Risparmiandovi il traumatico risveglio alle 6.30 per uno che, per andare a scuola, è abituato ad alzarsi alle 7.45 (sì vivo più o meno a due minuti a piedi dal Liceo che frequento), preferisco dire che oggi, mercoledì 12 Dicembre, ho preso il treno per una tratta considerevole (Verona-Foggia) per la prima volta senza nessuno ad accompagnarmi.
So già quello che starete pensando: "Questo pirla sarà sicuramente riuscito a perdere il treno o mancare la coincidenza a Bologna". Ebbene no: ho scoperto di avere un talento naturale nell'orientarmi in stazione e a giro per i binari. Il problema è un altro: ho dimenticato la valigia sulla prima delle Frecce che ho preso. Sì sembra assurdo ma ehi, mi ero appena svegliato e quando ho realizzato una mancanza nella mia mano sinistra il treno era già ripartito.
"Mo' che faccio?" "Panico?" Tutte reazioni plausibili ma no. Non sono un tipo che perde il controllo facilmente. Sono andato in assistenza (per fortuna il secondo treno sarebbe partito 45 minuti dopo il mio arrivo in stazione) e ho iniziato a parlare con la ragazza di servizio. Mi spiega che avrebbe fatto arrivare la sera stessa il mio bagaglio a Verona (dove vivo) ma c'era un piccolo problema in tutto ciò: io dovevo andare a Foggia e in quella valigia avevo il vestito da sera e il regalo per il diciottesimo compleanno della ragazza per cui mi stavo facendo il mio bel viaggetto (ps: Ale se stai leggendo, per quale cazzo di motivo fai la festa per i tuoi 18 anni di mercoledì?!). Parte il piano B.
In cosa sarebbe consistito il piano B? Semplice: guardo il cartellino della ragazza che mi stava aiutando (ciao Serena), 15 Novembre 2000. Siamo coetanei, fatta. Parte il più spudorato dei flirt e lei decide di farmi un piacere: chiama una sua amica di Roma (dove era diretto il mio povero bagaglio eremita) e le chiede se può recuperare una valigia nera rigida, tartarugata con le ruote giallo fosforescenti (che gusti sani che ho eh?), salire su una freccia bianca diretta a Foggia e portarmi il bagaglio. L'amica, ovviamente, non era molto dell'idea ma lei, accennando a un favore che le doveva, la convince.
Mi fa lasciare il recapito telefonico per avvertirmi sul dove recuperare il bagaglio, la ringrazio, occhiolino e inizio a correre per recuperare il treno in arrivo, quello diretto a Foggia, al binario 3 Est. Arrivo, treno in ritardo di 5 minuti, mi accendo una cicca e metto via il costume da Supereroe.
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Travelling
Short StoryTutti noi, viaggiando, abbiamo avuto le nostre avventure: dalla più stupida e divertente a quella meno piacevole o quasi tragica. Oggi mi son chiesto, dopo che Rachele, una delle mie migliori amiche, mi ha detto che le mie avventure/disavventure mer...