Controllai che la signora Marasha fosse intenta a leggere il suo solito libro e che la cuoca stesse cucinando,per poi sgattaiolare fuori dalla porta che dava dall'altra parte rispetto all'ingresso principale,teoricamente dovrebbe essere chiusa,la si usa solo per recuperare la merce che arriva dall'esterno,ma la serratura si è rotta e sembra che a nessuno importi,meglio così...
Era feddo,mi strinsi nella mantella nera,era metà ottobre,ma il freddo si stava facendo sentire,sembrava fossimo già a dicembre!
Mi arrivò uno sbuffo d'aria che mi spostarò i capelli ondulato dello stesso colore del cioccolato dietro la schiena,la quale ricorpivano quasi del tutto;la testa era coperta da una cuffia anch'essa nera un po' più morbida nella parte finale.
Misi le mani infreddolite nelle tasche dei jeans che avvolgevano le mie gambe;non avevo mai praticato sport,ma nonostante ciò esse erano toniche e robuste:da piccola le sere d'estate mi piaceva arrampicarmi sugli alberi presenti nel giardino della struttura,per leggere tranquillamente un libro preso dalla libreria, e da allora non ho più perso l'abitudine,inoltre mi piace sfogarmi correndo,che faccia freddo o caldo non m'importa è una delle poche cose che mi lasciano fare,quindi quando ne ho voglia,metto i leagins e corro per tutto il perimetro del grande giardino.
Arrivata all'estremo del giardino,guardai il cancelletto in ferro battuto che dava sulla strada,provai a tirare giù la maniglia per aprirlo,inutilmente,passai lo sguardo ai lati,la recinsione in ferro anch'essa era alta almeno un paio di metri e mezzi,ma aveva delle decorazioni adatte come base su cui poggiare mani e piedi e senza pensarci due volte iniziai ad arrampicarmi per poi oltrepassare la bariera una volta arrivata in cima e rifare gli stessi movimenti fatti poco prima per scendere,per poi atterrare con un piccolo balzo quando arrivai a cicra un metro da terra;mi girai per assicurarmi che nessuno mi avesse vista,guardai la stradina deserta assicurandomi che non passasse nessuno proprio in quel momento per poi iniziare a camminare velocemente,sperando poi una volta arrivata alle starde principali di Londra di confondermi fra la folla.
La biblioteca non vista molto dall'orfanotrofio,circa quindici minuti a piedi,un paio di anni fa,è stata una di quelle rare volte che ci hanno fatto varcare il cancello,per portarci a visitare l'imponente edificio.
Camminai per l'ultimo pezzo di tragitto che ricordai dividermi dalla struttura pubblica,la testa era bassa e le mani stringevano la tracolla contenente il volume,mentre osservavo i piedi delle persone che si affrettavano per la strada passarmi di fianco evitandomi.
Nel giro di pochi secondi mi ritrovai con il sedere dolorante a terra e la tracolla scaraventata dall'altra parte del marciapiede,alzai appena lo sguardo,ma me ne pentì subito,perchè i miei occhi neri incontrarono i loro opposti,due macchie color del cielo mi stavano fissando,sembravano dei diamanti immersi in una pozza d'acqua cristallina,erano blu,un blu delicato,ma con del grigio ad oscurarli in quel momento,valutai inadatto un colore così triste con così tanto colore acceso;distolsi lo sguardo dia suoi occhi per osservare rapidamente il suo viso leggermente allungato,dia lineamenti non molto marcati,le labbra a formare un linea.
Mi fissava impassibile,non saprei decifrare la sua espressione,ma potrei giurare dia ver visto scintillare qualcosa nei suoi occhi e aver visto anche gli angoli della bocca alzarsi,impercettibilmente;distolsi lo sguardo,come se qualcosa in quel momento mi avesse colpito e in quel momento ho senito il bisogno di andarmene...di andarmene da lui,così senza dire niente,recuperai velocemente la mia tracolla e l'oltrepassai sfiorando appena la sua spalla con la mia,ed in quel momento un brivido mi percorse da capo a piedi senza nemmeno io capirne il motivo mentre mi rifugiai tra la foresta ti persone che affollava Londra.
Esaminai l'edificio davanti me,era imponente,sopra l'arco,il muro si ripiegava a formare dei ghirigori,quasi il muro si stesse rincorrendo da solo.Salì i quattro gradini che mi condussero fino al portone,una targhetta compariva a fianco ad esso,questo era l'unico indizio per riconoscere la struttura come la biblioteca pubblica;entrare nell'enorme sala decorata,ovviamente da librerie che occupavano la maggior parte dello spazio sulla sinistra,sulla destra,invece in una fila ordinata erano disposti dei tavoli in legno chiaro,accompagnati da quatro sedie,anch'esse dello stesso colore.
-"Buonpomeriggio"-
mi voltai verso la fonte del lieve saluto,una signora sulla cinquantina,era posta dietro un balcone posto sul lato sinistro dell'ingresso;i capelli grigi erano legati in un ordinato chignon,le rughe iniziavano a solcare il suo viso,mentre gli occhi neri erano coperti da delle sottili lenti,collegate fra loro da una montatura bianca.
Sorrise leggermente quando posai il mio sguardo su di lei,io per tutta risposta,contraccambiai il sorriso farfugliando un "buongiorno" accorgendomi solo dopo che oramai siamo nel pieno della giornata,ma non replicai quando vidi la signora tornare al libro che precedentemente il mio arrivo era intenta a leggere.I tavoli erano occupati per lo più singolarmente da,dedussi,studenti con la testa nei libri;addocchiai l'ultimo tavolo,raggiungendolo e posandovi la tracolla,mentre cercando di fare meno rumore possibile spostai la sedia sulla quale mi sedetti.Aprì la tracolla e ne estrassi l'unico oggetto presente all'interno:il volume,poggiandolo poi dinnanzi a me,avevo come l'impressione che durante il tragitto il suo peso fosse raddoppiato,rimasi incantata a fissare la copertina,rileggendo la scritta e sfiorandola con le mani,quasi come se potessi leggere tra quelle parole la verità,senza aprire il volume,ma sapevo che tutto ciò era impossibile.
-"Hai freddo?"-
Una voce roca,ma con una punta tenera che contraddiceva con il tono freddo che percepii nella voce.Alzai lo sguardo per ritrovarmi davanti ancora quegli occhi color del mare in tempesta,ora potevo ammirare meglio il suo volto;il naso era regolare che si allargava leggermente sulle narici,le sue labbra erano di un leggero rosa pallido e screpolate a causa del freddo,vidi la lingua insinuarsi fra di loro separandole ed inumidendole,la leggera barba presente sul mento era quasi impercettibile da una certa distanza poichè chiara,come i suoi capelli castano chiaro che la cuffia nera non copriva,ma dedussi che poi pian piano andavano schiarendosi a causa di piccoli ciuffi biondi che erano sfuggiti alla copertura della cuffia.
Continua a guardarlo con fare sorpreso,più dal fatto di trovarmenlo davanti che dalla domanda,con la bocca socchiusa e gli occhi che lo esaminavano
-"Stai tremando"-
Chiarì poi,con tono neutro,mentre sentivo i suoi occhi bruciare nei miei.Non mi ero neanche accorta di tremare,abbassai lo sguardo ad osservare la mano che avevo poggiato sulla coscia muoversi con piccoli movimenti,come se avesse vita propria.Uno spostamento d'aria e uno strascinare di sedia mi fece intuire che il ragazzo misterioso si fosse seduto sulla sedia accanto alla mia,il mio sguardo però rimase alla mano fino a che non sentì sfilarmi dall'altra mano il volume,a questo gesto,alzai rapidamente lo sguardo per portarlo su di lui,era intento ad esaminare il libro,rigirandoselo fra le mani,sembrava non aver notato il titolo e poi,come me lo aveva preso,me lo restituì.
-"Allora?"-
mi chiese indicando il libro rivestito di rossa appena restituito con un cenno della testa,non gli chiesi a cosa si riferisse,ma avevo come l'impressione che lo sapesse,portai la mano tremante sulla copertina e l'aprii lentamente,sfoglia le pagine attenta a leggere i nomi,fin che non trovai il mio ed accanto ad esso vicino alla voce MADRE un nome:"Amanda Miller".
#SPAZIO AUTRICE
Scusatemi tanto è più di un mese che non pubblico!Ma sono stata una settimana in Spagna ed una a Ravenna e ultimamente ho avuto parecchio da fare,spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo che ho completamente cambiato da come avevo scritto a mano (si,scrivo prima su un quaderno e poi riscrivo tutto a computer,ma ogni volta cambio il capitolo perchè non mi piace,non che questo mi convinca molto).
Se vi è piaciuto votate e fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti!
Un bacio!
Lara
P.S Quasi dimenticavo! Quello sulla copertina è il trailer!Andatelo a guardare!
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Seeker
FanfictionLei vuole solo scoprire le proprie origini avvolte nel mistero,ma la confusione la travolge quando incontra Niall Horan,egocentrico e strafottente ed ancora una volta il mistero si presenta agli occhi di America.