Capitolo 97.

522 35 6
                                    

Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

❄️❄️❄️

Dakota's pov.

Oggi è una giornata speciale su tutti i punti di vista. È il 20 dicembre, e oggi rilasceranno le prime news sul mio prossimo film "Wounds", che sarà presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2019, il prossimo mese. Mi è stato annunciato proprio qualche giorno fa a New York, e sono impazzita dalla gioia. Non sono mai stata a quel festival e tengo molto a questo progetto. Ma soprattutto sono felice che questa gravidanza stia andando alla grande e non mi stia impedendo di fare nulla, rinunciando ai progetti lavorativi che ho sempre voluto portare avanti. Sto solo cercando di viaggiare di meno per non correre rischi e non mettere il piccolo a dura prova senza motivo, tranne quando è strettamente necessario. Infatti, queste ultime settimane in cui Jamie è stato a New Orleans per lavoro, le ho passate con le mie amiche Addison ed Emily, la quale ha avuto i gemelli da poco. Ho passato il tempo senza Jamie ad aiutare le mie migliori amiche con i loro figli, fantasticando sul fatto che tra qualche mese lo faranno anche loro con me. E non vedo l'ora. In questi giorni da sola, molto spesso mi sono ritrovata ad accarezzarmi la pancia e ad immaginare il mio bambino, sentendomi anche un po' scema a volte... come in questo momento, in cui mi accarezzo la pancia con una mano e stringo la collana a forma di cuore che mi ha regalato Jamie quando abbiamo scoperto del bambino. Riuscivo ad immaginarlo tra le mie braccia, Jamie che lo culla e gli canta una ninna nanna. Ed altri mille e più scenari che non vedo l'ora di vivere insieme a lui. Oggi finalmente le riprese del suo film si sono concluse, almeno una parte, e finalmente tornerà qui da me. Poi presto saremo in partenza per Aspen, dove passeremo il Natale con le bambine e la mia famiglia. Io avrei voluto portarlo anche da suo padre per le feste, ma lui insiste sul fatto che non posso sforzarmi così tanto.. ed è stato abbastanza categorico al riguardo. Per ingannare l'attesa sono andata in caffetteria a prendermi qualcosa per la colazione, ed infatti dopo qualche secondo in cui sono entrata in casa, ecco che sento la porta principale che si apre. Ed eccolo lì. Il mio uomo. Mio marito. Il padre di mio figlio. Sulla soglia della porta, un bagaglio stretto in una mano e lo zaino sulle spalle, affaticato ma sorridente. Felice di essere a casa dalla sua famiglia. Innamorato perso.

"Hey..." Mi dice, sorridendo.

"Hey.." Sorrido e mi butto tra le sue braccia, impedendogli di togliersi la giacca dopo aver chiuso il portone. Mi alzo sulle punte e affondo io viso nell'incavo del suo collo. Mi è mancato così tanto. Sono sempre stata bene da sola, ma da quando sto con lui lo trovo davvero difficile. Mi manca in ogni momento, ma devo ammettere che quando torniamo insieme dopo essere stati lontani è la cosa più bella.

"Ciao." Mormora, stringendomi forte contro di sè.. quasi come se volesse fondere il suo corpo col mio, in modo da non lasciarmi mai più. Gli accarezzo i capelli morbidi.. con la consapevolezza che non dovremmo separarci più per tanto tempo ancora. "Come stai? Tutto bene?" Mi accarezza il viso.

"Tutto bene." Sorrido. "Il volo? Tutto okay?" Chiedo.

"Si.. Tutto okay. Non vedevo l'ora di scendere." Risponde, dandomi un bacio sulla fronte. Si china a terra e riprende il suo bagaglio per spostarlo in un angolo, in modo che io non possa cadere o farmi male per sbaglio. "Mi sei mancata da morire." Dice.

"Anche tu." Avvolgo le braccia intorno ai suoi fianchi. "Vieni in cucina, ti preparo qualcosa.. o vuoi farti una doccia?" Chiedo, stringendo le sue dita tra le mie. Lui ridacchia e abbassa il viso, divertito.

"Mi stai dicendo che puzzo?" Chiede, ridacchiando.

"Scemo!" Scuoto la testa, ridendo. Lui non Replica e mi segue in cucina, si siede su uno sgabello del bancone e mi osserva mentre scruto la dispensa, pensando a cosa potrei preparargli. "Un panino? Ti va?" Gli chiedo, scrollando le spalle. 

"Si, per favore." Risponde, sorridendo. Annuisco e prendo tutto il necessario dal mobile della cucina. Sistemo tutto sul bancone di fronte a lui e comincio a preparargli un panino, sotto il suo sguardo attento.

"Ecco a te..." Mormoro, posando il panino nel piatto di fronte a lui. Lui mi ringrazia ancora una volta e, nel frattempo, vado a prendergli anche una birra dal frigo e gliela metto davanti. "Ho delle novità." Dico.

"Davvero?" Chiede, attentando un pezzo di panino.

"Ricordi 'Wounds'? Il film che ho girato a New Orleans con Armie?" Chiedo, e lui annuisce con la bocca piena. "Beh... Il mese prossimo verrà presentato al Sundance Film Festival. Adesso è ufficiale." Dico, sorridendo. "Non ci credo ancora!"

"Wow, Dakota!!" Jamie si pulisce la bocca e si alza, venendo verso di me. "Sono orgoglioso di te, piccola." Mi bacia tra i capelli e mi stringe contro il suo petto. "Sono fottutamente orgoglioso di te. Nonostante la gravidanza, stai spaccando il mondo. Stai facendo un ottimo lavoro, non tutti ne sarebbero capaci.. credimi." Si stringe le mie mani contro il suo petto. "Sei una donna, un'attrice ed una moglie straordinaria. E sono sicuro che sarai anche meglio come madre... siamo davvero fortunati ad averti."

"Oh, Jamie..." Cercando di tenere a bada le lacrime, mi tuffo tra le sue braccia e lo stringo forte. Ultimamente sono fin troppo emotiva, ed ogni minima cosa riesce a farmi scattare. Soprattutto lui.

❄️❄️❄️

"Forse dovremmo cominciare a preparare le cose per lui." Mormora Jamie, uscendo dal bagno con una maglietta e i pantaloni del pigiama. Si infila sotto le coperte ed io non perdo un secondo per appoggiare la testa sul suo petto. Ah.. Quanto mi è mancato...

"Non sappiamo ancora di che sesso sia, quindi credo che sia presto... per il momento dobbiamo pensare a come dirlo alle bambine." Gli faccio notare.

"Ah, sarà facile..." Mi bacia la testa. "Ricordo ancora quando abbiamo detto a Dulcie che sarebbe arrivata una sorellina. Nonostante il momento drammatico, fu una passeggiata.. era super eccitata." Alzo lo sguardo verso di lui per ammirare quello sguardo sognante che gli viene sempre quando parla delle sue figlie, e che io amo tanto. "Saranno felici, vorranno sicuramente essere coinvolte.. e ci faranno centinaia di domande. Quindi prepariamoci." Ridacchia.

"Sono pronta per questo ed altro." Rispondo. "Tu vorresti un maschio o una femmina?" Gli chiedo.

"Non m'importa... voglio solo che sia sano." Risponde, accarezzandomi la pancia col dolcezza. "Non vedo l'ora che inizi a scalciare. Adoro il fatto che già si veda il pancino..." Mormora, sorridendo.

"Anche io, nonostante sia stancante coprirlo di continuo." Sbuffo. "Per quanto tempo ancora dovremmo tenerlo nascosto?" Gli domando, passandogli una mano tra i morbidi capelli mentre appoggia una guancia contro la mia pancia.

"Credimi, più tempo ci riusciamo e meglio è..." Mi dice, alzando gli occhi al cielo. Sono totalmente d'accordo. Quando esploderò e non si potrà più nascondere, allora okay. Ma non me la sento di dare in pasto me e questa storia già da adesso, si tratta di un momento così magico ed intimo che vorrei restasse nostro per sempre. Purtroppo può accadere solo per un determinato periodo di tempo. Ma noi ce lo faremo bastare... se abbiamo sopportato tutto ciò che è successo quando abbiamo annunciato la nostra relazione, ce la faremo di sicuro anche stavolta. "Noi ce la faremo sempre, fidati di me." Mi dice, quasi come se mi avesse letto nel pensiero. Ed ancora una volta mi meraviglio di quanto io riesca ad amare quest'uomo così profondamente. Più di ogni cosa.

❄️❄️❄️

Buonanotte a tutti! 🤗

Damie • The love affair IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora