Capitolo 20(Victoria)

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Oramai è passata una settimana,e dalla prossima inizierà il tour.
Non so quanto io possa superare la situazione,ma sto malissimo.
Vederlo alle prove mi strugge il cuore,ma cio' che fa piu' male è la sua reazione.Non è mai venuto da me,anche solo per chiedermi perdono o per chiarire,se cosi possiamo dire.
"Cerca di riprenderti tesoro".
Le mie amiche mi stanno vicine,sono affettuose e tutti i giorni provano a convincermi a mangiare qualcosa o ad uscire di casa.
Non vedo la luce del sole da troppo tempo,finiro per trasformarmi in un vampiro.Oggi piove,tantissimo,c'e un temporale assurdo,e io ho ancora piu voglia di sprofondare.
Oggi è venuta Francesca,e mi ha fatto vedere delle fotografie di parigi,dove è stata con la famiglia il mese scorso.
Una domanda mi sorge spontanea,e spero di non essere inopportuna.
"Ti mancava il tuo fidanzato,mentre eri laggiù?"
Capisce le mie intenzioni,cosi mi abbraccia,per poi procedere.
"Da morire,era sempre nei miei pensieri.Pero c'e un segreto per superare il dolore"
"Cioè?"
Ho bisogno di questo segreto,ho bisogno di riprendermi.
"Pensavo ai nostri momenti piu' belli,e sorridevo sempre.Pensavo alle mille cose che avremo fatto insieme una volta tornata a Roma,e pensavo a lui in generale.In tutto e per tutto.
A me fa stare bene,starai bene anche tu amore"
Mi massaggia una spalla,e io mi sento estremamente sensibile.
"Hai provato a parlarci?"
"Di Cosa dovrei parlare?Della serata a scopare in discoteca che hanno passato insieme?"
La sua faccia trasmette insicurezza,mi sento talmente ridicola.
"Ti ha detto che era ubriaco,non è vero?"
"Sì,e quindi?"
"Secondo te,perchè mai si è ubriacato?"
La sbronza non sara mai una giustificazione.
"Non aveva un cazzo da fare,cosi si è ubriacato da far schifo e si è dato da fare con la prima che capitava"
Ha l'aria di una madre che prova a tranquillizzare sua figlia.
Se tu fossi qui,mi aiuteresti.
Sapresti cosa fare.
Mi manchi.
"Non è l'atteggiamento giusto Vic,e che cazzo."
"Mettiti nei miei panni Fra,che cazzo di atteggiamento dovrei avere?"
"Eravate ancora fidanzati quando lo ha fatto?"
..in effetti..
"No,ma-"
"Ma che,mh?Non eravate fidanzati,era addirittura ubriaco,e lei lo ha attratto con l'inganno.Stava male per te,tesoro,io lo capisco."
"Tu lo perdoneresti?"
"Hai detto tu che dovete restare in buoni rapporti per la band.Se ci stai male,non è ancora finita del tutto.Io lo metterei alla prova,dovrebbe dimostrarmi il piu possibile quanto tiene a me."
È questo il problema.
La band.
Io voglio mantenerla intatta,ma amo Damiano.
Troppo.
Un silenzio fastidioso separa me e la mia amica,che dal nulla se ne esce con una frase che mi fa riflettere.
"Vuoi essere felice?"
Ci sto,le rispondo seriamente.Vediamo dove vuole arrivare.
"Sì,tanto."
"Lui ti rende felice?"
Seriamente Victo.
S e r i a m e n t e .
"Sì."
"Quanto?"
"Tanto."
Mi guarda interrogativa.
"Troppo."
"E allora,cosa devi fare?"
"Non ho intenzione di fare la scenata da film,dove corro sotto la pioggia fino a casa sua per poi perdonarlo.Voglio restare in buoni rapporti con lui,solo questo."
"Saresti felice avendolo solo come amico?"
S e r i a m e n t e .
"No,mai."
Victo,alzate,respira aria pulita.
Vai.
Corri.
No.
Dovrebbe farlo lui.
Dovrebbe.
Ma voglio farlo io.
"Vic,vai.Parlagli,sgridalo,picchialo.Sfogati.Vivi la tua vita in pace e goditela.
Segui sempre il cuore,scommetto che desidera andare da lui piu di ogni altra cosa al mondo."
Core mio,ma come cazzo ragioni?
A vero,te non ragioni.
E fai bene.
Te seguo.
Caso mai do la colpa a te,anche se posso solo ringraziarte.
Vediamo sta pazzia dove me porta.
Non so dove trovo la forza,ma vado verso di lui.
Sono orribile,ho una maglia a maniche corte,nonostante il freddo,e i pantaloni della tuta.
Che pena.
Non so dove sia,ma a costo di girare Roma a piedi,lo voglio vedere.
Sei stato no stronzo Damia.
Ho pianto fino a consumare la cute.
Ma ti amo,e questo mi fotte.
Piove come non ha mai piovuto.
L'acqua mi scende sulla felpa,che ho messo in fretta e furia.
Mi prenderò una broncopolmonite cronica,o cose simili,ma non mi interessa.
Busso all'impazzata,per poi rendermi conto che i suoi genitori potrebbero essere dentro e che la figura potrebbe essere peggio di me in questo momento.
Mi apre Rosa,che dolce che è.
Sempre stata disponibile con me,non si è mai tirata indietro nell'aiutarmi.
"Tesoro cosa ci fai qua fuori,entra."
Mi fa entrare,e io tolgo la felba fradicia.
"Cosa ti è successo?Stai bene?"
C'ho il cuore che scoppia,Ro'.
"È un po' complicato,ma vorrei vedere Damiano."
Mi sorride intenerita.
"È nella sua stanza,si è preso la febbre.Scommetto che è per le solite partite a calcetto con questo freddo.Vuoi che te lo chiamo,o sali tu,come preferisci."
Non voglio svegliarlo,so cosa si prova a non riposare in pace quando si è ammalati.
Io lo sono costantemente.
"No dai,non voglio svegliarlo.Aspetto"
"Tra un'ora deve prendere le medicine,percio' si sveglierà.Per me puoi restare qua,anzi vai a fare una doccia calda."
Le sorrido,per poi ringraziarla.
Non me la sento di rifiutare una confrortevole doccia nè tantomeno di fare la modesta,accetto e l'abbraccio.
Le voglio molto bene.
"Il bagno è sempre là,vai cara.Ti lascio dei vestiti sul mio letto,l'accappatoio pulito è nel mobiletto."
Corro sulle scale in legno,e mi dirigo verso il bagno.
Apro l'acqua calda,e mi ci fiondo sotto.
Ho bisogno di rilassarmi.
Mi insapono per bene,e chiudendo gli occhi varie immagini mi passano in testa.
Quella sera,in casa,a Milano.
O le litigate,le prove,le urla.
Mi manca.
Voglio vivere Roma con lui.
Esco dalla doccia,e afferro l'accappatoio,mi asciugo velocemente con un asciugamano per poi dirigermi verso la stanza.
Mi asciugo per bene,e mi vesto.
Riconosco questa maglietta,è quella di Damiano.
L'ho messa quando sono venuta qui prima dell'estate,evidentemente Rosa avendomela vista addosso avrà pensato che ce l'avessi uguale a Damiano.
Andavamo sempre a fare compere assieme,quasi tutti i sabati e le domeniche.
Ora non piu.
Mi manca anche questo.
Infilati i vestiti,inizio ad asciugare i capelli.
Ricordo che una sera ci siamo bagnati io e Damiano,sotto la grandine,che ci ha travolti nel bel mezzo di una passeggiata.
Era tardi,cosi' mi chiese di asciugargli i capelli,con il phon nel suo armadio.
Non voglio disturbare la madre che è di sotto al cellulare,cosi mi dirigo nella stanza di Damiano.
Apro lentamente la porta,non voglio disturbarlo.
Afferrato il phon ed esco,per poi guardarlo un ultima volta.
Sei meraviglioso amore mio.
Maledettamente stronzo,ma meravigliosamente bello.
Asciugo i capelli,che essendo corti mi facilitano l'azione,e mi reco di sotto.
"Sei bellissima anche cosi tesoro,vuoi qualcosa da bere o mangiare?Sei dimagrita molto"
"No ti ringrazio,ho addentato qualcosa prima di venire."
Un'enorme bugia,dato che non mangio da una settimana.
"Vado a svegliarlo,cosi vedo anche come sta."
Aspetto seduta sul divano di pelle beige,un divano che io adoro.
È morbido e confortevole,e si trova di fronte al camino,già acceso.
Sento dei passi raddoppiati sulle scale,infatti sta scendendo anche lui.
"No ma,quella cosa fa schifo.Nun me ne posso prende n'altra?"
Che tenero,gli fanno schifo le medicine.
Pure a me fanno schifo,sono proprio acide.
"È venuta Vic,ti voleva salutare.Era fradicia quando è arrivata,spero non si sia ammalata anche lei"
Ci saluta,ed esce per comprare la cena.
Vedo Damiano tossire,per poi poggiarsi sul bracciolo del divano.
Non ho la testa per fargli la ramanzina,non mi sento in grado di tenere il coltello dalla parte del manico.
Siamo pari.
Non è il mio ragazzo,non ne ho il diritto.
Pace.
Civiltà.
"Come mai sta visita?"
È meraviglioso pero':ha gli occhi verdi che mi penetrano l'anima,quegli zigomi scavati che mi mettono estremamente a disagio.
Forse per il caldo della febbre,ma ha una maglia a maniche corte che mette in risalto la sua muscolatura.
È davvero possente,è mi sento estremamente piccola rispetto a lui,ma al sicuro.
"Volevo parlare con te,devo dirti alcune cose."
Si porta una mano all'orecchio,massaggiandolo.Lo fa sempre quando è nervoso.
Inizia a torturare una ciocca ben definita,per poi intrecciare i nostri sguardi in una danza infinita.
"Dimme,sto qua"
È calmo,veramente molto calmo.
"Ho sbagliato a prendermela tanto,forse.Non siamo fidanzati,hai il diritto di fare cio' che vuoi.Anche se era passato pochissimo tempo,e tu ti sei dato da fare molto precocemente,per me non è un problema ciò che fai."
Sento che oggi sarà sincero,che mi dirà cio' che pensa senza se e senza ma.
"Lo so che t'ha dato fastidio,so che ce sei stata male,so che m'ami ancora,Vic.
Ci amiamo ancora noi,è un mese e mezzo che siamo separati e non è vita.Tu lo sai,sai che non ne vale la pena"
Mi capisci bene tu.
Tu che mi ascolti.
Mi guardi.
Mi aiuti e mi baci.
"Se fosse stato vero amore le cose non sarebbero andate cosi."
È arrabbiato,mi guarda infuriato.
"Come?Amore vero,non sarebbero andate cosi?Ma che stai a di Victo?
L'amore vero supera le difficoltà,non si arrende,e lotta.Se non fosse stato amore vero,come dici te,dopo manco due giorni ce saremo dimenticati l'un l'altra.Che te credi,che semo na coppia come l'altre?Semo unici Vic,o saremo pe sempre."
Tu per me sei unico,
Unico appiglio
In un mondo di mostri.
"Va bene.Parliamo se dobbiamo dirla tutta.Mi hai nascosto la storia con quella ragazza,e io non ho detto niente.Ho lottato,ti ho creduto,e sono andata avanti.Ho provato a mantenere in piedi le cose,anche con il rischio di consumarmi"
Si alza dal bracciolo,mentre io faccio aderire completamente la schiena al divano.Si avvicina a me,guardandomi dall'alto.
"T'ho detto che io,co quella,nun c'ho fatto niente.Se tu nun me credi,la colpa non è mia."
"E in discoteca non avete fatto niente?"
"L'ho mandata a fanculo,Vic.Semo arrivati dove non dovevamo arriva,e c'ho so.Me so spinto oltre il limite,ma ho interrotto perché me so comparsi l'occhi tuoi dentro i miei.L'hai detto,non eravamo fidanzati.Tu m'hai detto che per la band dovevamo lasciarci,e io non potevo fa niente.Qual era er problema,mh?Non potevamo continuare lottando?"
In effetti,ci siamo arresi in fretta.
"Beh ci serviva una pausa per pensare."
"Mo una pausa,un mese fa non ce parlavamo manco,e adesso te ne esci con la pausa.Lo sai che non esistono ste cose,se due se lasciano c'è qualcosa che nun va.Dimme cos'e che non andava."
"Tutto.Discutevamo spessissimo.Stavamo mandando tutt-"
Mi interrompe,ha la vena del collo gonfia,e gli occhi sbarrati.
"E te pare che pe na discussione de sto cazzo mandiamo tutto a fanculo?Ma che cazzo di ragionamento è?Se parla,se risolve,nun se scappa."
Ha ragione,ma io non posso farci nulla.
La testa mi ha detto di fare come ho fatto,ma ad oggi,ascolterei il cuore.
"Hai ragione.Ho sbagliato.Abbiamo sbagliato.Lo stress era tanto,dovevamo provare a riaggiustare le cose,invece abbiamo solo completato la loro rottura.Io per questo ti chiedo scusa,non volevo farti stare male,e non volevo soffrissi.È stata una scelta istintiva,avevo appena avuto quell'inconveniente,e i problemi erano troppi."
Si siede di fianco a me,portando una mano alla testa.Mi ricordo delle medicine,cosi mi alzo verso il tavolo per prenderle e portargliele.
Mi guarda intenerito,ha apprezzato il gesto e adesso sta deglutendo.
Minuti interminabili di silenzio ci separano,come se fossimo lontani kilometri l'uno dall'altro.
I nostri respiri iniziano a sincronizzarsi.
È l'inzio di un qualcosa di nuovo.
"Quindi che si fa?"
Lo guardo,me lo chiedo anch'io.
"Io scelgo di essere felice Damià.Solo con te sono felice."
Adesso è sul podio,ha ottenuto le parole che voleva.
"Pur io sto n'amore co te,direi che vale a pena discute ogni tanto nun credi?"
Meglio litigare a morte con te
E fare pace nel modo piu bello
Piuttosto che non discutere mai
Con chi non è te.
Finchè c'è amore,
Ci sarà sempre una speranza.
"Ne varrà sempre la pena."
Mi fiondo sulle sue labbra,ne ho bisogno.È caldo e leggermente sudato,cosi gli carezzo la fronte,poi le guance,e poi le braccia.
Ho bisogno di ripercorrere il suo corpo.
Mi è mancato vivere bene.
Adesso tutto ha un nuovo sapore.
Sapore di te.
Quello piu' amaro che c'è,
Ma al contempo il piu' dolce.
La bevanda più frizzante al mondo,
Ma la piu dissetante.
Tra mille benedizioni,
Scelgo te che sei un guaio.
Il mio guaio,amore mio.

Until The End.   //Damiano e Victoria.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora