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Allora potrei dire che il mio stile di scrittura è migliorato molto con il periodo, quindi ho deciso di revisionare un po' tutte le mie storie, tra queste anche "Una Maga Libera" quindi per chi stesse aspettando il continuo di quella storia, abbiate pazienza, sono successe molte cose quest'anno e mi sono focalizzata parecchio su un'altra storia che ora sto scrivendo "I still see him" e ci tengo davvero tanto quindi preferisco finire quella e prorbabilemnte dopo di che finirò quella storia là. Mi scuso enormemente per avervi fatto aspettare così tanto, non era mia intenzione!

Revisionato

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Le urla dei festeggiamentiriecheggiavano per la gilda, erano quasi assordanti, con i bicchieri colmi di liquori che cadevano a terra e le pietanze lanciate contro i muri, sennò gli avessi conosciuti da anni avrei facilmente potuto metterli sotto la categoria "maiali da portare al macello".

Eppure non mi sentivo in vena di festeggiare, ero di tutt'altra idea, quei sorrisi smaglianti che prima tanto amavo vedere ora mi sembravano come delle brutte barzellette, era orrenda questa sensazione, ma ormai ci ero abituata, mi sentivo quasi a casa quando la provavo, perché sapevo che ormai niente mi avrebbe potuto ferire ulteriormente il cuore.

Ero sola, sola da fin troppo tempo, un'anno, 12 mesi, 53 settimane, 365 giorni, da sola, senza alcuna traccia di nessuno di loro, e ora tronano, come se nulla fosse, vengono qui e mi dicono "ricostruiamo la gilda" come se non ci vedessimo da due giorni, in più, se io ho tentato di contattare tutti per un'anno, arriva lui e magia magia, tutti ritornano!

Strinsi maggiormente la presa sulla tazza di tè fumante, mentre sentii una presenza avvicinarsi

Tutti mi avevano abbandonata, ormai provavo solo odio, rabbia, tristezza e disprezzo per tutti.
Sentii qualcuno avvicinarsi, e io non la degnai neanche di uno sguardo. Ero arrabbiata, eccome se lo ero, ma mi sarei trattenuta dall'alzare le mani, non ero così vigliacca, no, semplicemente ero diventata una stronza e preferivo far rattristire la gente o farla arrabbiare, che alzare le mani mentre dopo neanche due giorni i segni se ne sarebbero andati.

-Lu? Sei proprio tu? Diamine sei proprio cambiata!-

Levi...

Avrei voluto alzarmi e stringerla a me, ricordarle quanto l'amassi e quanto mi fosse mancata, ma non potevo, non potevo, non sarebbe stato giusto, io che soffrivo per più di un anno e loro che sorridevano per più di un anno. Non avevo chiesto di essere salvata, non avevo chiesto di essere servita, non avevo chiesto niente, se non un po' di compagnia, ma neanche quella, mi era stata data.

La voce di Levi continuava a risuonare nella mia mente e nonostante non riuscissi a comprendere ciò che dicesse mi stava facendo scoppiare la testa, mi voltai velocemnte con la tazza di tè bollente in mano e glielo rovesciai addosso, per poi buttare a terra la tazza, facendola frantumare in mille pezzi.

L'urlo della ragazza fu assordante, faceva male sentirlo e ancora di più con la consapevolezza che fossi stata io stessa ad averlo provocato.
-MA SEI COGLIONA?!-
Mi urlò contro Gajil, lo osservai correre verso la ragazza e tirarla su, mentre lei aveva incomicniato a piangere mentre si toccava tremante il petto. Gli osservai in silenzio, con sguardo non curante stampato in faccia e la mano appoggiata sulle mie chiavi.

Feci due passi indietro, per poi voltarmi e avviarmi all'uscita della gilda, sotto gli sguardi misti tra la rabbia, la confusione e la paura tra i membri.
Mi voltai un'altra volta, osservandoli uno ad uno.

Gli odiavo tutti.

Dal primo all'ultimo.

Mi girai solo dì qualche centimetro in più ma il bottone del mio mantello cessò, cascò a terra senza provocare alcun rumore, i miei capelli si rivelarono, e mi trattenni dal ridere ai visi sconvolti che fecero.

I soliti capelli biondi erano scomparsi, erano ora tinti di un nero pece, avevo scoperto che mi piaceva molto questo colore quindi avevo deciso di tenerlo. Il mio collo e parte della mia schiena erano ricoperti di attuati, alcuni che raffiguravano cieli stellati e altri segni zodiacali, trattenni una smorfia di dolore al ricordo di quando me li feci fare.

Mi girai nuovamente verso l'uscita e procedetti, e improvvisamente la sentii, quella domanda che avevo sperato di sentire per un'intero anno, quella domanda che avevo incominciato a pormi da sola.

-Cosa ti è successo Lucy?-
Ma questa volta decisi di camminare avanti e non ascoltarli, non questa volta, non più.
Mi bloccai appena sentii una potente energia magica sotto di me e sghignazzai divertita.
-Non ha senso provarci Kana è tinta naturale, è il mio stesso corpo ad averla provocata-

-Lucy...-
-É colpa vostra... -
-Lucy.....-

Mi voltai.

-Cosa mi è successo?!-
Ripetei la loro domanda con odio.

Una nuova fata protettrice Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora