Erano le cinque di pomeriggio di un normalissimo pomeriggio d'estate, d'agosto precisamente.
Greta come al suo solito si trovava nel piazzale di fronte casa sua a giocare con le amiche. Aveva 5 anni, i suoi lunghi e crespi capelli neri erano stati raccolti a fatica da sua madre in una coda. Piccoli ciuffi di capelli scappavano via della stretta coda e le finivano sul viso. Così passava la mano sulla faccia sbadatamente per cacciare i capelli e continuare a giocare. Greta e le amiche giocavano con le bolle di sapone, si erano sfidate, avrebbe vinto chi avrebbe fatto la bolla più grande e avrebbe resistito per più tempo. Greta allora Si impegnò , guardando con i suoi due occhi marroni un punto fisso e soffiando dentro quel cerchio con tutto l'impegno che aveva.
Greta era così , si impegnava in ogni cosa che doveva fare. Dopo poco le amichette avevano già perso la voglia di giocare a quel gioco.. e lei per farle contente chiuse delicatamente il tubetto delle bolle di sapone e lo conservò in tasca. Il pomeriggio tra Greta e le sue amiche continuò normalmente giocando ad altri giochi e dimenticandosi delle bolle di sapone..
Greta però aveva preso una decisione, lei doveva riuscire a realizzare quella bolla di sapone. Quando la sera la madre la chiamò e tornò a casa, dopo cena, sfilò con le sue piccole mani affusolate e la sua immensa delicatezza il tubetto di bolle di sapone dalla tasca dei pantaloni. E ricominciò a provare.. finché non si addormentò sul letto.
La vita di Greta era così, semplice, ma bella..come lei.

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Bolle di Sapone.
RomantikAvete presente quando da bambini provate a fare la bolla più grande che aveveste mai fatto? E puntualmente quando pensavate che mancava poco per raggiungere il vostro obiettivo... scoppiava. Ve la ricordate la delusione che provavate? magari ci rip...