È bellissimo quando guarda i pianoforti, tutto felice, accarezzando con delicatezza la loro superficie, chiudendo gli occhi quando preme i tasti, rilassandosi ai suoni che questi grandi strumenti emettono.
È bellissimo, quando quel luccichio compare nei suoi occhi scuri, sembra rilassarsi completamente quando si trova a contatto con un pianoforte.
Passo tutto il tempo a guardarlo, mentre lui si incammina tra questi strumenti, principalmente quelli a muro e a coda, e io mi chiedo perché non riesco a togliergli gli occhi di dosso.
Ad un certo punto lo vedo quasi saltellare verso di me, ancora con quella valigetta in mano e un sorriso enorme sulle labbra: «Ho deciso!» mi dice tutto felice, indicando un piano a coda di un marrone molto scuro e lucido.
Vederlo così emozionato mi fa sentire davvero benissimo, sono felice di avergli dato quei soldi e di averlo accompagnato qui.
«D'accordo,» dico, «vieni con me.» Vorrei tanto prendergli la mano, ma non lo faccio.
Mi incammino verso un uomo del personale, con Yoongi alle spalle. «Vorremmo comprare quel pianoforte.» dico, puntando con il dito quello che mi ha mostrato poco prima l'ex statua.
L'uomo annuisce, andando a compilare dei fogli, che poi ci porge, assieme ad una penna. Faccio spazio a Yoongi, che prende quest'ultima e comincia a compilare le carte.
Infine prende dalla sua valigetta il denaro necessario e completa il pagamento.
«Se non ci sono problemi il suo acquisto dovrebbe arrivarle domani, nel pomeriggio.» comunica l'addetto.
«Grazie mille.» dice Yoongi, poi salutiamo e usciamo dal negozio.
Non l'ho mai visto così allegro, i pianoforti gli fanno uno strano effetto, ma non posso lamentarmi, è carinissimo.
«È il compleanno migliore che potessi chiedere!» dice improvvisamente tutto entusiasta prendendomi la mano e trascinandomi verso un bar pico distante.
Compleanno?
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