Al mondo, in questo momento, battono tanti cuori. Batte il tuo. Batte il mio. Qualcuno più veloce, qualcuno più fioco. Qualcuno adesso spinge fuori l'ultimo battito, ma qualcuno... spinge il primo. Adesso. Te lo immagini? Io quasi sì. E da brava biologa adesso dovrei dirti che i cuori son tutti uguali, eppure... mentirei. Non ce n'è uno... uno che sia uguale al tuo. O al mio. Ci sono i cuori fragili, da maneggiare con con cura. Ci sono i cuori resistenti, sangue di ferro a proteggere dalle batoste della vita. E la via di mezzo? Qual è? In questa storia vi parlerò proprio di lei. In questa storia vi parlerò di un cuore particolare, un cuore di carta. Vi narrerò di un'anima antica, impolverata dai ricordi di se stesso, imbrigliata nel dedalo delle sue stesse paure, come preda incastrata in una ragnatela.
E non preoccupatevi lettori, se incontrerete incoerenze lungo il percorso... se non riuscirete a capirlo subito, questo cuore. È la natura delle anime dilaniate, prede di se stesse. È la natura degli spiriti solitari, arresi ormai a procedere da soli. È la natura di chi non sa che che... in segreto, c'è sempre qualcuno disposto a prenderli per mano.
Perché è così nella vita... al massimo ci si perde insieme.
Ma loro questo non lo sanno.
Ancora.
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— PREMESSA —
Cari lettori, volevo scusarmi con voi. So che molti di voi aspettano con pazienza questa storia tanto travagliata fino ad ora. Ciò che pubblico da ora in poi non verrà più modificato o cancellato. Tante modifiche sono state apportate dalla prima stesura della storia, soprattutto dopo i primi capitoli e di questo ne sono felice. Tante idee sono cambiate, ma ora ci siamo. Adesso so cosa voglio scrivere. Lo farò piano, con lentezza, con i miei tempi che, ripeto, nessuno è costretto a rispettare o aspettare. Scrivere per me è sempre stato come evadere un po' dalla mia vita, per immergermi piano in altre vite... altre che io creo. Altri personaggi, altre ambientazioni, altre storie di cui pian piano mi innamoro. È un po' come leggere, no? Rilassante, terapeutico, dolce. Andrò piano, ma posso assicurarvi che andrò.
