<<Io... Ti ho sparato alla testa...>>
Piagnucola Maraschino indietreggiando a mani alzate dalla porta dietro la quale Sherry si era nascosta.
<<Tu hai sparato ad altezza testa. Altezza testa, se io fossi stata in piedi. Da seduta la mia testa arriva poco sotto a dove ci sarebbe stata la pancia, e sai benissimo quanto me che non mi avresti mai sparato a questa altezza o il tuo bambino... Il MIO bambino, sarebbe morto.>>
Shiho spinge via la porta, che risponde cigolando. La macchia di sangue sulla sua maglia si fa sempre più scura, allargandosi pian piano.
<<Non avresti nemmeno sparato ad altezza gambe, sarebbe stato un colpo sprecato, e avendone solo uno la tua scelta è stata fin troppo prevedibile.>>
La voce fredda e seria della ragazza congela Maraschino nella sua espressione stupita, facendolo sentire ancora più incapace.
<<Ma... Ma il sangue sotto la porta... E il tonfo del tuo corpo...>>Shiho sbuffa, come quando un bambino si ostina a non voler capire e accettare la realtà.
<<Non è difficile fare rumore quando si è in due in un corpo solo, anche solo alzandosi di poco, pestando il sedere per terra, muovendo leggermente la porta e facendo uscire un piede perché tu potessi credere che davvero fossi crollata per terra.>>
Il giovane fissa senza sosta il pavimento, la mascella chiusa e gli occhi lucidi pieni di vergogna.
La pietà di Sherry si è volatilizzata, come la fiducia in se stesso di Maraschino.<<Per il sangue mi è bastato raccogliere quello vero dal traforo che mi hai fatto in pancia poco fa, e poi lasciarlo colare sotto la porta. Un buco in testa non avrebbe mai provocato una pozza di questo tipo sul pavimento. Ma credo sia inutile spiegartelo.>>
È finita.
Con l'arrivo di Shinichi seguito dagli agenti, Shiho abbassa la pistola, per poi poggiarla a terra al suo fianco.
<<Chiamate degli infermieri!>>
Ordina il detective agli uomini che scortano Maraschino, in manette, verso il suo destino.Shinichi si inginocchia accanto a Shiho, ancora seduta a terra con la schiena contro il muro.
<<Kudo-kun... Cosa ci fai qui...?>>
Tra un profondo respiro e l'altro, la biochimica rivolge lo sguardo verso il ragazzo, che gli risponde estraendo un fazzoletto dalla tasca e tamponando la ferita nella zona intercostale.<<Non potevo lasciarvi partire senza salutare il piccolo! E poi... Io e Maraschino avevamo un pensiero in comune... Anch'io non posso permettere che tu te ne vada...>>
Shiho sorride.
<<Capisco...>>
Sussurra. Il suo viso, pallido e sudato, si accende con un altro sorriso più dolce e uno sguardo gentile in direzione del pancione.<<Kudo... Prenditi cura di lui... O di lei...>>
<<Ce ne prenderemo cura insieme.>>
Ribatte convinto lui, notando i sanitari correre verso di loro con una barella.
<<Forza, andiamo!>>Ma Shiho non risponde al richiamo. Il capo coperto dai corti capelli ramati è piegato sul torace, la mano che poco prima stava accarezzando il pancione si è arenata con il palmo rivolto verso l'alto sulla sua coscia.
Il volto di Shinichi si fa altrettanto bianco. La chiama. Una, due, dieci volte.
La prende sotto braccio aiutando gli infermieri a trasportarla, e segue di corsa la barella verso l'ambulanza.La trasfusione immediata di sangue la aiuta a riaprire gli occhi, al cospetto dei chirurghi e dell'ostetrica.
<<Lei è un parente?>>
Domandano a Shinichi, l'unico conoscente della ragazza presente in ospedale.<<Io...>>
Balbetta lui, valutando quale possa essere la risposta migliore per poter stare vicino alla paziente.
<<Sono il padre del bambino>>Mi sembra una bugia piuttosto efficace, soprattutto perché Miyano sembra semi-cosciente e non in grado di decid-
<<Fallo... Nascere...>>
Supplica la ragazza in direzione dei medici. La loro espressione stupita si spegne subito dopo, lasciando il posto alla preoccupazione.
<<Sembra avere le idee chiare, ma non conosce la situazione... Dobbiamo parlare con i parenti, e dobbiamo farlo in fretta.>>
Shinichi si aggrappa alle barre di metallo posizionate ai lati della barella.
<<Shiho...>>
I lucidi occhi blu attirano come una calamita quelli verde acqua della giovane; ma non sono gli occhi che conosceva. Non sono quegli occhi vispi e taglienti che ha sempre visto in Haibara. Gli occhi che lo fulminavano, gli occhi assonnati dopo notti intere passate a creare una soluzione per l'aptx4869.Questi sono gli occhi spenti di chi non sa neanche di essere al mondo. Di chi si aggrappa a una speranza.
Dimmi, Sherry... Avevi lo stesso sguardo quando hai preso per la prima volta il tuo stesso farmaco con l'intento di suicidarti...?
<<Io sono un parente.>>
Risponde Akai, dal fondo del corridoio.
L'uomo dell'FBI zoppica evidentemente, mentre mostra il distintivo si avvicina a petto nudo coperto da una larga fasciatura che copre la ferita inflittagli da Maraschino.<<Ho la delega della madre della paziente. Dite pure a me. E... Anche a lui.>>
I medici fanno un cenno alle infermiere, che trascinano in un'altra stanza la barella con la ragazza.
<<Non le mentirò, riteniamo che la situazione sia molto grave, e necessita di un intervento immediato. Il proiettile si è bloccato tra le costole e bambino, non possiamo estrarlo a meno di rischiare di provocare danni al nascituro. L'unica alternativa sarebbe quella di farlo nascere e poi operarla, ma rischiamo un'emorragia interna causata dalle lacerazioni dei tessuti da parte del proiettile durante i movimenti inevitabili della mamma, del piccolo e dell'ostetrica durante il parto...>>
La freddezza del chirurgo eguaglia quella di Shuichi, che con uno sguardo sicuro si rivolge al giovane detective.
Il dottore interviene temendo che il ragazzo possa prendere una scelta affrettata.<<Ehi, lo so che l'idea di diventare padre ti entusiasma, ma stiamo parlando della vita di una ragazza. È giovane, avrà l'età di mia figlia, ha molti anni di fronte a sé per avere altri bambini. Se morisse oggi, non avrebbe più l'occasione di averne, di vederli crescere, di insegnargli a camminare, ad andare in bici, a giocare a calcio... E se morisse, quel neonato dovrebbe vivere senza madre...>>
Le sue parole non sarebbero state necessarie. Shinichi aveva già preso la decisione.
Shiho aveva già preso la decisione.<<Nascerà. E dovrà nascere molto in fretta quindi non stia qui impalato e si muova nel portarla in sala operatoria.>>
STAI LEGGENDO
Shiho! {Coai, Shinshi}
Fanfiction-COMPLETA- È passato qualche tempo dalla distruzione dell'organizzazione degli uomini in nero, e sia Conan che Haibara sono tornati nei loro corpi originali, finalmente adulti. In quali guai si cacceranno, ora che il giovane detective non può avere...