxer e lenzuola bagnate.- lesse l'ultimo messaggio a bocca aperta, sconvolto.

-Felice di farti questo effetto, piccolo. ;)- rispose, un po' tremante, non era sicuro in nessuna delle risposte che dava, era incredibile che lo stesso effetto lo facesse anche il riccio a lui.

-Sei in vena di nomignoli oggi? Cosa fai stasera?- appena lesse il messaggio, un lieve sorrise gli comparí sul viso. Voleva chiedergli di uscire? Da una parte era felice, perché gli permetteva di stare vicino a quel ragazzo, conoscerlo meglio e annegare in quegli occhi verdi.
Ma dall'altra, non era poi così tanto felice di stargli vicino dato l'effetto che gli faceva, visto che il ragazzo continuava ad insistere con questa storia dei messaggi.
Il suo entusiasmo si placó quando si ricordò dell'impegno che aveva preso.

-Vado in pizzeria con Liam, la sua ragazza e il suo coinquilino. Perché?- attese con ansia la risposta, per poi infilare il telefono nella tasca del jeans, tornando a casa.
Era quasi ora di pranzo e aveva piuttosto fame.
Non appena sentì il suono del telefono, lo riprese.

-Mmh…ci sarà da divertirsi.- corrugó la fronte non appena lesse, non capendo cosa volesse dire.

-In che senso?-

-Mmh, nulla… A dopo, piccolo.- alzò le spalle, per poi infilare il telefono nella tasca del jeans e proseguire con il tragitto.

Una volta arrivato a casa, chiamò Liam per chiedergli conferma per stasera e in che pizzeria si dovessero incontrare.

<<Beh, Danielle vorrebbe andare da Nando's e a Zayn gli sta bene. Per te, invece?>> sentì l'amico spiegargli dall'altra parte del telefono, mettendosi poi sul divano pensandoci.
In effetti gli piaceva davvero tanto la cucina di Nando's e non ci andava da un bel po'.

<<Anche a me va più che bene. Perfetto, allora, ci sentiamo più tardi, bro'.>> aspettó il saluto dell'amico, prima di chiudere la chiamata e prepararsi da mangiare.
In frigo c'era poca roba, con tutto quel lavoro non era riuscito ad avere il tempo di fare compere.
Fortunatamente, però, erano rimaste delle uova, così preparò due uova al tegamino.

Si era appena svegliato dal suo sonnellino pomeridiano e guardando l'orologio sopra al suo comodino, si accorse di star facendo tardi.
Son le 20.00, sarebbe dovuto essere lì per le 20.30.
Si alzò di scatto ed in fretta e furia si preparò, per poi uscire.
Arrivò davanti al locale con tre minuti di ritardo, poteva andare peggio.
I tre amici si salutarono con un caloroso abbraccio, lasciando Danielle guardarli sorridendo.

"Danielle!! Beh, ti tratta bene il caro Liam?" chiese d'un tratto Louis, tanto per non lasciarla in disparte.
La castana rispose con un "benissimo", prima di avvicinarsi a Liam con un sorriso, abbracciandolo subito dopo.
Una volta entrati, si sedettero ad un tavolo e iniziarono ad ordinare.
I tre optarono per delle pizze, ovviamente, mentre Danielle volle solo una porzione grande di patatine con varie salse.
La serata proseguì tranquilla, con tante chiacchiere e tante risate, finché Louis non sentì il suo telefono vibrare dalla tasca del jeans.
Lo prese e leggendo il nome del mittente, gli provocò una strana sensazione all'altezza della pancia. Come se gli formicolasse sentendo un calore mai sentito prima. Ma tutto questo non sembrò dispiacergli.

-Sei già in pizzeria, Lou?-

-Si, Harry. Tu cosa fai?- rispose, per poi bloccare il telefono e posarlo sul tavolo, riprendendo a parlare coi suoi amici.

Dopo un po', sentì ancora il suono del telefono, e dato che iniziarono una conversazione che a Louis non interessava, continuò a messaggiare con chi lo aveva stregato.

-Penso a quando mi hai detto che ti piacerebbe essere sculacciato da me. E immagino che sia tu a sculacciarmi, magari mentre sono in questa posizione.-

*foto inviata*

Non appena vide la foto, nascose il telefono sotto al tavolo, continuando però a fissarlo.
Era così imbarazzato in quel momento, ancor di più quando sentì quel rigonfiamento solito che aveva ogni volta che si ritrovava a parlare col riccio.

-Cazzo, Harry. Vado subito in bagno.- bloccò il telefono, pensando a quale scusa potesse dire ai suoi amici, ma si fermò subito non appena lesse il nuovo messaggio.

-No, non muoverti da lì. Voglio farti eccitare, ma questa volta non potrai soddisfarti.-
Deglutí, sperando che i suoi amici non si accorgessero di nulla.
-Non puoi farmi questo!- sospirò, sentendo il suo viso leggermente accaldato.
-Oh, si che posso… Dio, Lou, non sai quanta voglia ho di sentire tutta la tua lunghezza nella mia bocca…- non poteva continuare così, sentiva i suoi jeans diventare più stretti di quello che già erano, così decise di non controbattere.
Si stancherà prima o poi.
Continuò a parlare coi suoi amici, distraendosi dai suoi messaggi.

"Allora, Louis… Liam mi ha raccontato che stai conoscendo qualcuno. È vero?" chiese Danielle con un enorme sorriso sul viso, non nascondendo il suo tono da pettegola.
Lanciò furtivamente un occhiataccia a Liam, per poi rispondere con un finto sorriso alla castana.
"Mh, si… è successo da poco." mentre parlava, cercava di nascondere la sua eccitazione del momento, raschiandosi più volte la voce per non farla apparire 'debole'.
Il piano di ignorare il riccio non funzionò a lungo, dato che una serie di messaggi riempì lo schermo del telefono.
Senza farsi vedere dai suoi amici, iniziò a leggerli.

-Ho voglia di farti mio, completamente.-

-Non so se mi eccita di più il fatto di averti immaginato sotto di me, mentre gemi il mio nome o saperti davanti ai tuoi amici con un erezione nei pantaloni. Entrambe le cose mi fanno venire voglia di toccarmi.-

-Sai perché quella volta non ti ho baciato? Perché sapevo che non avrei risposto più di me e ti avrei scopato lì, mentre le persone fuori potevano sentirci e immaginare di stare al nostro posto.-

-Basta, mi sta facendo male. Devo sfogarmi.- rispose, sentiva la fronte calda e sudata e tutti gli indumenti della parte inferiore stargli ancora più stretti.

Euphoria || Larry Stylinson [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora