-Alice,me stessa.

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Sono Alice.
La classica ragazzina quattordicenne in crisi adolescenziale che non sa dove sbattere la testa.
Era estate,più o meno inizio agosto.
Era tutto normale,fino a quando non arrivò il momento.
Quel maledetto momento,che cambiò tutto.
In negativo,ovviamente.
Ero in crisi,mia madre mi disse di andare da lei perché doveva dirmi delle cose.
Molte cose.
Brutte cose.
Semplicemente avrei preferito non saperlo,avrei preferito che tutto fosse perfetto,ma non fu così, successe,mio padre avrebbe lasciato la casa a breve,e mai più sarebbe tornato.
Almeno mia madre così disse.
E da qui parte l'ansia,i problemi e la voglia di sparire.
Perché doveva andare via?
Cosa non andava più bene?
Ero io,vero? Ero io il suo,il loro problema?
Rimasi imbarazzata,sul punto di svenire.
Ma non successe,sono sempre stata brava a trattenere le lacrime,anche nei casi più estremi,come questi.
Ero sempre tentata a dire tutto,ma mai a farlo.
Mi tenevo tutto dentro,anche se,in fondo,sapevo che non sarei riuscita ad andare avanti così,sapevo che sarei scoppiata da un momento all'altro.
Dopo diversi minuti di silenzio,Papà entra in stanza e inizia a dire ":non è come sembra! Posso spiegare! E tu,avevo detto di non dirglielo!!!" -riferito a mia madre ,Luna.
Iniziò l'ennesimo litigio,l'ennesimo tentativo di voler scappare,l'ennesima volta in cui non
L'ho fatto.
Ma non finì lì.
Mamma mi colse in lacrime entrando spontaneamente nella mia camera.
Mi disse che,da Roma,saremo andati ad Oxford,a vivere con mio fratello maggiore Alessio,ovvero Ale.
Nonostante ami d'inglese, nonostante mi mancasse mio fratello ,nonostante volevo andarci,risposi con un no fermo.
Accolse la mia scelta,per la prima volta in tutta la mia vita,mia madre Barbara era d'accordo con me.
Ma il punto era un altro,ovvero che avrei vissuto con mio padre.
Fantastico,no?
Convivere con le sue scappatelle,i suoi ritorni a casa dopo le 3 di notte...
Convivere con il tempo che aveva solo per i suoi 4 lavori...
Faceva il meccanico una volta a settimana,il dentista raramente,delle volte l'infermiere e altre ancora stava nel nostro negozio,era un enorme centro commerciale in più di 70 negozi all'interno,noi avevamo sia l'intero supermercato,sia un negozio in gestione,Ralph Lauren.
Dopotutto,di me se n'è altamente fregato per 14 anni,quindi,perché proprio adesso doveva fare conto che io fossi qualcuno,che fossi sua figlia...
Mai stata peggio.
Mai.
Eppure,avrei dovuto farcela.
E così in una settimana,mi ritrovai con una madre ?lontana chilometri e chilometri.
Anche se,a dire la verità,potevo dire di non avere neanche un padre per quanta retta mi dava.
Com'era vuota questa casa.
Vuota di felicità.
Vuota di noi.



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Ciao a tutti,come va?
Sono Carlotta ed ho 13 anni.
Amo troppo scrivere e,diversi mesi fa,ho anche vinto un concorso per aver composto uno scritto la quale io ne vado molto Fiera.
Questo è il primo capitolo di un qualcosa che vorrei diventasse un capolavoro,almeno per me.
Presto andrò avanti con la storia,però ditemi cosa ne pensate.
Per adesso,non potrei chiedere di meglio.
Grazie,vi chiedo supporto e fatemi sapere cosa ne pensate.💓☁







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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 22, 2018 ⏰

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