Lui sembra intenzionato a non parlare più, ma ora voglio sapere dell'altro su di lui.
«Taehyung, piacere.» gli porgo la mano, che lui con calma afferra, «Yoongi.»
È dolce, noto, ha una voce dolce, una stretta di mano dolce, un sorriso dolce. Sì, sta sorridendo, anche se non molto, ed io lo trovo bellissimo: si intravedono le gengive e pare davvero un bambino a cui hai appena regalato un palloncino, quando lo fa, è meraviglioso. Sorrido anche io, e quando lo nota ne sembra felice.
«Come mai vuoi comprare un pianoforte?» chiedo cauto, non voglio intromettermi troppo. Fortunatamente non ne sembra infastidito: «Mi piace suonare.» dice semplice, ed intravedo una luce nei suoi occhi, "deve amare davvero molto la musica", penso.
Eppure non prosegue il discorso, per quante cose sembra abbia da dire lui sta zitto, torna a guardare davanti a se, perso nei suoi pensieri, con ancora quell'aria felice stampata sulle sue labbra fine. "È di poche parole", penso, "eppure mi ha parlato" e questa cosa mi rende davvero felice.
Mi fermo a fissarlo e lo trovo nuovamente stupendo; ha appoggiato le mani sui braccioli di quella sedia, tornando a fare il suo lavoro, io mi chiedo come possa non annoiarsi a passare ore intere seduto a far nulla.
Probabilmente per lui passare così tanto tempo a poter pensare o osservare gli altri senza essere disturbato è il migliore dei passatempi, dopo la musica, naturalmente.
Un ragazzo dalla pelle leggermente olivastra fa cadere dei soldi nella valigetta di Yoongi, poi alza lo sguardo e mi sorride, riprendendo a camminare. Ha delle fossette davvero carinissime, e constato che nonostante esse, nessun sorriso batterà quello di Yoongi.
Lancio un ultimo sguardo alla scultura e poi proseguo lungo la mia strada, andando al lavoro.
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Non doveva succedere, ma mi sto immedesimando in Yoongi aiutoo.
lo amo
Ah, e se ve lo chiedete, sì, il ragazzo con le fossette è Namjoon☆
