Rico,Pietro, la mamma e il papà si sedettero tutti a tavola. Per cena c'erano spaghetti e polpettine con piselli e carote. Rico mangiò tutto usando forchetta, coltello e cucchiaio. NON lanciò i piselli addosso a suo fratello e NON s'ingozzò. NON masticò a bocca aperta e NON tenne i gomiti sul tavolo. Il papà sollevò la testa e lo guardò sorpreso. Pietro non riusciva a mangiare. Perchè Rico non gli tirava i piselli? Allungò allora una mano e ne prese uno. Poi, mentre gli altri non lo guardavano, lo tirò a Rico colpendolo. Pietro sorrise, aspettando la reazione, ma Rico NON lo colpì neanche con un pisello. -Sei molto silenzioso, stasera, Rico - disse il papà. -Così posso assaporare meglio la mia cena - rispose lui sorridendo. -Dove sono i tuoi piselli e le tue carote? - chiese la mamma. -Li ho mangiati, mamma. La mamma guardò per terra: - Hai mangiato tutto? - ripetè preoccupata. - Sei sicuro di star bene? - Si, mamma, sto benissimo, grazie per avermelo chiesto. La mamma e il papà si guardarono. - Rico, vieni qui e fatti dare un bacino - disse la mamma. -Sei un bambino meraviglioso. Vuoi una fetta di torta al cioccolato? -Posso avere ancora verdure? - li interruppe Pietro. Rico si lascio baciare. Mamma mia, essere perfetti a volte poteva essere davvero difficile! Poi si voltò a guardare suo fratello e sorrise. Pietro l'angioletto non riusci a sopportare oltre. Afferrò il suo piatto e prese la mira. Poi lo lanciò verso il fratello. Rico si chinò. SPLAT! Gli spaghetti atterrarono sulla testa della mamma. Il sugo di pomodoro le colò giù per il collo e per il suo nuovo golfino giallo. - PIETRO! - urlarono in coro la mamma e il papà. - SEI TERRIBBILE! - urlò la mamma. -FILA IN CAMERA TUA! - urlò il papà. Rico si sforzò di non ridere. Tenne la bocca chiusa e strizzò le labbra, ma fu tutto inutile. - Non c'è niente da ridere! - gridò il papà. - Vai subito in camera tua! - urlò la mamma. Chi avrebbe immagginato che essere perfetto poteva essere cosi divertente?