Fever

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Buon compleanno DadaNin ♥️
Mi spiace non averla finita in tempo per ieri😅
T♥️pd🍫!!

"È una follia! Vorrei rimarcare la mia totale disapprovazione a tutto ciò!" Esclamò Diana, cercando di contenere lo sgomento per il comportamento dell'amica.
"Parli come se stessi andando al patibolo! Sai che non posso rinunciare a questa immensa opportunità..."Replicò Anna.
"Come pensi di poter affrontare un test del genere nel tuo stato di salute? Ho sentito dire che Rose Turner svenne quando tentò di aiutare la madre a pulire, essendo nelle tue stesse condizioni."persistette la corvina.
"Parli come la signora Lynde. Non facciamone una tragedia, andrà tutto bene... non ho intenzione di rinunciare alle selezioni per la borsa di studio solo a causa di un mal di testa e un po' di sangue."Asserì la rossa, sussurrando le ultime parole con discrezione.
"Va bene...ma appena hai finito torniamo a casa! Tutto questo non mi piace...neanche un po'." Ripetè Diana con apprensione.
Anna accennò a una risata, placata dall'emicrania, e proseguì tra i corridoi della scuola.

Le giovani non impiegarono troppo tempo a raggiungere l'aula scelta per la prova, davanti la cui porta camminavano alcuni studenti, più o meno preoccupati.
Tra i più pacati vi era, ovviamente, il giovane e affascinante Gilbert Blythe, che esaminava il corridoio con aria pensosa e annoiata, almeno finché non scorse le due amiche in lontananza.

Purtroppo, avvicinandosi maggiormente, l'accenno del meraviglioso sorriso del giovane sbiadì in una smorfia allarmata.
"Anna! Che hai? Dimostri sintomi febbrili...sicura di star bene?" Chiese infatti.
"Te lo avevo detto! Se ne è accorto in due secondi! Non puoi correre questo rischio!" Esclamò Diana, interrompendo la frase che la rossa intendeva pronunciare.
"Sono adeguatamente in salute. Io farò questo test." Ripetè nuovamente la ragazza, più pallida e tranquilla del solito.
"Ha la febbre ed è debole." Ribattè la corvina, rivolta all'apprendista medico.
"Diana!" La biasimò Anna.
"Sei pallida, hai i sudori freddi e gli occhi lucidi...non servivano le precisazioni di Diana.
D'altro canto, tentare di fermarti sarebbe inutile, quindi siediti vicino a me e interrompimi se dovessi sentire un qualsiasi tipo di malore: emicrania, nausea, urgenza di andare in bagno, sete, mancanza di respiro, svenimento o altro." Si raccomandò lui.
"Ed ecco perché Gilbert sarà un bravo dottore! Almeno uno di voi sette ha capito che è inutile fermarmi." Esclamò lei compiaciuta.
"Dire tutto ciò che pensa è un sintomo?" Chiese Diana estenuata.
"Non a questo livello: quando inizierà a delirare si." Rispose il ragazzo divertito.

"La prova sta per iniziare, siete pregati di accomodarvi nell'aula." Affermò un professore austero, dall'abito molto scuro e i capelli perfettamente pettinati.

"Allora andiamo..."Mormorò Anna, aggiungendo un sospiro per calmarsi.
"Buona fortuna ragazzi." Esclamò Diana con un tono entusiasta.
"Grazie, ci vediamo tra un po'." Ricambiò Gilbert con un bel sorriso.

La rossa e il ricciolo entrarono nella stanza monotona, accomodandosi a due banchi vicini.
A ognuno furono consegnati dei fogli, una matita, una penna e dell'inchiostro.
Presto il capo della commissione avviò l'orologio e l'esame ebbe inizio.

La testa di Anna si fece più pesante, la pelle più calda e la stanchezza più sentita.
Di tanto in tanto riusciva anche a percepire il tremolio delle mani, ma ciò che più la distraeva era il groviglio di emozione e organi nella pancia.
Non si capacitava completamente della ragione per cui si sentisse così a disagio, in fondo sapeva tutte le risposte alle domande ideate dai professori, ma sicuramente ne sentiva gli effetti.
Con un'immane sforzo cognitivo e fisico, riuscì a scrivere ogni parola, fino a all'ultimo punto, prima che una fortissima emicrania la colse in flagrante.
Ogni energia sembrava esaurita, il tempo rallentato e i suoi, seppur lontani e ovattati, le affliggevano il cervello.

Oltre ogni aspettativa di AnnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora