Era solo un sogno

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Questa è la storia di Youri, nasce in una famiglia modesta dove non manca qualche problema, specie legato ai soldi.Youri è il più piccolo di quattro fratelli,il padre lavora come operaio in una ditta di edilizia e la madre fa la badante ad una signora anziana e insieme portano avanti la famiglia. Le difficoltà non mancano, il padre ha il vizio di bere e spesso la sera torna a casa ubriaco e racimolando non tantissimo a fine mese spesso si discute. Il padre di Youri spesso prende a botte la madre, in casa succede il fini mondo ed il piccolo Youri piange.Soffre a vedere impotente certe situazioni, non puó fare altro che nascondersi sotto il letto della sua camera e tapparsi le orecchie. La povera madre risparmia tutto ció che ha per non far mancare nulla ai figli, insieme al marito che fortunatamente non spende tutto a bere e ad altre cazzate riescono a pagare l'affitto anche se con un pó di affanno. Non hanno genitori e le spese sono tante e ogni tanto rimandano il pagamento mensile dell'affitto. Youri ha 7 anni ed è innamorato del calcio, sopratutto della sua inter anche per via dei fratelli che seguono il calcio e tifano la stessa squadra. Quando torna da scuola mangia di corsa e non vede l'ora di scendere sotto casa per giocare, quattro pietre a fare da porta, un paio di amici, un pallone e Youri dimentica tutto.Entra nel suo mondo per lui il calcio è una passione, una partita sotto casa sembra la finale dei mondiali questo fa capire la voglia di vincere, l'agonismo e le emozioni che ti trasmette il calcio anche se giochi tra amici. Il suo nome, Youri è dovuto ad un calciatore che sulla fine degli anni 90 giocava nell'inter,  Youri Djorkaeff precisamente dal 96' al 99' l'anno in cui nasce Youri. Ogni pomeriggio sotto casa c'era un casino, un gruppetto di 7/8 bambini a giocare e non potevano mancare grida, rumori, parolacce e a volte anche qualche piccola rissa ma alla fine come i grandi si faceva pace. Youri a scuola non andava benissimo, spesso nascondeva i compiti o le note fatte dalle insegnanti, faceva arrabbiare la mamma che per punirlo non lo faceva scendere a giocare. Certi pomeriggi era straziante per lui vedere giocare gli amichetti dalla finestra della propria stanza.
Bastava soltanto fare il bravo a scuola ed impegnarsi e lui lo sapeva ma niente, non gli interessava e non si applicava più di tanto ma se gli parlavi di calcio ti inventava la qualsiasi: campetti dove sarebbe impensabile giocare, paraurti delle macchine come porte, persino la parte posteriore di un edicola come porta. Il proprietario lo rimproverava sempre e gli toglieva il pallone un giorno si  e l'altro pure, ma a Youri non importava e se mamma non gli dava i soldi per un pallone nuovo lui lo andava a rubare con qualche amico. Poteva mancare qualcuno, poteva mancare la porta o il portiere ma non il pallone, quello doveva esserci sempre era il migliore amico di Youri . Anche se tra tanti amici ce ne era uno che era speciale, un piccolo fratellino della stessa etá, stavano sempre insieme e a calcio giocavano sempre nella stessa squadra. Anche lui veniva da una famiglia molto modesta e non se la passavano benissimo, forse anche per questo Youri lega tantissimo con lui. Vedono la difficoltà di essere in una famiglia del genere e dover andare avanti anche se si vive alla giornata. Spesso non avevano i soldi e Youri andava con lui a rubare i palloni, non era una bella cosa ma per il calcio avrebbero fatto di tutto. Fantasticavano insieme il loro futuro, cosa avrebbero fatto da grandi e custodivano il sogno di diventare calciatori, magari non famosissimi ma riuscire a guadagnarsi da vivere attraverso ció che amano fare era già qualcosa di fantastico per loro. La famiglia  di Elvis non poteva permettersi di pagare la scuola calcio,Youri invece ci andava ma tra difficoltà economiche e punizioni per via della scuola anche lui non andó più. Gli anni passavano e da sotto casa Youri andava a giocare in altri quartieri a sfidare ragazzini del posto, era un vero e proprio campionato e gli amici iniziavano a cambiare: chi andava via dal paese, chi cambiava casa e quindi zona, chi gli moriva la nonna e quindi non veniva più li a giocare, ma Youri ed Elvis erano sempre insieme. Un giorno andarono a giocare in un campetto contro un altro quartiere, Youri quel giorno segnó da centrocampo su punizione, un goal spettacolare con cui vantarsi con gli altri compagni.Elvis era magrolino ed era più veloce e sfruttava spesso la sua velocità per fare goal. Youri ed Elvis formavano una bella coppia d'attacco, la forza di youri insieme alla velocità di Elvis erano un mix perfetto e naturalmente quella giornata vinsero l'ennesima partita contro un altro quartiere. Al ritorno a casa di Elvis trovarono molta confusione  e ricevettero una brutta notizia,era morto il cane di Elvis a cui lui era affezionatissimo. Fu un colpo duro ed entrambi si misero a  piangere e rimasero quasi tutta la sera nella stanza di Elvis da soli. Quel cane era come un amico in più, specie quando stavano a casa o quando lo portavano a spasso. Quando  stavano a casa era sempre con loro, si metteva buono buono vicino a loro come ad osservare quello che facevano.Youri stava spesso a casa di Elvis a guardare film o ascoltando e imitando le canzoni di Eminem. Ogni tanto fumavano le sigarette rubate alla mamma di Elvis nel terrazzo quando andava bene, altre volte fumavano le cicche trovate per strada. Erano dei bravi ragazzi con la testa nel calcio ma in certi piccoli paesi non è facile, poi trovarsi in certi ambienti, crescere in certi ambienti non è il massimo. Era un quartiere normale il loro ma non mancava di certo la droga o cazzate da fare. Youri ed Elvis diventavano sempre più grandi, stavano crescendo insieme giorno dopo giorno, erano sempre insieme erano migliori amici e niente poteva separarli. Un giorno all'improvviso Elvis lasció il paese insieme alla famiglia per cercare fortuna al nord, si separarono le strade dei due grandi amici. Youri non andó più in quel quartiere e  frequentava la palestra della scuola in cui andava che di pomeriggio era una specie di scuola calcio per i ragazzini. Youri con la sua passione prendeva la cosa molto seriamente, quel semplice allenamento per lui era come un campionato o un torneo. Arrivava sempre per primo, ci metteva tantissimo impegno e voleva segnare e far segnare e guai se perdeva, voleva sempre vincere a qualsiasi costo. Nel frattempo le cose in famiglia non erano cambiate, sempre le solite. Anzi le cose peggioravano, il padre continuava ad esagerare con l'alcool e pestava sempre la madre, la ditta in cui lavorava era fallita e si ritrovó senza lavoro. La madre faceva ancora la badante ma non si sapeva per quanto tempo ancora, visto che l'anziana stava per morire e quindi la situazione precipitava. Bollette da pagare, mesi di affitto non pagati, debiti del padre e frigo sempre più vuoto erano solo alcuni dei problemi. Il padre senza lavoro si era immischiato nel traffico degli stupefacenti da tempo, ma la madre lo venne a sapere solo quando una notte suonarono al citofono i carabinieri per arrestare il marito. A tutti i problemi si aggiunse anche questo e altre spese per l'avvocato da pagare non si sa quando. Nel frattempo morì l'anziana e la madre rimase senza lavoro, pioveva sul bagnato. Per qualche mese furono ospitati dalla zia, la sorella della mamma fino a quando la madre non trovava un lavoro. Il piccolo Youri cresceva e capiva sempre più, soffriva questa situazione e certi compagni che lo prendevano in giro e gli criticavano la famiglia. Era arrivato al punto che non voleva più andare a scuola, era vergognoso che la metà della classe lo prendesse in giro. Nel frattempo i fratelli più grandi erano andati all'estero in cerca di lavoro, mezza famiglia se ne era andata rimasero solo la madre ed il piccolo youri che aveva quasi 14 anni. Padre in galera, senza una casa, la madre puliva degli appartamenti ogni tanto e racimolava quel che poteva, nonostante la madre si faceva in quattro a Youri arrivavano le briciole. Nel suo quartiere aveva fatto amicizia con i più grandi, non erano buone amicizie anzi tutt'altro. Erano la maggior parte immischiati in giri di droga, inizió con le prime canne per dimostrare che fosse uno di loro e finì per portare droga per guadagnare qualche soldo da poter spendere. Era cresciuto in fretta Youri, al diavolo il calcio, non giocava da mesi e il suo hobby era diventato fumare e vendere la droga ai ragazzini per fare soldi. Il ragazzino col sogno di diventare calciatore si era perso ed era diventato uno spacciatore a tempo pieno, non era proprio questo quello che sognava con Elvis qualche anno fa.Aveva abbandonato gli studi, girava con persone sempre più inaffidabili e faceva sempre preoccupare la madre. Per strada fino a notte fonda, a guidare motorini non si sa presi dove e vendere droga, le disgrazie di una famiglia erano finite tutte addosso a Youri, che stava pagando il prezzo più alto. Ma Youri non era come quei ragazzi, aveva voglia di cambiare farsi una vita ed uscire dai guai.  Col tempo inizia a capire che la strada che ha preso non ha fine e sopratutto non ha una buona fine. Suo zio molto conosciuto in paese viene a sapere delle sue cazzate, ed lì che inizia la svolta. Lo zio in quel periodo è l'unica persona a cui Youri da ascolto, diventa il padre che non ha mai avuto. Non lo punisce, ne gli da punizioni, ma gli parla come un amico che vuole farlo uscire da una strada per farlo entrare in un altra, sicuramente meglio di quella in cui è.Tramite suo zio trova un lavoro, inizia ad allontanare le compagnie brutte e smette di fare cazzate, inizia la scalata per trovare una vita normale e smette anche di fumare. Passa le giornate tra lavoro, palestra e casa, esce poco in giro e ha ripreso a giocare a pallone, quel pallone che tante speranze gli dava da bambino. Ora Youri ha  quasi vent'anni e pensa ha farsi un futuro. Suo padre è uscito di prigione ma i suoi si sono separati, Youri è cresciuto e non è più la mamma a pensare  a lui, ma lui alla mamma. Youri ha cambiato strada, l'ha fatto prima che fosse stato troppo tardi, per evitare la fine del padre che ha avuto come esempio negativo.Ora Youri ha una fidanzata e un lavoro stabile, paga l'affitto e non fa mancare nulla a mamma. I suoi fratelli tornano in paese solo per le feste, è stato lui a prendersi cura dichi per tanto tempo si è preso cura di lui, la mamma quella mamma che si sarebbe uccisa per non fargli mancare anche un pezzo di pane.La storia di Youri è un esempio per chi si perde e vuole ritrovarsi, anche perchè per ritrovarsi a volte bisogna perdersi veramente e Youri si era perso. Perdersi è ritrovarsi è meglio di non essersi mai perso, Youri ha creduto in se stesso e ce l'ha fatta. La passione per il calcio è rimasta, quando gioca a calcetto con gli amici gioca con la passione di sempre, ricorda quando giocava sotto casa e sognava di diventare un campione, magari nell'inter come djorkaeff, il calciatore da cui ha preso il nome. Youri si è fatto la sua strada e quando gioca a calcio mette l'agonismo di quand'era un bambino, anzi ritorna bambino e ricorda quel sogno rimasto a fare la muffa in quel cassetto. Il calcio lo aiuta a sentirsi quel bambino di sempre, che rincorreva il pallone sotto casa insieme al suo caro amico Elvis, ma quel sogno è rimasto solo un sogno.  

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⏰ Last updated: Apr 12, 2019 ⏰

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