Capitolo 11

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Claudio stava aspettando appoggiato alla sua meravigliosa bimba, vestito con un elegante abito blu scuro di Ermenegildo Zenga con sotto solo la camicia, niente cravatta o farfallino, i primi due bottoni slacciati, nel complesso faceva la sua bella figura. Si stava giusto guardando l'orologio al polso, quando notò la figura di Alice scendere le scale. Poteva notare benissimo un vestito rosso, lungo fino ai piedi, sotto al cappotto nero. I capelli erano raccolti in un'acconciatura laterale e il leggero filo di trucco che le metteva in risalto i lineamenti era perfetto.

"Ciao" le sorride, si avvicina, le posa un leggerissimo bacio sulla guancia e le porge il braccio.

"Che eleganza!" commenta Alice, notando subito il suo completo, certe cose a lei non sfuggivano di certo!

"Ti ho detto che saremmo andati in un posto elegante" le fa l'occhiolino.

"Sono le nove..."

"Ho prenotato per le nove e mezza" la informa, facendola salire in macchina.

"E la nostra destinazione sarebbe?!" lo guarda incuriosita, ma lui si lascia sfuggire solo un semplicissimo sorriso "Ho capito...devo aspettare" annuisce, accomodandosi all'interno della macchina.

"Brava...le sorprese devono farsi attendere, altrimenti ne togli tutta la magia" le dice, avviando la macchina e partendo per la loro destinazione più ignota.

Ovviamente il segreto non venne tenuto a lungo, perché Alice, avendo capito dove fossero, si era subito entusiasmata e i suoi occhi guardavano Claudio con gioia. Non riusciva a crederci! Avrebbero cenato al ristorante Mirabelle che, per chi non lo conoscesse, è una delle location più alla moda ed esclusive di Roma. Se uno voleva risparmiare, il minimo che spendeva erano cento euro. Non a caso ad Alice scappò di dire: Ma ci costerà una fortuna!!

"Mi costerà una fortuna!" ci tenne a precisa Claudio "Non ti permetterei mai di pagare, soprattutto ad un appuntamento al quale ti ho invitata io!" le dice, con tono serio e gentile allo stesso tempo.

"Ti piace la sorpresa?!" le chiede, iniziando ad avviarsi per entrare nel locale. Il ristorante aveva un'immensa terrazza panoramica che dava su Roma e la notte era bellissimo contemplare la città e le sue luci.

"Se mi piace?!" lo guarda ancora sorpresa "E'...meraviglioso...io..."

"Ora voglio un grazie come si deve, però" si ferma, prima di entrare, al lato del marciapiede.

"Un bacio può andare?"

"Per ora mi accontenterò" le fa l'occhiolino, mentre lei gli da un pizzicotto sulla mano. Poi, gli si avvicina con lentezza ed appoggia le sue labbra sulle sue, in modo da regalargli un dolcissimo e profondo bacio che sapeva di amore e gratitudine, non solo per quella serata che le stava regalando, ma per tutto.

"Mm..." mormora tra le sue labbra "...sarà meglio entrare, prima che ti riporti a casa...senza cena" insieme ridono ed entrano all'interno del ristorante. Il maître li aveva accolti con un sorriso ed estrema professionalità, conducendoli ad un tavolo per due, vicino alla vetrata e alla terrazza panoramica. Alice era ancora in piedi, si stava sfilando il cappotto, quando si sentì lo sguardo di Claudio su di se. Al che il suo viso assunse, più o meno, il colore del suo vestito.

"Perché mi stai guardando in quel modo?" chiede imbarazzata, mentre appoggia il cappotto ad una sedia vuota vicino al tavolo.

"In questo momento..." non smette di guardarla "...il mio istinto mi dice di farti indossare il cappotto e portarti via di qui" si guarda attorno, alcuni uomini nella sala si erano voltati verso di lei. Era molto elegante e bella, un'accoppiata non da poco!

L'Allieva - Ricordati che ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora