Capitolo 21

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Mi voltai lentamente, consapevole che il tempo doveva essersi fermato perché non riuscivo a sentire assolutamente nulla se non il battito accelerato del mio cuore. 
Lauren era davvero lì e i suoi occhi erano fermi su di me, la mano ancora protesa in avanti sulla maniglia della porta, che doveva aver aperto poco prima. Non ci dicemmo assolutamente nulla, poiché il nostro momento venne interrotto da un'altra voce allegra.

<<Allora, Lauren? L'hai convinta a parlarmi dalla porta come in quei film romantici che piacciono a lei?>>, disse Normani, ignara di quello che era appena successo.

<<Mani, amore, è un'idea bellissima, ma non è il momento adatto>>, mormorò Dinah, alternando lo sguardo tra noi due. La testa della mora sbucò oltre la porta, impedendoci di vedere il suo vestito. Ricordava che Dinah aveva dato di matto al pensiero che si vedessero prima del matrimonio, ed anche se era confusa, si teneva nascosta per evitare una crisi isterica della sua futura moglie. L'avrei trovata estremamente dolce se non fosse stato per gli occhi di Lauren.

<<Lauren>>, mi alzai, avvicinandomi a lei. Normani spalancò gli occhi, cercando la conferma di Dinah. Lei dovette annuire alle sue spalle, perché vidi la mano della mora poggiarsi sul braccio della donna dagli occhi verdi.

<<Tu...>>, sussurrò, guardandomi confusa. Deglutii.

<<Stammi a sentire, per favore>>, mormorai.

<<Perché? Così puoi mentirmi ancora?>>, disse, stringendo le sopracciglia. Quando feci un passo in avanti, lei uscì dalla stanza. Mi affrettai a seguirla, raggiungendola a metà corridoio. Mi sarei voluta soffermare su quanto fossero belle lei e Normani, ma non avevo tempo. Si allontanò dalla mia presa, dicendomi rudemente che non dovevo toccarla.

<<Cerca di capirmi, Lauren. Avevo paura, non ti conoscevo e non sapevo come avresti reagito>>, dissi, cercando i suoi occhi.

<<Questo lo capisco benissimo, Camila. Ti avrei perdonato se tu me l'avessi detto subito, dal primo momento quando ci siamo viste. Mi hai mentito guardandomi dritto negli occhi>>, disse, sconvolta. 

<<Lo so, lo so...Io...temevo ancora la tua reazione e non volevo rovinare il matrimonio di Normani e Dinah>>, sussurrai. Non mi importava quanto si incazzasse con me, non le avrei mai rivelato che era stata un'idea della bionda ritardare la verità fin dopo il matrimonio. Non volevo che si infuriasse anche con lei, soprattutto perché sarei dovuta essere sincera fin dal primo momento e non ridurmi all'ultimo minuto. 

<<Credi che sia un mostro? Certo sarei stata un po' arrabbiata perché non mi hai permesso di vedere mia figlia per due anni, però non avrei fatto nessuna cazzata. Non avrei sfasciato l'hotel e non sarei scappata via, perché Normani e Dinah sono mie amiche e non farei mai loro del male. Ma dimmi, quando credevi di dirmelo? Magari mi avresti mandato un messaggio quando ti trovavi a Miami?>>, sbottò, passandosi una mano tra i capelli. Avrei voluto farlo anche io, però c'erano quelle maledette forcine che, tra l'altro, mi stavano anche facendo venire un maledetto mal di testa.

<<No, te l'avrei detto dopo il matrimonio, cosicché avresti potuto passare il resto della settimana con Lily>>, spiegai. 

<<Oh, ma che gentile! Non credevo che tu fossi così magnanima>>, disse, ironica.

<<Volevo dirtelo, idiota! Dopo che mi hai parlato di Tessa, volevo dirti la verità, ma tu non volevi che te la dicessi>>, mormorai.

<<Credevo che volessi dirmi che avevi dei dubbi su di noi, che magari non volevi impegnarti con me a causa della distanza...Non immaginavo che tu mi avessi nascosto una figlia per due anni! Due maledetti anni, Camila! E avresti potuto dirmelo nelle settimane precedenti, quando hai scoperto che volevo dei figli>>, sbottò, furiosa. Capivo perfettamente cosa voleva dirmi, davvero. Immaginavo anche che mi avrebbe detto cose simili, eppure non sapevo come risponderle, come se mi avesse colto alla sprovvista.

Beautiful Angel(Lauren G!P)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora