-Ti tagli ancora?
-No. Una promessa è una promessa. Tu?
-A volte.
-Perché?
-Per tutto.
-Come va con quel pezzo di merda?
-Siamo migliori amici... Tu?
-Mi fa schifo solo a guardarlo. Tu invece come stai?
-Io bene.
-E i tagli?
-Se vivi con la morte, poi impari a conviverci.
-E i tuoi genitori?
-In che senso?
-Sanno qualcosa?
-No, non ho detto niente. Però li ho sentiti parlare in cucina ieri sera.
-E cosa dicevano?
-Mia mamma mi vorrebbe mandare da uno psicologo.
-Come mai?
-Dice che sono depressa, che non mangio.
-E tuo papà?
-Ha paura che io diventi anoressica.
-Tu vuoi solo questo, vero?
-Cosa vorresti dire?
-Vuoi scomparire.
-Io voglio morire. Dai, dillo. Questa parola che sembra quasi un tabù. MORIRE. MORTE. Dillo. Si, io voglio morire. Voglio andarmene da questo mondo, da questa famiglia. Dove tutti dicono che stanno bene e invece non è così. Dove le lacrime ti solcano il viso mentre il sangue scende dai polsi. Dove ti chiedono se stai bene, ma alla fine non gliene importa niente della risposta. Capisci? Io odio la gente, odio il mondo. Vorrei vivere una vita un po' normale ma non posso. I miei genitori mi vanno contro su tutto. Non ho amici. I nonni non li ho mai conosciuti. Io voglio spiccare il volo, voglio andarmene.
-Ti accompagno, se vuoi.
-Okay.
-Okay.
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• Il diario di una psicopatica •
Teen FictionMa cosa si fa quando ti piace ciò che sei diventata ma allo stesso tempo vorresti essere diversa?