"Avanti. "
Esclama Rachele quando sente bussare alla porta , è seduta sul letto insieme a Mario che ripartirà alla volta di Sochi tra poche ore.
Si è ripresa dal suo sfogo di prima ed ora si stavano raccontando qualcosa su queste settimane in cui non si sono visti."Leoooo!"
Esclama ancora quando la porta si spalanca facendo entrare Lionel con un sorriso e un mazzo di fiori in mano.
Rachele si alza velocemente buttando le braccia al collo del suo amico , Paulo che stava dietro di lui prende i fiori per potergli permettere di abbracciarla meglio , un abbraccio per cui Rachele ha aspettato tanto e ne aveva proprio bisogno tanto che le si formano delle lacrime ai lati degli occhi."Ma che ci fai qua ?"
Aggiunge ancora lei lasciandogli un bacio sulla guancia e poi staccandosi da lui."Sorpresa!"
Risponde lui sorridendo e prendendo poi i fiori dalle braccia di Paulo per darli alla ragazza.
"Questi sono per te. "Rachele sorride prendendoli e annusandone il profumo , lo ringrazia ancora con un piccolo abbraccio e poi appoggia i fiori sulla scrivania.
Lionel saluta Mario che si è appena alzato dal letto , il croato ricambia il saluto e poi si rivolge alla sua migliore amica."Piccola io devo andare , ho già fatto uno strappo alla regola. "
Esclama Mario in croato guardandola con occhi tristi."Oh , di già ?"
Risponde lei non volendo separarsi così presto da lui."Vorrei stare qua tutta la sera , anzi vorrei passare tutti i mondiali con te lo sai ma non posso , devo preparare le ultime cose e il mister ci ha chiesto di trovarci tutti almeno un'ora prima dell'aereo. "
Spiega lui avvicinandosi e prendendola fra le braccia."Non voglio che tu te ne vada. "
Sussurra la ragazza nascondendo la testa nell'incavo del collo del suo migliore amico."Lo so , non vorrei andarmene nemmeno io te l'ho detto ma devo. Ci vediamo fra due giorni piccola , ti chiamo dopo."
"Ti voglio bene bel croato. "
Lo stringe più forte.Mario le lascia un altro bacio fra i capelli sussurrandole un 'ti voglio bene anche io' poi dopo aver salutato Leo e Paulo esce dalla camera per raggiungere la squadra.
"Volete qualcosa da bere o da mangiare ? "
Chiede Paulo guardando i due.
"Soprattutto tu dovresti mangiare. "
Aggiunge guardando la sua fidanzata."Io sono apposto. "
Risponde Leo."Io ho un po' di fame in realtà , ti scoccia andarmi a prendere qualcosa amore ?"
Chiede dolcemente guardando il suo fidanzato."Assolutamente no , devo passare un attimo da mia madre e a salutare i miei fratelli con i miei nipoti che sono arrivati poi passo al Mc Donald's qua sotto okay ? Tanto ti lascio in buone mani."
Paulo si avvicina rubando un bacio alla sua ragazza che ricambia dolcemente.
"Grazie mille amore , ci vediamo dopo. "
"A dopo nena. "
Paulo esce dalla camera e poi Rachele prende una sigaretta per poi uscire sul balcone."Mi sei mancata. "
Esclama Leo uscendo e sedendosi sul divanetto di fronte alla sua amica."Mi sei mancato tanto anche tu e ti avrei voluto accanto in questo periodo. Eravate tutti lontani. "
"Lo so Ra , avrei voluto esserti vicino anche io. Ho sentito Paulo , ha detto che avevi bisogno del tuo tempo e che a distanza parlavi solo con Mario. "
"Si , non avevo la forza e la voglia di sentire nessuno. Mario è Mario , non so nemmeno come spiegartelo. "
"Stai fingendo per Paulo ora? O ti stai riprendendo davvero ?"
Rachele sospira , fa un tiro di sigaretta sbuffando il fumo verso l'alto."Allontanarmi da Torino mi sta già facendo bene , sono lontana da qualche ora e già mi sento meno pesante ma mentirei se ti dicessi che mi sto riprendendo , non è così. Ma Paulo non ha bisogno di questo. "
"Ra , Paulo lo sa che fingi per lui , non è stupido e sta cosa lo fa soffrire perché pensa di non poter sostenerti abbastanza. "
"Non fraintendermi Leo, sono qua perché voglio essere qua. Sono felicissima di essere al mondiale e sono felicissima che ci sia lui.
Vorrei solo essere qua con la mia panciona.
Però non posso farci nulla , devo provare ad andare avanti , fingendo all'inizio come anche lui sta fingendo sia di voler essere qua , sia di star soffrendo meno per la nostra bambina. ""Non capisco l'ultima parte del tuo discorso. "
"Sai benissimo anche tu Leo che non giocherà praticamente mai , non ha spazio , non ha abbastanza maturità calcistica. È qua per onorare la sua nazione , per rendere orgogliosa la sua famiglia e per rendere orgoglioso suo padre ma sai anche tu che non avrà spazio per poterlo fare. "
Leo sospira , sa che è così.
Sa che ne sono consapevoli tutti e che non può fare molto per cambiare le cose.
Si avvicina a Rachele , sedendosi accanto a lei che appoggia la testa sulla sua spalla , bisognosa ultimamente di qualsiasi tipo di conforto per questo dolore che è sempre lì in agguato e fa male."Sei molto più forte di quello che credi Ra."
"Sono solo stanca di essere forte Leo , non ne posso più. Va qualcosa per il verso giusto e puntualmente succede qualcos'altro che fa andare tutto male. Qualcosa di più grande di me. "
"Però sei qua , in piedi e che combatti ancora. Qualcosa vorrà pur dire. "
"Non lo so cosa voglia dire. "
"Non sei sola Rachele , non lo sei ora e non lo sarai mai più. "
Rachele non dice più nulla, si limita a sorridere e chiude gli occhi per godersi appieno l'abbraccio che Leo le sta dando.
Non c'è bisogno aggiunga altro , questo abbraccio comunica più di quanto potrebbero fare determinate parole."Zia? Zia ci sei ? "
La voce di Luca si fa spazio nella camera, Rachele sorride e poi si alza insieme a Leo."Tia Ra?"
Questa volta è la vocina di Enrique che si fa sentire."Eccomi sono qua!"
Risponde lei entrando seguita da Leo."Leoooo!"
Esclama Luca non ancora abituato al fatto che ormai sia parte costante della loro vita."Ciao campione!"
Risponde l'argentino abbracciandolo calorosamente poi gli presenta Enrique che purtroppo adora il calcio ma sta cominciando a conoscere bene quel mondo solo ora , grazie a Paulo , quindi non sa molto bene chi sia Leo Messi ed è proprio questa purezza che ha il piccolo nell'abbracciarlo con sincerità che lo fa quasi commuovere perché sta abbracciando solo Leo , non Messi, non l'attaccante del Barcellona , non il capitano dell'Argentina.
Leo e basta , senza timidezza , quella timidezza che quando si tratta di bambini Enrique usa come scudo ma con gli adulti scompare.Rachele ha preso in braccio Enrique che è andata ad abbracciare pure lei.
"Milagros si è addormentata , anche la mamma è stanca ma noi volevamo guardare i cartoni , possiamo guardarli qua? "
Chiede Enrique con tenerezza."Amore certo che potete guardarli qua, anzi ora vado a chiamare Paulo e gli dico di portare qualcosa da mangiare anche a voi. "
Enrique le da un bacio sulla guancia e lo mette sul divano di fronte alla tele cercando un canale spagnolo e mettendo i cartoni , poi si allontana andando sul balcone a chiamare Paulo."Come l'hai vista ?"
Chiede Luca sedendosi sul letto con Leo, guardando sua zia sul balcone con il solito velo di tristezza che la contraddistingue ormai da settimane."Come una mamma che ha perso la bambina. L'ho vista triste , come è giusto che sia.
Però so quanto è forte. So che ha la forza di un uragano. E vedrai che tornerà Luca , più forte che mai.
Ne sono sicuro, dobbiamo solo aspettarla un po'."
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Fix You. - Paulo Dybala.
FanfictionRachele ha perso tutto sette anni fa. A 17 anni non ancora compiuti , in una strada del suo piccolo quartiere nella periferia siciliana. Ha perso suo fratello Francesco. E così una volta avuto il diploma è scappata a Torino, la città più amata d...