Masons style

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La massoneria italiana lascia segni ovunque, segni che sono impercettibili ad occhi profani, certo, ma presenti ad occhi desti da contatti di lungo corso. D’altronde era un’associazione proibita, ora non lo è più e non si può fare ancora conto che lo sia, giacché non lo è. Da tempo.

C’è ben di peggio al giorno d’oggi, (e pure di tanto), dalle fosche sette sataniche, ai gruppi di hacker specializzati nel diffondere file criptati e distruggere i computer altrui, nei casi più bellicosi, cosa che può far pensare ai massoni come ad un gruppo di simpatici pensionati eleganti e chic nei modi, ma non lo sono. Controllano ancora parecchio, dal mercato immobiliare alle associazioni sovranazionali,

stile Bilderberg, alle multinazionali dove girano i capitali che contano, non gli spiccioli che danno a noi, comuni cittadini, spacciandoli per legittimi interessi sui risparmi.

Non lo sono. E’ elemosina travestita da microeconomia, loro invece fanno parte della macro e dei grandi vertici di potere, di quelli che decidono il futuro di intere nazioni, alla faccia dell’Onu che assiste inerte. O inerme? Tant’è.

La penetrazione dei massoni rimane capillare ovunque, a partire dai collegi universitari più rinomati, come quello di Torrescalla a Milano, le vere fucine di giovani menti, alle sedi delle più importanti fondazioni dei tanti, troppi enti non ufficiali disseminati sul fertile suolo italico e di cui si potrebbe benissimo fare a meno, se solo vi fosse la  mera volontà di rimuoverle, come antiche zavorre, in chi di dovere o di potere e in costoro non vi è mai. Chimera.

Ma sto asserendo forse che la P2, la P3, la P4 e consimili fossero associazioni affiliate alla sì massoneria ufficiale?

Lascio ai posteri l’ardua sentenza, di mio getto solo delle ipotesi, che mi auguro qualcuno voglia cogliere e quindi fecondare con nuove ricerche e nuovi attacchi ad un tale immobilismo sociale, che poco ha da invidiare all’India.

Da quando vennero abolite definitivamente le caste, il Pil è aumentato del 5%, in modo costante e non trascurabile.

Il mondo cambia ad una velocità tale che è incredibile non accettare che l’Italia del Gattopardo ne possa venire travolta come non mai nell’arco della sua storia secolare.

La nostra patria dovrà fare i conti prima o poi con ciò.

Speranza di un tempo migliore, in cui il classismo non la faccia più padrone nella realtà nostrana, ora che il 15% della popolazione controlla ben il 55% delle ricchezze e solo cinque anni fa era il 25%, il che era già sbagliato, ergo non poteva che peggiorare. In pratica ogni anno il 2% degli italiani diventano più poveri, pari cioè a circa un milione di persone, e soltanto a Roma 1000 famiglie vengono sfrattate di case, specie dal centro storico, che è più allettante per gli investitori esteri o del luogo, a cui non pare vero di poter mettere le mani su un patrimonio di tal valore e di tale quantità sottocosto, svenduto a così basso prezzo che solo un biennio fa pareva impensabile. 

Bastava creare le precondizioni, affinché il ceto medio si

impoverisse, il proletariato sprofondasse nella più nera miseria e persino una parte della ricca piccola borghesia venisse ricondotta in riga, ridimensionata si può dire. Peccato per quegli articoli inutili sul calo dei consumi, sulla riduzione drastica del Pil e dei moltissimi giovani disoccupati, altrimenti il quadro sarebbe stato perfetto. 

Nella sua quotidiana ferocia, nella sua atroce ferocità, da crisi perpetua e volutamente perpetuata da ingresso nel nuovo fatidico millennio, con quel che ne ha conseguito. Agli hippies sarebbe piaciuta la da loro tanto attesa età dell’Acquario? Non penso e manco a quel gettatore di iatture che fu Nostradamus. E ai No-Global nemmeno. C’è sempre chi preannuncia guai, vattelapesca perché non si gode il suo tempo, invece di gridare al complotto. Può darsi, tutto può essere, che siano stati giovani e rampanti yuppies ad aver creato quei pacchetti finanziari, che hanno infettato il mercato, ma è più probabile che a reggere le fila fossero i boss, relegando i nuovi ai margini del meccanismo tradizionale e questo sarebbe continuato imperterrito, se il dollaro non si fosse svalutato, tanto da venir surclassato dal neonato euro. Con quello che vi fu.

The secret organization of the terrorism attacksWhere stories live. Discover now