Mi sentivo così a disagio nel guardarli nascosta dietro il divano che lo stomaco mi si chiuse non appena Harry,l'amico di Zayn si mise sulle punte per guardare nella mia direzione. 'Cavolo' Pensai sprofondando nel cuscino. La zia si voltò seguendo lo sguardo curioso di Harry e quello di Zayn e dell'altro ragazzo per poi esclamare: -"Bea! Ecco.. Zayn saluta tua cugina" La sua voce divenne più acuta e stridula nelle ultime parole. Mi ricomposi sul divano, schiena dritta e piedi piantati sul tappeto veneziano. -"Cugina!" Mi voltai con un sorriso finto sulle labbra alzandomi mentre Zayn si avvicinava, attraversando il salone e ruotando attorno il divano a L. -"Ciao Zayn" Mormorai fra i denti. Lui mi si avvinghió ,stringendomi in un abbraccio da mancare il fiato. -"Sono davvero felice di vederti!" Mi scuoteva da tutte le parti con la sua voce dolce e profonda dentro le orecchie. -"Ma che dico felice, di più"
Le sue braccia strette intorno alle mie spalle mi bloccavano il respiro e mi ritrovai a guardare il muro color avorio intorno al caminetto. Ormai era un alzare costante gli occhi al cielo tentando di uscire dal suo abbraccio, ma quando la zia mi passò davanti con un sorriso pieno salendo le scale, mi sentii libera poco alla volta dall'abbraccio. -"Non sai mentire" bisbigliò Zayn in un mio orecchio prima di andare verso i suoi amici.
Era il solito!
Quando sua madre non c'era era diventato un'altra persone.
Rideva come un mocciosetto insieme ai suoi amici, ed io mi massaggiavo una spalla dal dolore. Si sedette in divano incrociando le mani al petto e fece segnale ai suoi amici di raggiungerlo. -"comunque cuginetta,devo dire che sei cresciuta bene" Disse ostentando sicurezza e un sorriso dolce che contrastava il suo tono.
-"anche tu" borbottai portando le braccia incrociate sotto il seno e osservando la casa per bene.
Mi piaceva quello stile vintage e moderno insieme.
Un l'altro contrasto avvincente.
Le pareti beige, il caminetto in mattoni bianchi, il parquet scrussimo quasi nero ed il divano bianco era un mix rilassante. Dopo essermi concentrata su ogni dettaglio del salone, portai lo sguardo sui tre ragazzi che sembravano proprio i tre moschettieri. -"Piacere Liam" Disse con tono caldo uno dei tre alzandosi e porgendomi la mano. Quello con i capelli corti e i pantaloni della tuta grigi si chiamava Liam.
-"Beatrice" Risposi ricambiando il gesto e stringendo la mano. -"Io sono Harry" Il riccio fece la stessa cosa, solo che mi sentì un pò intimidita di
fronte la sua altezza e i suoi occhi verdi.
-"Adesso che abbiamo finito con le presentazioni" Zayn si schiarì la voce prima ancora che stringessi la mano ad Harry. -"Possiamo andare" aggiunse tirando i due dai gomiti. Rose nel frattempo era appena tornata dal piano superiore. -"Ho cambiato le lenzuola nel tuo letto " Mi raggiunse con un cesto dei panni sporchi sotto il braccio. -"stavo giusto dicendo che stiamo andando"
Mio cugino fece un segnalo verso la porta e storse il naso notando la faccia contrariata di sua madre. -"non se ne parla. Mi dispiace ragazzi ma" Andò a salutare Harry e Liam con un bacio in guancia e per finire guardò di nuovo suo figlio: -"oggi aiuti tua cugina a disfare la valige. E poi tra poco papà torna dallo studio" Lui sfilò la giacchetta che aveva messo un minuto prima,sconfitto. Harry e Liam mi salutarono con un cenno della mano,niente parole, e si avviarono fuori casa con Zayn.
Mi sedetti in divano chiudendo gli occhi e pensando che il viaggio mi aveva sfinita quando il telefono suonò in tasca.
Un MMS.
Una foto di Jenna con mia nonna, sedute intorno ad un tavolino di un bar.
La loro espressione parlava da sola, erano tristi. Mi mancavano già.
Cercai di scattarmi una foto velocemente,prima che tornasse mio cugino ma in men che non si dica era davanti a me con le mani sui fianchi. -"perché ti fai una foto?" Chiese ridacchiando. -"il tuo ragazzo?" Continuò stavolta ridendo.
-"la mando alla nonna Gracy!" Alzai gli occhi al cielo sbuffando. -"oh" Mormorò sedendosi accanto a me e strappandomi il telefono dalle mani per posizionarlo di fronte a noi. In pochi secondi un flash mi accecò la vista e una guancia mi andò a fuoco. Ricordai di quel lampo di luce che mi annegò mentre i miei perdevano la vita e
mi sembrò di rivivere il momento che tanto odiavo.
Potei giurare di aver visto mentre giravo la testa verso Zayn mia madre dietro di lui.
Rimasi sorpresa spostando gli occhi nei suoi, a trovare la profondità tale alla confusione. Un misto di conforto e perdizione da sentirmi a casa e persa nelle mie viscere del passato.
-"Ecco" Disse Zayn cliccando il tasto del telefono. Si volto di nuovo verso di me e mi restituì il telefono. -"credo che la nonna sia felice di vedere che andiamo d'amore e d'accordo. Ora andiamo a disfare questa valigia " Si alzò come un fulmine e corse sulle scale, io invece guardavo la foto di me e Zayn.
Ero venuta orribile, ma lui mi baciava una guancia con una smorfia adorabile sul viso.
Spostai lo sguardo dal sul viso al suo collo ricoperto da piccoli tatoo.. con un piccolo ciondolo a forma di diamante e con delle incisioni che però non riuscivo a leggere. -"sbrigati"Urlò mio cugino affacciandosi dal piano superiore.
Ridacchiaii come una cretina correndo sulle scale per raggiungerlo.
Quel ciondolo era così bello che mi metteva una curiosità,una voglia dal tenerlo in mano.
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Literatura FemininaIl mi nome é Beatrice Garcia. Sono nata a Liverpool il 18 Febbraio del 1995. Ho 18 anni. La mia vita,da quando io ricordi é sempre stata generalmente normale: nessun tipo di problema. Finché la maggior parte della mia vita cambiò. scomparve. Mi tro...