Capitolo 13 Parte 2

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"Holly, spiegagli le visioni."

Jeremy incitava Holly a parlare.

"Visioni?"

Un freddo brivido percorse la mia schiena.

"Adam... la tua collana, la collana che mi hai affidato prima di partire, stanotte lei... una donna."

Holly stava ansimando, era molto scioccata.

"Hecate. Holly, che cos'hai visto?"

Chiesi mentre le mie mani tremavano accanto alla radio.

"Mi ha parlato, era bella, ma inquietante. In una frazione di secondi mi ha detto un sacco di cose... Passato... Futuro, la Mela... e un nome, e di come io sia la chiave di tutto ciò."

Hecate aveva parlato con Holly. L'entita divina che mi aveva già fatto visita più volte, dandomi solo domande e mai risposte.

"Che nome, Holly?"

Chiesi, aspettandomi una risposta che mi avrebbe colpito di certo.

"Desmond."

Un nome a me sconosciuto, che racchiudeva sicuramente un significato per noi, e per ciò che il nostro futuro ci avrebbe riservato.

Parlai per un altro po con Holly e Jeremy, e sul significato di quelle visioni e di come le avremmo tenute riservate fino alla fine della nostra operazione in Germania.

Operazione che si propagò per altro tempo.

L'Esercito degli Assassini era in Germania, altre settimane erano passate, tra spie da Berlino accampamenti sparsi per le fredde montagne. Eravamo spesso in compagnia dei Marines di Kirkman che tenevano le zone pulite dai Nazi-Templari anche grazie a delle piccole incursioni da parte nostra.

Era un giorno più caldo del solito, la nostra posizione era ormai fuori a Juteborg, e appena alzato venni chiamato nella saletta conferenze nella tenda di Lydia e Sam.

"Salute e pace, Adam. Ti abbiamo chiamato perché ci è giunta una notizia assai tragica."

Sam mi accolse con un volto cupo, insieme a quello di sua moglie Lydia, non presagivano nulla di bello.

"Salute e pace a voi. Cosa accade?"

Chiesi sedendo accanto a loro. Notai che erano presenti anche le gemelle Frye, Julia e Kirkman intenti a parlare dall'altra parte della tenda.

"Una grande parte degli Assassini Tedeschi sono stati uccisi uno dietro l'altro in questi giorni, a Berlino ci sono rimaste poche forze amiche."

Spiegò Lydia, intenta a leggere un telegramma.

"Ma la cosa più tragica per noi..."

Disse Sam, piantando una foto sul nostro tavolo.

"E' che Anthony Zaskar, Mentore degli Assassini Tedeschi, ha commesso tutti questi assassinii."

I miei occhi si spalancarono. Un nostro confratello e Mentore ci aveva tradito, e ora le nostre forze in Germania, indebolite.

"Come può averci tradito, proprio ora."

"Qualche settimana fa Zaskar aveva quasi attentato alla vita di Hitler, nell'operazione Valchiria dei politici Tedeschi. Dopo quel giorno non si è più visto finchè non si è presentato nella Gilda di Berlino, accompagnato da soldati Nazi-Templari che hanno massacrato un gran numero di Assassini."

Sam era a pezzi dopo il racconto.

Zaskar ci aveva tradito. Dopo il suo fallimento nell'Operazione Valchiria pensammo che si fosse pentito, ma tradire i propri adepti e fratelli, non ci tornava come soluzione.

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