Io e il mio robot

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Ero una bambina normalissima se nn cn la differenza che mio padre faceva dei esperimenti su di me: quando sono nata mio padre mi inserì nel cuore e nelle 2 vene principali dei cipt robotici con cui poi io raggiunti i 18 anni nn sarei più cresciuta e sarei stata un' umana mezza rototica. Vivevo normalmente, solo cn la piccola differenza che quando toccavo dei fili scoperti sentivo un piccolo pizzico, ogni anno però mio padre mi faceva delle analisi alla cui mi collega a dei fili e io per un ora sentivo queste scosse, queste scosse facevano molto male per questo urlavo per tutta l'ora, all'inizio svenivo poi però facendoci l'abitudine sentivo solo stanchezza. Un giorno quando i miei genitori dormivano io scappai di casa, adesso sono passati 7 gioni da quella notte, e io ho solo 10 anni per vivere da sola, però nn ce la facevo più a esser sottoposta a quelle analisi. è passato 1 mese che vivo per strada, ho incontrato un robot lasciato spento in un angolo buoio da solo, mi dispiace lasciarlo così, sembra ancora buono anche se di un modello vecchio, a quanto pare è maschio, nn c'è il nome di nessuno sopra, lo accendo, il robot apre gli occhi e mi guarda "chi sei?" sorridendo dico "sn la tua nuova padrona" si alzò in piedi, si guardò in giro e aggiunse "vivi qui?" "no, ti ho trovato in questo posto, immagiono che i tuoi vecchi padroni ti abbiano abbandonato qui, quindi ho deciso di prendermi cura io di te" sembra serio e triste nello stesso momento, mi alzo anche io e li dico di seguirmi, cerco di essere gentile cn lui, e lo guido in città verso il posto dove di regola dormo, li sto affianco, nn lo voglio perdere di vista, mi domando perchè abbandonare un robot ancora buono. "posso chiedere perchè siamo qui?" "nn ho ancora una casa dove vivere, però ho trovato un posticino dove è tranquillo" è strano che un robot faccia delle domande, di regola abbedisce solamente agli ordini conferiti. Arrivati al posto dove dormo, mi siedo e lui pure, mi chiede come mi chiamo "Veronica" vidi i suoi occhi che mi fissarono, in quel momento avevo la mano sulla pancia, mi brontolava lo stomaco, si alzò e disse "la prego padrona aspetti qui, io tornerò subito" probabilmente lo avevano abbandonato perchè compiva degli ordini da solo, più che ordini era come se pensasse da solo, come se il suo cervello fosse umano. Appena tornato si sedette e disse "mi scuso per l'assenza ma ho notato che aveva fame, così le ho procurato del cibo" sorrisi e dissi "grz mille" nn trovavo un problema che pensasse da solo, anzi sarebbe sicuramente stato come se avessi un amico. Arrivata sera, senza accorgemene appogiai la testa sulla braccia robotiche del mio robot che quando notò che mi ero adormentata prese delicatamente la testa e l'appoggiò sulle sue gambe così da farmi stare comoda. La mattina seguente notai che la sua mano era sulla mia testa, e che anche lui si era adormanentato appogiato al muro, mi sollevai e mi sedetti, lo guardai per un pò, fino a quando nn si svegliò "buon giono padrona" "sai il nome Federico ti starebbe bn" "cm?" "ogni in poi ti chiamerò Federico" sembrava un pò confuso ma riuscì a intravedere un sorriso in quelle labbra di ferro. 

Passarono 2 anni e io compì 12 anni, io e il mio robot Federico trovammo una casa abandonata ma al quanto abitabile, insieme l'aggiustammo e divenne la nostra casa, a volte i comportamenti di Federico mi ricordano un umano, sopratutto quando è brutto tempo e io mi sveglio la notte spaventata, lui mi raggiunge e mi abbraccia dicendomi che nn è nnt e che presto passerà. Nn sò perchè ma quando sto cn lui riesco a star serena e tranquilla, è un robot speciale. è notte e io sn a letto, mi ero adormentata ma ho risognato il mio passato, mi sn svegliata urlando e piangendo, nn riesco a sopportare il mio passato, entra in camera Federico che mi mette una mano sulla testa "un incubo?" "sì" si siede sulla punta del letto e mi abraccia delicatamente cm se fossi di porcelana, appoggio la testa sulla sua spalla e cerco di calmarmi. Dopo una mezzoreretta mi adormento sulla sua spalla dopo di che Federico si sposta piano e delicatamente mi mette la testa sul cuscino. è mattina e ripenso a quanto Federico si preoccupi sempre per me, nn sò se lui mi vede ancora una bambina che ha bisogno di aiuto o si preoccupa per me solo perchè sn la sua padrona, nn lo so nemmeno io. Vado in cucina e mi siedo al tavolo dove faccio colazione, vedo Federico allontanarsi ma prima che lo faccia lo chiamo "ha bisogno di qualcosa?" "no, ma volevo sapere solo... secondo te adesso tu quanti hanni dovresti avere?" "nn sò, penso di asser più grande di lei magari un maggiorenne o un aulto" "puoi andare adesso" se fosse umano mi chiedo come sarebbe, forse castano cn gli occhi marroni, lo immagino gentile e educato e anche fedele, mi piacerebbe vederlo in forma umana. Mi metto a fare delle ricerche nel caso trovo qualcuno capace di far diventare un robot un umano o mezzo umano, sarebbe fantastico.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 20, 2014 ⏰

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