01/09/
Erano due giorni che non sentivo Daniel. Erano due giorni che stavo male perché lui ormai era la mia ancora di salvezza. Non volevo cercarlo, perché era troppo nervoso, e questo nervosismo lo sfogava con me, ma non volevo neanche perderlo.
Decido di seguire il cuore e di andare a casa sua. Mi apre Mae, sua sorella e mi fa accomodare.
"Non è di buonumore il ragazzo." Mi avvisa ridacchiando.
"Anzi è proprio pessimo."A queste parole, purtroppo capisco tutto. Salgo in camera sua e lo trovo infilato sotto il piumone con in testa un capello abbassato fino al mento.
"Daniel.." mi avvicino a lui e lo abbraccio, stringendolo forte, più che posso.
"Non mi hanno preso." Dice visibilmente triste.
"Cazzo! Non mi hanno preso!""Mi dispiace tanto." Lo stringo a me, cercando di dargli del supporto morale.
"Sai che poteva cambiarmi la vita? Potevo vivere di lusso." Continua disperato.
"Vaffanculo al Liverpool, vaffanculo a Louis che è passato, e vaffanculo a me.""Lo so, in questo momento ti sembra come se il mondo ti stesse crollando addosso, ma non è così, te lo giuro." Gli sorrido, cercando di fargli cambiare l'espressione imbronciata.
"Cosa cazzo ne sai tu, eh Mia? Tu che hai sempre avuto tutto. Tu che riesci a terminare ogni tuo obbiettivo. Tu che sai già cosa vorrai essere nel futuro." Sputa velenoso.
"Non puoi dirmi questo proprio tu, che non sei stata me neanche per un minuto, che non sai cosa ho dovuto passare.""Cazzo Daniel." Rido sarcastica.
"Non so cosa hai dovuto passare? Tu sai cosa ho dovuto passare io? Un padre in prigione ti dice qualcosa? Ha ucciso un uomo mio padre solo per proteggermi, non dirmi perciò che ho avuto una vita tranquilla." Ed ecco, l'ultima cosa che avrei voluto era piangere.
"La verità è che non sei pronto.""A cosa non sono pronto?" Chiede tentennante.
"A tutto. A me. A te. A noi. Ad avere una vita felice." Sputo allontanandomi da lui, con dei piccoli passetti indietro.
"Non sei pronto a lasciare tutto alle spalle, a restare calmo, a goderti la vita così come viene." Continuo sospirando.
"Non sei pronto, ma io si. Non voglio più persone non pronte per me. Io voglio felicità. Daniel, non è il nostro tempo nemmeno adesso mi sa.""Che vuoi dire?" Chiede alzandosi dal letto.
"Ti sto lasciando."
"Ma.." si avvicina a me e cerca di prendermi la mano.
"Non puoi. Abbiamo lottato tanto.""Non sei pronto." Detto questo gli lascio un bacio sulla sua guancia destra ed esco di scena.
...
Una volta casa sfogo la mia ira in un forte pianto. Perché non è mai il momento giusto per vivere felice e serena con lui? Non siamo fatti per stare insieme, questa è la verità. Decisa prendo il telefono e apro l'email.
A:EfronZackAccademyNY@Lycos.Org
Da: MiaMuller97@Inbox.OrgCordialissimo Mr Efron, solo adesso ho deciso di risponderle all'email precedente. Ho pensato e ripensato alla sua offerta a New York e finalmente mi sento pronta. Quindi, è ancora valida l'offerta per farmi entrare alla New York academy?
Sentiti saluti Mia.Invio senza pensarci due volte. Invio perché è la cosa più giusta da fare. Invio perché devo pensare al mio futuro.
Dopo pochi minuti mi arriva un email come contro risposta.
A:MiaMuller97@Inbox.Org
Da:EfronZackAccademyNY@Lycos.OrgNe sarei davvero onorato sig.ra Muller. La aspettiamo tutti qui per un provino, ma sono sicuro che lei con le sue ottime doti da ballerina entrerà senza difficoltà. Poi una spinta da parte mia per farla entrare l'avrà di sicuro!
Sono stata presa. Ripeto tra me e me sempre Questa frase. Mi vuole. Farò un provino alla scuola di danza più ambita di tutta l'America.
Forse è proprio quello che mi serve, allontanarmi da tutto e tutti, da lui.
STAI LEGGENDO
Childhood friend/ Daniel Sharman Wattys2018
FanfictionLei, Mia Müller diciannovenne goffa, Timida, realista, annoiata dalla solita routine. Cosa succede se un vecchio amico d'infanzia (childhood friend) ritorna a traslocare di fronte cosa sua come 10 anni prima? Lui, Daniel Sharman Ventunenne amante de...