25 Dicembre 1996
Orfanotrofio.
La precipitazione nevosa di qualche giorno prima aveva ceduto il posto a un cielo plumbeo e perlaceo, le gocce di pioggia cadute successivamente avevano contribuito a cancellare il manto nevoso favorendo la formazione di pericolose lastre di ghiaccio su strade e marciapiedi. Sarebbe stata una lunga giornata, come tutti gli anni: come direttrice poteva passare il Natale con la sua famiglia e con i suoi, di bambini, ma la verità era che da quando aveva iniziato a lavorare anni prima, i piccoli orfanelli li aveva sentiti un po' come fossero suoi e, complice il marito e i suoi bambini, aveva sempre avuto la possibilità di passare il pranzo in loro compagnia nel tentativo di rallegrare quella giornata più triste di altre per loro.
Qualcuno bussò alla porta dell'ufficio della direttrice Izumi, erano solo le nove del mattino e lei era appena arrivata ma, a quanto pare, qualcuno del personale aveva nuovamente bisogno della sua figura professionale.
«Avanti». Rispose dopo aver sistemato la giacca sull'appendiabiti poco lontano, in cuor suo immaginava già il motivo di quel bussare anche se sperava che quella volta, l'ennesima, fosse una sensazione sbagliata. Più che altro per la bambina a cui era volto il suo pensiero.
Junko, una delle responsabili della valutazione delle adozioni e delle future famiglie dei bambini entrò con un espressione seria in volto, dietro di lei una piccola figura appartenente a una bambina di sei anni, magra e con gli occhi di un verde bosco disarmante.
La direttrice sospirò, constatando come anche quella volta le sue sensazioni non fossero sbagliate.
«Cosa è successo Junko, sembrava una buona famiglia questa». Chiese, i giri parole non avevano mai fatto al caso suo. I suoi occhi castani a guardare la piccola e il suo sguardo decisamente troppo triste per una creatura di quell'età. Le si strinse il cuore a vederla nuovamente li, aveva sperato che fosse la volta buona e che potesse passare un Natale diverso. Il primo Natale davvero bello in tutta la sua vita.
Il tempo passava e, presto, nessuna famiglia avrebbe più chiesto di adottarla, ne aveva visti parecchi di bambini che avevano vissuto con loro fino al raggiungimento della maggiore età. Molti si erano ormai costruiti una famiglia loro, alcuni la tornavano a trovare; di altri, invece, aveva completamente perso le tracce il giorno che avevano lasciato l'istituto.
«Sempre il solito copione, descrivono la bambina poco normale, dicono che gioca troppo con i giochi dei fratelli maschi, che sembra un maschio. La definiscono come indemoniata e indomabile». Rispose lei, eppure da loro era completamente diversa, sembrava quasi appartenere a un'altra infante quella descrizione.
«Cosa si aspettano? Che un essere così piccolo sia sereno dopo essere arrivato da nemmeno un mese in una nuova famiglia, l'ennesima, con persone adulte che non conosce bene e altrettanti bambini sconosciuti?». Perché con la biondina ci fossero tutti quei problemi non era in grado di capirlo. Si alzò per raggiungere quello scricciolo accanto alla sua collega e si abbassò al suo livello.
«Che cosa è successo questa volta Haruka?». Le domandò, nella speranza che lei parlasse, cosa molto rara in realtà. Era una bambina sempre molto taciturna e solitaria che non legava con nessuno. Anche la psicologa infantile che seguiva i piccoli aveva molta difficoltà a relazionarsi con lei.
La risposta fu il silenzio.
Solo il pesante silenzio.
«Io mi chiedo se non sia il caso di rinunc-». Era brutto il suo pensiero, ma era molto più che realistico arrivati a quel punto.
«No, Junko». La bloccò immediatamente, non aveva intenzione di rinunciare a trovare una famiglia adatta, non ancora. Ogni rinuncia era una sconfitta che arrivava come una spina dentro al suo cuore, non aveva intenzione di mollare la spugna. «Porta questa bambina nella sua stanza, è ancora libera e a pranzo ti voglio insieme a tutti gli altri in sala mensa. Ci sono delle sorprese per tutti». Le diete un pizzicotto scherzoso.
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All I want for Xmas....is you!
FanfictionPersonaggi di Naoko Takeuchi. Canzone "You're the inspiration" - Chicago Haruka ha un passato triste alle spalle, non ha mai potuto festeggiare il Natale come si deve perché è sempre stata sola. Questa volta però Michiru è con lei, pronta a non fare...