“Che?” chiese con tono sorpreso Harry, che immediatamente interruppe cosa stava facendo e si precipitò accanto all'amico, per entrare nella sua visuale e assicurarsi che non se lo fosse immaginato.
“Harry, c'è Liam! Guarda, è laggiù!” Zayn aveva un tono spaventato e in preda al panico. Quasi disperato.
“Zayn, dove? Io non lo vedo.” Si mise la mano sopra gli occhi per oscurare il sole in modo da poter vedere meglio.
“E' lì, Harry! E' in un gruppo di ragazzi!”
Tempo qualche secondo e lo notò subito: “Oh...”
“Oddio!” esclamò Zayn con tono perso e soffocato.
Harry aveva ancora gli occhi puntati sull'altra sponda del lago per scrutare bene Liam e vedere di chi fosse in compagnia. C'era Andy, lo aveva visto tanto tempo fa, e due ragazze con un ragazzo. Non li conosceva.
“Hey Zayn, ma chi sono quelli?” sguardo fisso e occhi stretti ancora tra gli alberi in fondo che ombravano i sei ragazzi.
Zayn non rispose. Silenzio.
“Eh, Zayn?” cercò una risposta ancora Harry, mentre si concentrava ancora di più per cogliere i dettagli di cosa stessero facendo gli altri. Un picnic.
“Zay-” disse, strozzando la frase. Si voltò e vide l'amico con le mani nei capelli, le labbra tese, i denti stretti, gli occhi sommersi e delle lacrime che gli bagnavano il viso.
“Zayn! Ma cosa fai?” chiese con compassione. Nel vederlo la sua espressione curiosa si tramutò in spenta e si crogiolò davanti a quei lacrimoni.
“Oh, Harry...” disse finalmente Zayn, con una voce che non sapeva di niente, consumata.
L'altro s'intenerì e non ci pensò due volte ad avvicinarsi all'amico.
“Hey, piccolo, che succede?”
Harry aveva questi modi così paterni che facevano sentire Zayn al sicuro. I nomignoli che gli dava, li pronunciava spontaneamente, in base alla situazione. Quel piccolo ricordò a Zayn che Harry era sua amico, e che si stava preoccupando. Nonostante ogni parola che voleva pronunciare gli morisse in gola, si fece forza per sfogarsi.
“Io ci ho provato, Harry, ci ho provato!” disse disperato. Gli occhi chiusi che spurgavano lacrime salate.
L'amico poggiò la sua mano sulla spalla dell'amico.
“Cosa hai provato, Zayn? Parlami.” Voleva prendersi cura di lui. Aveva sempre avuto l'istinto di farlo.
“A distrarmi, Harry. Io ci ho provato, te lo giuro!” Per quanto fosse basso il tono della sua voce, in realtà Zayn stava urlando dolore. E Harry si sentì così spezzato. Si sedette accanto a lui e lo avvolse con un braccio, volgendogli il viso verso il lago, dove nessuno avrebbe potuto guardarlo, dove le sue lacrime sarebbero rimaste un segreto. Con l'altra mano portò la testa di Zayn al suo petto e lo riparò dal resto del mondo, creandogli un piccolo rifugio tra le braccia. Infatti il ragazzo ne approfittò e scaricò lacrime ancora più potenti, lasciandosi andare a dei singhiozzi. Pensavo stesse bene e invece si stava solo trattenendo. Sfogati, piccolo mio! parlava la coscienza di Harry.
“Ti credo, Zayn. Ti credo!” lo strinse ancora un po' cercando di placare l'amico. Poi gli tirò su il viso con la mano, e passò le dita fresche sul viso di Zayn, riscaldato da quelle lacrime talmente calde che era chiaro che avevano bruciato il suo cuore.
I due si guardarono negli occhi mentre Harry lo sistemava: gli asciugava il viso e gli rimetteva a posto i capelli.
“Ho visto come volevi riprendere tutto in mano, Zayn. Tu sei fortissimo.” lo confortò.
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Open your eyes and see the way our horizons meet.
Teen Fiction‟Avevo sempre pensato che i miei occhi fossero destinati a trovare un posto nel mondo, poi ho incontrato i tuoi e ho capito che in realtà erano destinati a perdersi. A perdersi in te.”