•La maschera•

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Com'è essere stanchi? Essere stanchi è come essere morti. Essere stanchi vuol dire niente e tutto. Io sono stanca, di tante cose, di troppe cose, sono stanca di avere sempre una maschera e far finta che vada sempre tutto bene.
La maschera. Ognuno di noi indossa una maschera. Perché con quella noi siamo al sicuro. Non facciamo vedere i nostri punti deboli e ci facciamo vedere per ciò che realmente non siamo. Che vuol dire essere stanchi? Essere stanchi è quando non hai più voglia di fare niente. Non hai più voglia di crederci, non hai più voglia di sperare. Chi vive con la stanchezza non vive. Vive tanto per vivere. E ogni cosa va, come va va. Essere stanchi vuol dire essere spenti. Essere senza motivazioni. Essere stanchi di far finta che vada tutto bene. Essere stanchi di dare spiegazioni. Essere stanchi di combattere per qualcosa che non avremmo mai. Io sono stanca, stanca di vivere in un mondo di piena falsità. Stanca di credere in cose che non esistono. Stanca di continuare a sperare. Ho sempre detto che le persone vivono di speranza, e quando non hanno speranza non vivono, però una persona può essere anche morta dentro. E forse dovremmo cambiare un po' tutti. Pensare un po' al bene degli altri e non solo a noi stessi. E io dovrei smettere di scrivere cose a cui non interessano minimamente a nessuno. Ci deludiamo o ci illudiamo? Io credo che noi ci illudiamo solamente. Dovremmo smettere di sperare che una persona possa cambiare o che il mondo possa cambiare. Accettiamo il mondo in cui viviamo e diventiamo anche noi così. Essere diversi è bello. Ma essere diversi significa non avere nessuno con cui discutere. Siamo una popolazione e dobbiamo adattarci. Se qualcosa va male che si fotta. Tutti perdiamo e tutti possiamo vincere. Ma buttarmi giù non ci aiuterà a crescere.
Perché abbiamo bisogno di oggetti materiali per stare bene? Perché dobbiamo farci del male? Perché dobbiamo stare male? Perché quando stiamo male perdiamo la speranza e il coraggio di fare qualsiasi cosa? Perdiamo l'ambizione e siamo morti. Questa è una morte lenta. Morire dentro è la vera morte e il vero subire. Questo è la verità. E queste domande non hanno risposte. Perché le risposte sono pensieri morti. Come le domande, come ogni cosa che facciamo senza volerlo o senza cuore. Perché quando ci spegniamo dentro è buio e freddo. Quando sentiamo un vuoto nel cuore che non viene colmato è come quelle domande senza risposta. Perché la felicità è un punto d'incontro e non una meta o un punto di arrivo. È una cosa che poi passa come tutto. Come il freddo o il caldo. Come la luce che si spegne e si accede. Decidiamo noi quello che fare. Decidiamo noi se rispondere o stare in silenzio. E il silenzio ci mangia. Come quando non abbiamo con chi parlare o quando sappiamo che non possiamo parlare. Come quando ci sentiamo soli in mezzo alla gente. Come quando decidiamo di spegnere la luce e stare in silenzio a guardare il vuoto che ci divora. Io guardo quello che c'è di bello nel mondo. Come questa foto che racchiude i miei pensieri. Come quel momento in cui i miei pensieri vengono guardando questa foto. Sono momenti che non mi darà più nessuno. Il tempo scorre e noi siamo qui, a guardare e pensare.

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