Harry or Gerry?

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Succedono cose strane delle volte. E non del tipo: il tuo gatto inizia di punto in bianco a comportarsi come un cane o viceversa.
Ma strana del tipo, quella che credevi solo una visione dettata dall'alcol, è più reale di quanto tu possa credere.

Scarlet non era mai stata tipo da feste scatenate, spesso se ne tirava indietro, ma quel sabato sera, le sue amiche erano riuscite a trascinarcela, con l'aiuto di sua sorella Charlotte, che non avrebbe detto una parola al padre, e che l'avrebbe aiutata ad entrare di nascosto. Considerando che l'uomo era molto severo e rigido con gli orari e non solo, da quando la moglie era morta.

Attualmente Scarlet si trovava sdraiata nel giardino sul retro, della casa in cui c'era la festa. Sentiva la testa girarle, si pentiva di aver bevuto così tanto.

Dal cappotto che aveva indossato prima di uscire, tirò fuori il cellulare e le cuffie, indossandole subito.Fece partire la riproduzione casuale, non facendo nemmeno caso alla canzone. Guardava il cielo, nero come la pece e qualche stellina qua e la.

Ma presto quella visione venne ostruita dal viso di un ragazzo, che la guardava curioso. La ragazza sobbalzò, alzandosi di scatto e privandosi con un solo gesto delle cuffie.

-E tu chi sei?- chiese. Dovendo portarsi subito una mano sulla fronte sentendo tutto girarle.

-Mi vedi?- le chiese lui sorpreso, aggrottando le sopracciglia.

-Che razza di domande fai? È ovvio che ti vedo- rispose scocciata Scarlet.

Ma il ragazzo era veramente sorpreso. Sorrise dopo pochi minuti, mostrando la sua dentatura perfetta e raggiungendola con grandi falcate, sedendosi poi davanti a lei.

Scarlet si mosse un po' indietro, non fidandosi affatto di quel ragazzo. Osservandolo bene, poteva benissimo avere la sua età, ma non aveva la più pallida idea di chi fosse.

Aveva dei capelli ricci, color cioccolato, e totalmente disordinati, il viso presentava tratti dolci, le labbra fini le sorridevano ancora, con due adorabili fossette sugli angoli e i suoi occhi verdi, parevano risplendere alla lieve luce che veniva emanata dall'unico lucernario presente fuori.

Era un viso che non si poteva dimenticare facilmente, ma per lei era in assoluto la prima volta che lo vedeva.

-Sono Harry- si presentò felice.

-Scarlet- rispose, sempre scettica.

Lui non riusciva a smettere di guardarla e sorridere felice.

-Sei alquanto inquietante- gli fecenotare lei.

-Scusami è che... sei la prima persona con cui riesco a parlare da... anni?- provò.

-Addirittura?- disse lei annoiata. Si alzò. -Devo ammetterlo. Questa tecnica di abbordaggio è davvero originale, ma non sono così tanto ubriaca- aggiunse.

Il sorriso del ragazzo scemò. -Io non ci sto provando con te. In realtà non sei nemmeno il mio tipo- ammise concedendole uno sguardo dalla testa ai piedi.

-Auch- rispose lei, fingendosi ferita.

Harry si alzò a sua volta dal suo posto e Scarlet fu costretta ad alzare il suo viso per non perdere il contatto visivo con lui. Si chiese quanto fosse alto quel ragazzo.

-Ascolta Scarlet, so che non sembra avere molto senso, ma sono serio quando ti dico che sei la prima persona con la quale riesco a parlare. Sei in assoluto la prima che riesce a vedermi-

-Le cose sono due: o qualcuno mi ha drogato la birra, o l'hanno drogata a te amico. Torna a casa prima che peggiori- gli voltò le spalle pronta a rientrare e farsi riaccompagnare a casa.

Ghost of midnight.// Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora