Negli ultimi giorni Jimin ha continuato a stare da me, aveva paura e si preoccupava quando mi lasciava sola.
Da quel giorno che avevo ricevuto la scatola con le foto, di quella persona non si è più saputo nulla a parte ogni tanto quando trovato delle lettere strane sotto la porta oppure quando arrivava i fiori ma niente di più.
Da quel giorno sto cercando di capire chi può essere questa persona, ma nulla da fare.
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«Quindi mi prometti che appena esco ti chiudi dentro? E le finestre sono tutte chiuse?» mi domanda Jimin.
«Jimin stai tranquillo tanto non verrà più, ha smesso come hai visto tu stesso e poi non mi farà nulla. Stai tranquillo che io mi chiuderò dentro casa.» rispondo io provando a tranquillizzarlo.
Lui si avvicina e mi accarezza la guancia.
«Non voglio che qualcuno ti faccia del male» mi sussurra dandomi un bacio a stampo.
«Jimin per colpa di questa faccenda non siamo neanche andati a Busan, per paura che questa misteriosa persona ci poteva seguire.» dico circondando le braccia intorno al suo collo.
Lui mi guarda negli occhi e mi stringe a sé.
«Rimango qui, da mia nonna posso andare anche domani» sussurra sulle mie labbra.
«Jimin se per quel man-»
«Non è per quel maniaco» dice interrompendomi e mi bacia stringendomi ancora.
Io ricambio e metto le mani nei capelli mentre lui butta la borsa, che aveva in mano, e mette le mani sui miei fianchi sotto la maglia.
Io rabbrividisco e continuo a baciarlo mettendo la lingua trovando subito quella di Jimin.
Pian piano le mani di Jimin vanno sui miei seni stringendo leggermente, io ansimo sulle sue labbra e lo guardo negli occhi.
«Oggi voglio farti un regalo» sussurro sulle sue labbra mentre lo spingo sul divano facendolo sedere.
Lui mi guarda con gli occhi lucidi per l'eccitazione.
Mi avvicino e mi metto a cavalcioni su di lui per poi iniziare a baciargli il collo mentre gli sbottonavo la camicia.
Sento lui ansimare e mi accarezza i fianchi, io sorrido e scendo con i baci porta do una mano sul rigonfiamento e iniziare a muovere la mano.
Lui geme e mi bacia.
Ricambio e gli sbottono i pantaloni per poi mettere la mano dentro, prendere il suo membro e iniziare a muovere la mano.
Jimin geme chiudendo gli occhi e buttando la testa indietro.
Scendo da sopra di lui e gli abbasso i pantaloni, mi metto in ginocchio tra le sue gambe e inizio a lasciare baci sul suo membro continuando a fare su e giù con la mano.
«D-dio mio» geme Jimin mettendo le mani tra i capelli e tirando li leggermente.
Io lo guardo, lo metto in bocca iniziando a succhiare e muovo la mano dove non riesco a raggiungere con la bocca.
Sento Jimin gemere e tentare di muovere i fianchi, ma io l'ho fermo iniziando a fare su e giù con la bocca usando anche la lingua.
Jimin inarca la schiena e senza dirmi nulla viene nella mia bocca.
«D-dio Ste» sussurra guardandomi ancora con il fiatone «sei stata fantastica ed è stato un regalo bellissimo» dice ancora prendendo la mia mano e tirando mi sopra di lui per poi baciarmi.
Io sorrido e gli accarezzo la guancia.
«ora però tocca a te ricevere il mio regalo.» mi sussurra all'orecchio iniziando a dare baci sul collo.
Io chiudo gli occhi e gli accarezzo i capelli.
Sarà una giornata molto faticosa.
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Serenditipy ~Park Jimin~ REVISIONATO
FanficDove Jimin è un professore e Stefania una sua alunna. ☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆ «Stiamo spezzando un filo che poi sarà difficile riaggiustarlo» sussurra Jimin. Io lo guardo ormai arresa dal suo fascino. «E allora spezziamo questo filo» dico sussurra...