<<Come hai fatto a farti sbattere fuori dalla biblioteca?>> gli chiese, tentando di nascondere un piccolo sorrisetto divertito.Jaemin lo aveva aspettato fuori dalla biblioteca, con le braccia incrociate al petto, appoggiato con la schiena agli armadietti, in attesa che le porte davanti a lui si aprissero, rivelando la figura di Donghyuck. Quasi aveva smesso di sperarci, gli sembravano fossero passate ore intere, credendo addirittura che non sarebbe più tornato da lui, ma questo era finalmente uscito.
<<Mi hanno detto che ti hanno cacciato!>>
Jaemin lo guardò, ancora fumante di rabbia. Se avesse potuto, avrebbe preso e ucciso quel ragazzo, quel Renjun, il quale nome era ancora fastidiosamente rimasto tra i suoi pensieri, incapace di uscire. Senz'altro era riuscito a restare tra i suoi ricordi, nella categoria "pessimi."
Jaemin era così tanto sicuro che lo avrebbe odiato per sempre, nella giusta misura, senza mai dimenticarsene.
Specialmente, non avrebbe mai dimenticato quel suo "mi piaci", perché quelle semplici parole lo avevano scosso dall'interno, lasciandolo senza fiato, e senza parole. Non era stato tanto il tono con cui l'aveva detto, ma il modo in cui quel sussurro era uscito fuori dalla sua bocca, accompagnato da quello sguardo intenso, glaciale. Quasi fosse una costatazione, il suo "mi piaci", era qualcosa di assurdo.
Non sapeva neanche lui come definirlo, o come avrebbe dovuto sentirsi al riguardo. Gli piaceva perché lo trovava carino? Gli piaceva perché lo aveva schiaffeggiato? Perché gli piaceva?
Jaemin era così tanto confuso, avrebbe voluto infilarsi le mani tra i capelli, e strapparseli via, per il nervosismo.
Quel ragazzo...non era decisamente normale, anzi, era troppo, per la sua comprensibilità. Avrebbe voluto avvicinarsi, conoscere le sue ragioni, ma allo stesso tempo voleva scappare il più possibile lontano da lui.
<<È colpa di quel Renjun!>> sbottò, forse ingigantendo troppo la cosa, quasi nel panico più totale. Non voleva che Donghyuck pensasse che fosse un ragazzo violento, nonostante quello che aveva appena fatto. Era stato incontrollabile, lo aveva provocato, e Jaemin, stanco di quelle parole, aveva risposto nel peggiore dei modi <<È antipatico! Mi ha spinto a rispondergli male! Non mi lasciava in pace!>>
Donghyuck lo guardò, perplesso, mentre Jaemin si lamentava vivamente, elencando tutti i modi in cui questo lo aveva infastidito, ovviamente omettendo il più possibile la verità.
Non voleva dirgli che quel ragazzo aveva capito che Jaemin aveva una cotta per il suo migliore amico, e non voleva neanche dirgli che secondo Renjun, Donghyuck stesso era omosessuale. Pensava che avrebbe potuto prenderla come un'offesa.
<<Sembri un bambino...>> commentò Donghyuck, infine, incapace di trattenersi. Nei suoi occhi riusciva quasi a intravedere un filo di compassione e tenerezza.
Jaemin in quel momento sembrava un piccolo gattino che miagolava contro un leone, cercando di farsi valere. La verità era ovviamente che appariva solo terribilmente buffo e carino, mentre cercava di spiegargli perché avesse schiaffeggiato Renjun.
<<Mi ha infastidito apposta...>> riuscì soltanto a dire, con un sussurro, sperando che Donghyuck riuscisse a capire almeno un po' come si fosse sentito.
Quel suo sguardo addolcito e divertito, gli faceva sentire le farfalle nello stomaco. Si sentiva piccolo, davanti a tutto quello, davanti all'amore.
Si stava innamorando. Non poteva succedere, sapeva già cosa sarebbe successo, e non voleva che il suo cuore si spezzasse. Sembrava tutto così tanto inutile, non poteva resistere a quelle emozioni.
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I Hate you, I Love you~Markhyuck
Fiksi PenggemarDonghyuck si confessa al suo migliore amico etero, già fidanzato, per poi venire respinto...il mondo è un posto orribile, pieno di finti etero! Lmao, scherzo.~♡ Buona lettura♡♡♡