Capitolo 40: Come il martello per Miley Cirus

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-E così Felipe Ramirez De la Conga diventerà l'allevatore ufficiale di maiali del Regno e i suoi saranno gli unici maiali che potranno essere commerciati qui a Primtopia

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-E così Felipe Ramirez De la Conga diventerà l'allevatore ufficiale di maiali del Regno e i suoi saranno gli unici maiali che potranno essere commerciati qui a Primtopia.-
Già immagino la faccia sconvolta del diretto interessato, il quale per fortuna non immagina i miei sforzi negli infiniti tentativi, durante le prove, di dire tutto il suo nome senza scoppiare a ridere nel dire la parola "Conga".

Uno scroscio di applausi mi fa tornare con i miei per terra e le poche persone, non giornalisti, presenti nella sala battono con entusiasmo le mani e tra di loro c'è il mio Adam.
Che ancora non si immagina cosa gli aspetta.
-Inoltre!- dico, interrompendo gli applausi e usando una pausa a effetto, come mi è stato insegnato in questi giorni -Vorrei onorare una persona molto importante, senza la quale non avrei potuto essere qui.- il mio sguardo vaga tra James e Adam, volendo vedere chi si smuoverà per primo e la mia guardia del corpo, presuntuosa com'è, inizia a fare pochi passi in avanti, lasciando scoperta la porta.
-Adam Militello, come Principessa di questo Regno, ti nomino mio consigliere ufficiale!-
Vedo gli occhi del mio migliore amico inumidirsi e, di conseguenza, succede anche a me, ma con un balzo arriva al mio fianco e mi stritola in un abbraccio.

-Grazie.-
Il suo è poco più di un sussurro nelle mie orecchie, ma riesco a sentirlo nonostante il forte rumore che c'è in sala e, stringendomi nel suo abbraccio, gli rispondo che ora non potrà mai più passargli per la testa il fatto che lui non mi "serva" più.

-Ma che bella scenetta commovente!-
Velocemente, io e Adam ci stacchiamo e i miei occhi incrociano quelli scuri e pieni d'ira di Miguel.
Pronuncio il suo nome con un mix di incredulità, rabbia e sgomento per la sua presenza qui.
-Oh, la principessina è pure intelligente!- muove le mani in maniera esagerata e in questo modo posso vedere che in una delle due tiene in mano una pistola.

-James!- il mio grido è inutile, visto che la mia guardia del corpo si è lanciata contro il nemico e ora giace a terra, per colpa di uno spintone.
O almeno è quello che sono riuscita a vedere da qui.

-Come al solito, il caro e buon vecchio James è sempre indisponibile quando c'è bisogno di salvarti.-
La sua risata, così piena di ira e vendetta, mi fa venire i brividi e la mia testa si svuota.
Non riesco a dimenticare quello che lui mi ha fatto in questi mesi in cui ho vissuto a palazzo, a partire dalle telefonate che ho sentito, all'aggressione fisica che ha commissionato e a quella che lui stesso ha fatto, provocando un trauma cranico a mia mamma, fortunatamente di lieve entità.

Il mio sguardo vaga frenetico per la stanza e noto che tutti sono ancora seduti ai propri posti, con i giornalisti che trasmettono ancora in diretta quel che sta accadendo, infine il mio sguardo si posa su Gwen.
È venuta per essere al mio fianco ed è rimasta nella mia vita, come le avevo chiesto e ora è faccia a faccia con il suo peggiore incubo.
Ormai anche la mia famiglia sa che è stata costretta a portarmi lontano da loro.
La vedo tremante sulla sua sedia, immobile che guarda fisso me, come se volesse dirmi qualche cosa in maniera silenziosa.
Se questo fosse uno dei film che tanto amo, questo sguardo sarebbe un addio.

Mamma e papà compaiono al mio fianco, facendomi ricordare della loro presenza sulle poltrone accanto alla mia e un paio di schiene mi si parano davanti.
-Tu non toccherai più nessuna delle mie due donne.-
La voce di mio padre, dura e ferma, mi fa capire che preferirebbe offrire la sua vita piuttosto che vedere un solo dito di quell'uomo su di noi.
Mi stringo a mia mamma, cercando di non perdere di vista la donna che mi ha cresciuta.
Quanto vorrei che fosse qui con me.

-Non preoccuparti, non ho intenzione di toccare nessuna delle due. O almeno, io non le sfiorerò nemmeno con un fiore.-
Certo che lui le pause a effetto le sa proprio fare! Ci credo che abbia abbindolato la mia famiglia per anni!
-Ma la mia amica sì!- mi sporgo e lo vedo accarezzare la pistola con sguardo lascivo, prima di regalarle un bacio con tanto di lingua e bava sulla pistola.
Schifo.
Quando finalmente finisce, lo vedo puntare la "sua amica" su di noi e con una risata esagerata, preme il grilletto.

Tutto sembra andare a rallentatore.
Sembra quasi un suono avvenuto un'ora fa quello del suono di uno sparo.
Nella mia vita non avrei mai immaginato di poterlo sentire dal vivo, nonostante il lavoro che avevo scelto di fare.
Non avrei mai pensato di vedere una schiena, davanti a me, scendere lentamente a terra. Così lentamente che ho pensato di allungarmi e fermare la sua discesa.
Così come non avrei mai pensato di vedere mio padre cadere a terra, producendo un tonfo troppo forte per le mie orecchie e vedere una macchia di sangue espandersi sul suo petto.
Un grido mi trapana i timpani e, sempre a rallentatore, vedo mia madre crollare su mio padre in un pianto disperato.
Adam, immobile davanti a me, sembra tentennare e, se non lo conoscessi bene, potrei pensare che volesse spostarsi. Eppure, io so bene che sta solo cercando di non stare male davanti al sangue.

Senza rendermene conto, faccio qualche passo avanti.
Supero la mia famiglia con la testa vuota e mi dirigo verso il mio nemico che guarda la sua pistola con aria sognante e innamorata.
Solo ora mi rendo conto del fatto che potrebbe avere qualche problema nella mente ed è per questo motivo che compie questi atti indicibili.

-Charlotte! No!-
Un grido. Una reazione.
Non la mia, però.

Miguel sposta il suo sguardo sul mio corpo, ora indifeso e più vicino a lui di quanto potesse immaginare e un ghigno malvagio gli altera i suoi già brutti lineamenti.
Nuovamente, vedo i suoi movimenti al rallentatore e la canna della pistola è, ormai, rivolta verso il mio corpo.
Ma non mi interessa e continuo ad avvicinarmi.
Che mi spari pure, se è quello che vuole.

Uno sparo.

E poi il nero davanti ai miei occhi.

Alzi la mano chi vorrebbe avere la pistola di Miguel e sparare alla sottoscritta? 😅Scusate per il finale, ma se fossi andata avanti avrei finito il libro praticamente ora e avevo bisogno di molto più spazio per il finale di questo libro

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Alzi la mano chi vorrebbe avere la pistola di Miguel e sparare alla sottoscritta? 😅
Scusate per il finale, ma se fossi andata avanti avrei finito il libro praticamente ora e avevo bisogno di molto più spazio per il finale di questo libro.

Nella tristezza di quel che ho scritto, almeno avete avuto la gioia del mio aggiornamento. Siete contenti, no? 😅

Martedì prometto solennemente di pubblicare il prossimo capitolo e potrei regalarvi una mezza gioia. Sempre che i personaggi me lo concedano.

Prima di lasciarvi, vi dico un'ultima cosa: il titolo è provvisorio e non ne sono molto sicura. Se avete un suggerimento per uno migliore, lo accetterò volentieri e vi vedrete il capitolo dedicato.

Per ora è tutto e ci vediamo martedì.

Per ora è tutto e ci vediamo martedì

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The Princess Saga - La scopertaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora