Capitolo 2

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Fabio

Ed eccomi nell'ufficio di mio padre, a dovermi sorbire una sua ramanzina di cui non mi frega niente.
<< Fabio, domani mattina arriverà una nuova specializzanda che si è laureata con il massimo dei voti ed è stata l'unica ad essere selezionata per la nostra borsa di studio>> mi dice, come se me ne fregasse qualcosa.

Lo guardo e gli domando senza mezzi termini:
<< Da chi è stata raccomandata? >>
Purtroppo conosco benissimo il modus operandi delle specializzazioni: se qualche professore non ti prende a cuore, col cavolo che riesci ad entrare al primo tentativo, soprattutto non qui, nella nostra clinica.

Mi guarda serafico e mi da una risposta che mi lascia perplesso: << Da nessuno, e' un genio della medicina e lo merita pienamente questo posto>>
<<Non ci credo, tu che ogni anno scegli tutti i figli dei migliori partiti , quest'anno hai cambiato politica?>> lo accuso sbalordito.
<< Fabio, non dire così, certe volte è bene tenersi buone certe persone>>
<< Fai davvero pena!>> gli rispondo sdegnato << E comunque, non mi interessa niente di questa tizia, non è il mio campo la ginecologia; ti ricordo che sono un neonatologo>>
<< Sarai tu a fare l'accoglienza domani mattina>> mi informa con tono piatto.
<< Non ci penso proprio>>
<< Invece lo farai, in qualità di vicedirettore della clinica>>
Faccio un sospiro e alla fine cedo :<< Va bene, ma solo perché è una ragazza >>
Mio padre, che conosce il mio passato da dongiovanni mi avverte: << Fabio, non fare cazzate e trattala bene. E' un medico della clinica, non è una sciacquina>>
Mi fa venire da ridere, ma per chi mi ha preso? Sul lavoro, sono la persona più professionale che esista. << Tranquillo capo, la porterò in qualche stanzetta che usiamo per i turni di notte>> lo prendo in giro facendogli faccio l'occhiolino.
Alza gli occhi al cielo e mi richiama: << Fabio!>>
Lo guardo divertito (amo farlo incazzare)
e continuo a prendermi gioco di lui: << Che c'è di male? È il suo ambito la sessuologia >>
Il mio vecchio scuote la testa e continua a farmi raccomandazioni su raccomandazioni : << Non ho parole! Ti supplico di non fare figuracce, comportati professionalmente>>
<< Papà, come si fa a comportarsi professionalmente quando si tratta di avere a che fare con una donna?>>
Mi afferro il labbro per non ridere, perché lo sto mettendo a dura prova: sta per uscirgli il fumo dalle orecchie. Ha un'espressione sconsolata.
<< Devi soltanto fare il tuo lavoro e guardarla come una collega, non come una che hai conosciuto in un pub o in qualche serata di gala>> mi spiega, come se non avessi avuto mai esperienze lavorative con altre donne.
<< D'accordo, ho ricevuto il messaggio. Almeno posso offrile una cena?>>
Il capo mi lancia un'occhiataccia e da ciò capisco che è meglio starmene zitto prima che mi lanci il portapenne della sua scrivania in testa.

Lo saluto ed esco dallo studio pensando che probabilmente abbiamo fatto un discorso inutile, perché potrebbe essere una racchia secchiona con gli occhiali da vista doppi e potrebbe venirmi da vomitare solo a guardarla. Poi, se dovesse essere cicciona, sarebbe la fine. Odio le donne che non tengono alla propria linea, preferisco di gran lunga le donne snelle e con le forme al posto giusto. Se fosse sia snella che bella, sarebbe la mia rovina, non riuscirei a comportarmi in modo consono, le lancerei sguardi di fuoco e questa cosa non va per niente bene. L'unica cosa che spero con tutto il cuore è che non sia un'arrampicatrice sociale che cerca di sedurmi per arrivare ad avere una posizione sociale rilevante. Comunque sia, è inutile scervellarsi, scoprirò tutto domani mattina; adesso devo soltanto tornare a casa perché è stata una giornata pesante e ho bisogno di rilassarmi un po'.

Durante il tragitto con la mia Audi TT sto quasi per investire una svitata con la moto, ma per colpa sua ovviamente. Come fa a proseguire dritto senza guardare le traverse? Sono sempre dell'idea che le donne al volante sono un pericolo  costante, motivo per cui le urlo una frase maschilista, ma non me ne frega un cazzo, non sa guidare.
Far guidare la moto alle donne dovrebbe essere illegale. Chi è stato il genio o chi è stata la femminista che ha reso la patente accessibile ad entrambi i sessi? I misteri irrisolti della vita!

Arrivato a casa, mi butto direttamente sul letto, quando il mio cellulare inizia a squillare, che palle! Chi si permette di disturbarmi dopo la giornataccia che ho passato oggi al lavoro?
Sul display leggo il nome del mio migliore amico Tiziano, quindi gli rispondo:<< Hey amico>>
<< Fabio, non so se tuo padre ti ha informato, ma domani mattina dovrai essere tu ad accogliere la specializzanda>>
Faccio un sospiro e gli dico: <<Purtroppo lo so. L'unica cosa positiva è che si tratta di una ragazza>> cerco di sdrammatizzare.
<< Hey, occhio a come ti comporti! Dovrai essere solo il suo superiore, nulla di più>> comincia ad avvertirmi.
<<Tiziano, già mi è bastato mio padre. So come mi devo comportare e se dovessi comportarmi male, sarò io a subirne le conseguenze >> gli rispondo sbuffando. Oggi cos'hanno contro di me? Mi stanno trattando come uno che appena vede una donna spegne il cervello e pensa solo a portarsela a letto.
<< Non volevo farti la paternale, ma soltanto darti un consiglio da amico>> si giustifica.
<< Il problema è che oggi tutti mi hanno fatto la ramanzina sul mio comportamento e questa cosa sta iniziando a darmi fastidio. E' vero che sono stronzo con le donne, ma non sono mai andato a letto con nessuna specializzanda e nemmeno con qualche strutturata della clinica a dire il vero. Sarà anche vero che faccio battutine e lancio loro sguardi languidi per metterle in imbarazzo, ma finisce lì >>
<< Lo so, sta tranquillo. Comunque, non ti avevo chiamato per questo. Il mio cucciolo vuole salutarti>>

Che carino suo figlio! Se dovessi mai avere dei figli, nonostante mi sembra molto difficile dato che non ho mai avuto una relazione stabile, desidererei che fosse come lui. Giorgio è bello , socievole, sorridente, tranquillo e vivace al punto giusto; cosa chiedere di meglio?

<< Zio Fabio , zio Fabio>> mi saluta.
<< Hey cucciolo, come stai?>>
<< Bene, lo sai che oggi mi sono fidanzato con una mia compagnetta?>> mi racconta felice.
<< Che bravo! Come si chiama?>>
<< Eleonora>>
<<Che bel nome! Sono sicuro che sia bella come te>>
<< Sì, ha gli occhi castani, i capelli lunghi castani ed è magrissima >>
<< Hai buon gusto piccoletto >>; ha praticamente descritto la mia donna perfetta, avrà preso dallo zio in fatto di donne. Nel frattempo sento Tiziano che gli dice di filare a letto perché sono le 21:30 e quindi, dopo avermi salutato , mi passa il padre, al quale dico subito:<< Lo fai andare a letto troppo presto>>
<<Luca ha 11 anni e domani deve alzarsi presto per andare a scuola>> si giustifica.
<< Come sei perfettino, eppure da quello che mi ha raccontato tua moglie Elisa al liceo eri il primo a marinare la scuola>> lo provoco.
<< Beh adesso sono cresciuto e ho capito che certi comportamenti da cazzone vanno evitati>>
<< D'accordo mister perfezione, vai a dormire, domani devi alzarti presto e mi raccomando stanotte non fare l'amore con la tua donna, altrimenti domani mattina sarai uno zombie >> lo prendo in giro.
Per fortuna Tiziano è una di quelle persone che sta allo scherzo, altrimenti, mi avrebbe già mandato a quel paese dato che mi prendo gioco di lui in continuazione.
<< Scemo!>>
<< Notte Tizi>> lo saluto.
<< A domani Fabio>>.
Chiusa la chiamata, mi faccio la doccia, ceno, per quanto mi risulta possibile dato che non sono un cuoco eccellente e mi ributto a letto , dove cado in un sonno profondo fatto di sogni che mi preannunciano la giornata difficile che mi aspetterà domani.

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Spazio autrice ✍️

Ciao lettori, vi sta piacendo la storia?
Mi piacerebbe ricevere i vostri commenti positivi o negativi che siano.
A presto, Ale.

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