What do you know?

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20 Dicembre, 2015
T-Boy

Simon mi aveva chiamato due volte quella settimana. Per due volte non avevo risposto al telefono. La prima volta perché avevo lasciato il telefono in quella che doveva essere la mia stanza nell'appartamento di mio padre, tra un cumulo di vestiti che Seo continuva a ripetere che dovessi lavare prima che potessi contrarre la malaria. Quanto era ridicolo quando faceva il dottorino.
La seconda volta declinai la chiamata, semplicemente.

Al momento non c'era nulla che volessi riprendere a fare della mia vecchia vita. Per quanto quel lavoro al pub avesse aggiustato un po' le cose, ora la mia priorità era quella casa, le giornate passate distesi sul divano con papà che cercava in tutti i modi di farci andare d'accordo anche sulla scelta di un film, insomma quello scorcio di famiglia che a malapena stavo riuscendo a riavere.

Era quasi impossibile credere che, dopo tutti quegli anni, io avessi così tanta voglia di passare del tempo con lo stesso uomo che solo qualche mese prima avevo mandanto a quel paese con tanta facilità e zero sensi di colpa. Eppure adesso le cose stavano così, e mi andavano bene.

Simon non lo avrei richiamato, almeno non in quel momento. Forse dopo le vacanze di Natale o forse mai più.

-Allora, che ne pensi Tim?- fuori c'era uno strano sole pallido, il cielo annunciava che la neve non avrebbe tardato ad arrivare, ma Seo continuava imperterrito a chiedermi, da diversi giorni, cosa pensassi di quella sua idea folle di trasferirsi con l'università.

-Lo puoi fare?- così alla fine, decisi di dargli retta a modo mio.

-Certo, forse perderò un po' di tempo ma credo che non abbia senso per me studiare a Milano...- gli avrei tirato un pugno in faccia volentieri ogni volta che faceva quell'espressione da finto sentimentale. Odiavo quando finiva le frasi con quel tono calante.

-Fa come vuoi- non ero di grande aiuto e ne volevo esserlo, ma Seo sembrò apprezzare lo stesso il tentativo.

-La sera di Natale organizzano un festa-

-Quindi?- non capisco cosa possa interessarmi.

-La organizza Jin, siamo invitati entrambi- vorrei vomitare -Non credere che verrò ad una festa di fighetti-

-Sei monotono- mi rimprovera Seo, ormai così abituato a quel mio modo di parlargli -Non so chi ci sarà, era solo un modo per fare qualcosa insieme-

-Che palle- sbotto, alzandomi dal divano su cui ero seduto.

Seo non dice nulla, ma con la coda dell'occhio noto come abbia alzato gli al cielo. Sembra che abbia davvero imparato a trattare con me, perché paradossalmente mi giro di nuovo verso di lui e gli domando -Dove è la festa?-

Seo alza lo sguardo, poco fa rivolto passivamente alla televisione, su il mio viso inespressivo. Mi fissa per quello che sembra un'infinità, non capisco se mi stia studiando e quindi cercando di capire dove fosse la fregatura, ma alla fine mi risponde dandomi anche più dettagli di quello che gli avevo chiesto -A casa sua, presumo non saremo in tanti- faccio su con le spalle ma non accenno ad andarmene, perché c'è un'altra cosa che voglio sapere. Seo mi sta di nuovo studiando -C'è qualche altra cosa che vuoi sapere?- il corpo mi si irrigidisce all'improvviso, stupidamente scuoto la testa con troppa decisione accompagnando il gesto con un sonoro -No- sebbene Seo fa spallucce e ritorna a guardare la televisione, lo sento chiaramente quando dirigendomi alla mia stanza mi rivela quello che davvero volessi sapere -Ci sarà anche lei

救い出すよ必ず// I'll Save uDove le storie prendono vita. Scoprilo ora