Chapter 6

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Non so come, non so quando ma mi ero innamorata di quel ragazzo che da un giorno all'altro me lo ritrovai sdraiato sulle mie gambe e che dormiva profondamente, sempre con quel sorriso favoloso.

Rimasi per ore a fissarlo, avevo perso così tanto la cognizione del tempo che mi addormentai insieme a lui.

Il mattino seguente mi svegliai con un buon odore e una voce dolcissima che mi disse "Amore mio, sei una dormigliona eh!" e mi abbracciò fortissimo. "Ma che ore sono?" Dissi frastornata.

"Le 11, tua mamma è andata a far spesa e ha detto di preparare il pranzo solo per noi due perché sarebbe ritornata stasera dopo cena" Disse.

"Dopo cena?! E dove sta tutto sto tempo?" Risposi perplessa.

"Ehm, non lo so. Sei tu sua figlia, tesoro"

Presi il telefono e la chiamai; "Mamma ma che combini fino a stasera scusa?" Iniziò a ridere e poi rispose "Non vado mica a letto con uno eh!" Ironizzò e poi aggiunse "Hai presente la zia Tania? Ecco è venuta a Doncaster per lavoro e le do una mano per orientarsi qui dato che ci sto facendo l'abitudine, quindi se non vi dispiace sto con lei"

"Certo mamma, salutamela, un bacione" E riattaccai.

"Amore, mamma sta con mia zia quindi siamo soli" Lo guardai. "Eh porcellina che vuoi farmi? Mica mi stuprerai?" Rise. "Ma che stupido, vieni qua." E mi aggrappai al suo collo e iniziai a baciarlo. Gli scompigliavo quei capelli falovosi, castani con quel ciuffo all'insù che adoravo profondamente. Mi sentivo troppo bene con lui, protetta, al sicuro, come si sarebbe sentita una bambina fra le braccia del padre quando pensa che sotto il suo letto ci siano i mostri.

Ecco, io mi sentivo così con lui: a casa.

"Ma amore cos'è quest'odore di bruciato?" Sobbalzai dal divano. "Merda, ti avevo preparato i biscotti per la colazione ma si saranno bruciati" Si alzò bruscamente e si fece male alla gamba. "Eh che cazzo sta gamba!"

"Calmo, vado io siediti tesoro" Lo aiutai a risedersi con molta calma. Andai a spegnere il forno ed iniziai a ridere "Ma sti cosi sarebbero cuori?" "Si scusa ma il disegno non è mai stato il mio forte!" Rise anche lui.

Andai ad abbracciarlo e gli sussurrai nell'orecchio un grazie pieno d'amore, addirittura con le lacrime. "Nessuno ha mai fatto un gesto così carino per me, e tu mi stai dando più di chiunque altro. Grazie amore mio" Lui rimase a bocca aperta, aveva gli occhi lucidi e poi disse "No, grazie a te che esisti. Sei la persona più importante che ho, senza te sarei sotto le macerie di casa mia e chissà magari non sarei nemmeno più qui." Gli tappai la bocca e lo baciai "Ma sei qui e io ti amo."

"Co-cosa?" Mi disse sbalordito. "Si, ti amo." Mi diede un bacio lunghissimo -uno di quei baci che vedi solo nei film americani, uno di quei baci che è così perfetto da sembrare un sogno- per poi dirmi "Anche io cucciola".

Si erano già fatte le 12:30. "Che ne dici di provare un po' per la mia audizione?" Gli dissi "Ho deciso di cantare 'Because Of You' di Kelly Clarkson, si, quella che mi ricorda Ariel. Voglio cantarla perché almeno è come se ci fosse anche lei con me mentre la provo e mentre sarò su quel palco. Mi accompagnerà." Risposi con gli occhi lucidi ma non di tristezza, bensì di felicità perché avrei ricantato quella canzone a me tanto cara.

"Brava, sapevo che ce l'avresti fatta! Dai adesso non perdiamo altro tempo, iniziamo." Prese le stampelle e salimmo in camera mia dove avevo tutto l'occorrente.

Accesi il mio pc e misi la base. "Ma mi vergogno" Dissi imbarazzata. E Lou mi lanciò il cuscino che trovò sul mio letto. "Canta!"

Presi il microfono che mi aveva regalato mio padre all'età di 11 anni e iniziai a cantare. Louis mi guardava sbalordito. Si era commosso e alla fine della mia 'performance' mi applaudì.

What the destiny deserves to us? [LARRY]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora