Ogni giorno che passa è sempre più difficile non cadere nella disperazione più totale, spesso non vorrei neanche avere qualcuno di speciale per paura di poterlo perdere.
Sono un guerriero pronto alla battaglia, quella con se stesso, spero di non arrendermi al primo scontro.
Ho lo scudo dietro le spalle, perché gli attacchi presentati dai miei nemici gli posso schivare, il fuoco amico non lo posso prevedere.
Cammino con lo sguardo per terra, perché in celo c'è solo una luna rossa, e ho paura di guardare di fronte a me, per guardare in faccia il mio futuro, e allora mi volto e me ne vado con lo sguardo vuoto, non ho paura di nessuno, solo di me stesso.
Ho imparato ad affrontare il dolore, ogni taglio provocato per sbaglio umano mentre giocavo con i coltelli mi ha fatto perdere la voglia di soffrire fisicamente, ma mi sento come il cadavere di un maiale, cammino sempre con uncino che mi trafigge il cuore, e sollevato da terra vado in contro ad un macello chiamato relazione.
Vorrei riuscire a controllare spesso la mia frustrazione emotiva, non c'è nulla che non riesco a prevedere, come il bacio della morte, quando una macchina passa io scappo verso di lei, è solo così che posso assaporare la vita, do importanza a me stesso, è come il peperoncino, anche se sai che è piccante può dare sempre più sapore è questa è la morte per me.
Dovrei sentirmi fortunato mi dicono a contare le dita delle mani e vedere che sono dieci o a saper contare o a sapere il significato del termine contare, ma spesso la mia vita è così, è su di un filo lunghissimo.
Mi vuoi salvare?
Vuoi essere quel pizzico di dolore insaporisce la mia vita ?
Ti chiamo quando avrò completamente apprezzato il dono che mi è stato fatto, e quando capiranno tutti che dieci dita su una mano non servono a nulla se non le sfrutti.
Continuano a giocare con la roulette, lancia la pallina e fa giare il piatto, scegli la tua vita, scegli il tuo destino.
